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LIVORNO | Galerie21 | 10 ottobre – 28 novembre 2015

La galleria Galerie21 di Livorno inaugura una mostra personale del maestro Sandro De Alexandris (1939), voce sensibile e delicata di quel sentimento pittorico che, con vicende differenti nei vari autori, percorse una certa linea dell’arte italiana tra la fine degli Anni Sessanta e l’inizio dei Settanta.
Nuova Pittura, Pittura Pittura o come la si voglia definire, fu una stagione intensa e perdurante nel panorama artistico italiano e avvicinò molte personalità che credevano nel ruolo insostituibile e inderogabile alla pittura. De Alexandris esprime, nella sua visione cromatica, un tensione invisibile che ci porta nella profonda riflessione sui valori più puri e solenni, nella loro autenticità, del colore. In questa personale riusciamo a percorrere un riassunto lungo cinquant’anni della costante pratica pittorica dell’artista torinese qui si ammirano le ricerche sull’oggettualitá della superficie per arrivare ai volumi e alle forme minimali, sino considerare il dialogo di pittura e infinito della più attuale e recente serie delle Stanze.

Sandro De Alexandris, Misura di spazio n.5, 1965-66, ferro, 80x80x5 cm

La lirica del suo colore si riverbera in una pittura che interroga la pittura stessa, la sollecita nell’iter continuo di un linguaggio che, pieno di contrasti, contrapposizioni e rivelazioni, continua a presentare il conto del proprio valore e della propria capacità di “dire”. La sua pittura, infatti, si manifesta per quel suo carattere intrinseco nell’esito di una monocromia sapiente e senza mediazioni altre ed evocativa, che si allontana da quella marcata e totalizzante insegnataci dalle Avanguardie. La purezza del colore di De Alexandris richiede una tempistica peculiare dove, una partitura di cromie, ciascuna tonalità regge il suo “solo” senso per la prossimità di quello dell’altra.
La poetica dell’artista non si fa banale e conformata a modelli precostituiti, ma si genera nella profonda “assolutezza” del suo radicato e identico principio primo, ripetuto nel farsi del tempo. Ripete De Alexandris con chiara coerenza la sua personalissima idea di pittura e la rispettiva poesia, ma la sa far anche evolvere senza aggiungere, senza stravolgere, senza rifiuti e senza obblighi formali: la sua sensibilità guida e orienta il cromatismo leggero verso una dimensione mentale e interiore, ma pure lo sollecita verso le frequenze dello spazio, del luogo fisico delle cose reali facendolo vibrare nel limite indefinibile del vuoto, dell’assoluto appunto.

Sandro De Alexandris, Trasparente III, 1997, olio e pastelli su tela, 145x100 cm

Come si riesce ad intuire la pittura di De Alexandris sensibilizza ad una percezione che deve essere lenta, inesorabile nel recepire quell’attenzione necessaria a decifrarne ogni evento che la sua superficie accoglie e registra. Questo suo fare pittorico, misurato e meditato, pensato nella sua inesorabile semplicità, non si paga di intellettualismi, ma cerca la passionalità dei sensi: non si chiude nel freddo di una concettualità asettica, ma vuole accogliere anche il suo polo opposto, cerca il calore rischiarante del sentimento che percorre corpo e anima.
In questa dimensione, poeticamente coattiva, la pittura riafferma l’energia e il vigore della sua pratica, e si spalanca con fiducia al domani delle sue visioni.

Sandro De Alexandris. Stanze
intervista in catalogo di Giorgio Bonomi

10 ottobre – 28 novembre 2015

Galerie21
via Roma 94 A, Livorno 

Orario: dal giovedì al sabato 17.00-20.00; su previo appuntamento gli altri giorni

Info: +39 336 586416
www.galerie21.com

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