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VENEZIA | Officina delle Zattere | 24 settembre – 20 ottobre 2013

Dal 24 settembre al 20 ottobre, gli spazi di Officina delle Zattere a Venezia,  ospitano la mostra personale di Gino Baffo dal titolo Geometrie Astratte: Burano, a cura di Barbara Vincenzi. La mostra sarà inaugurata e presentata ufficialmente sabato 28 settembre alle ore 18.00.

L’artista Gino Baffo è di antica famiglia veneziana e le isole della laguna sono il suo ambiente di vita e di lavoro; lo si vede già dal suo laboratorio, sistemato in una piccola chiesa sconsacrata sull’isola di Sant’Andrea, immersa in un folto di alberi e quasi invisibile da chi non sa cosa cercare, un luogo di grande magia, isolato ma aperto sulle acque della laguna, luogo di lavoro ideale per l’artista che indaga sulle più sottili suggestioni che la commistione tra il mare, la terra, e l’uomo possono produrre.

Le grandi tele, spesso costruite riunendo parti diverse di tessuti e materie, suggeriscono con la loro frammentarietà il dedalo di realtà composto di acque e di terre, la materia si sovrappone ad altra materia, evocando visioni di luoghi che Gino Baffo ha metabolizzato percorrendo e vivendo negli anni questi instabili paesaggi.

Le uniche strutture, testimoni del passaggio dell’uomo, in cui ha reso un’apparenza di stabilità a questi luoghi sfuggenti, sono le architetture magistralmente rappresentate sulle tele, visioni astratte e minimali, ma di grande impatto visivo, griglie e geometrie che sembrano affiorare dal fondo dipinto con colori e materie che animano il paesaggio, superfici scabre e tessiture irregolari che danno l’armonia all’insieme, quasi a suggerire uno spartito musicale, su cui sono apposti i termini astratti delle forme e delle architetture.

L’isola di Burano, protagonista in questa esposizione, è rappresentata sulle tele tramite sovrapposizioni materiche di aspetto e consistenza diverse; grandi superfici intonacate e dipinte con i colori mutevoli e soffusi della laguna ospitano apparenze geometriche, mostrate senza filtri, i cui colori apparentemente contrastano con i tenui ocra e bianchi dello sfondo, ma la cui consistenza rappresenta l’essenza di questi paesaggi, il corpo vitale e l’anima di una pittura tesa a mostrare l’impermanenza del divenire e la caparbietà del vivere su terre cosi mutevoli.
Il tratto appare essenziale ma, se attentamente guardato, risulta d’infinita complessità composto com’è di ampie ma articolate pennellate che rimarcano ombre e luci delle ruvide superfici, cercando o celando la materia, le tele o le sabbie con il continuo fine di rappresentare la varietà delle tessiture del paesaggio abitato e delle acque circostanti. Luci e materie di colori abbaglianti emergono dalla nebbia della pittura, contrasti tonali, volutamente esasperati, che tendono a mostrare l’essenzialità delle geometrie, astrattismi che rappresentano le visioni e gli spettri colorati di chi ha profondamente appreso e fatto proprio la magia di quest’isola.

Opere composte di materiali che pare il mare stesso abbia elaborato, recuperate e riciclate con appassionata attenzione, accostate a certi colori puri e smaglianti che non ne snaturano l’intrinseca tessitura ma che anzi, donano alle superfici nuove ed inattese suggestioni. Tra le opere esposte c’è uno dei suoi “Libri” emblema della “venezianità”: il leone di San Marco tiene il “Libro” tra le sue zampe, volume sulle cui pagine si è depositata e stratificata nuova materia, un supporto che con le sue antiche parole e i suoi insegnamenti porta su di se tutto ciò che il passato racconta, ma su cui la materia ed il vivere costruiscono e stratificano nuovi codici fondanti.

Gino Baffo. Geometrie astratte: Burano
a cura di Barbara Vincenzi

24 settembre – 20 ottobre 2013

Presentazione ufficiale
sabato 28 settembre, ore 18.00

Officina delle Zattere
Fondamenta Nani 947, Dorsoduro, Venezia

Orario: 10.00 – 18.00, lunedì chiuso

Info: +39 0415234348
www.officinadellezattere.it
info@arteeventi.com

Sito web dell’artista: www.artecontemporaneaitalia.it

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