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ROMA | TERME DI CARACALLA | SOTTERRANEI E MITREO | 25 FEBBRAIO – 23 APRILE 2023

di MARIA VITTORIA PINOTTI

I processi artistici, siccome intimamente legati alle relazioni con se stessi e gli altri, sono chiari sintomi di una particolare espressione. Va da sé, che quando si ragiona circa la pratica performativa, si ritiene di dover necessariamente sottoporsi ad uno sforzo per intenderla, giacché è lecito domandarsi cosa voglia comunicare l’artista dando vita a determinate azioni. Tuttavia, seppur in maniera arbitraria, tale processo risulta tanto più facile e logico quanto più assente di prescrizioni didascaliche per lo spettatore. Da qui ha origine la libertà interpretativa di tali forme espressive, in quanto sono gli stessi ideatori a richiederne l’autonomia d’intesa, come si evince, d’altronde, dalle parole del performer David Hammons, il quale afferma come «il peggior pubblico dall’arte è il peggior pubblico del mondo. È eccessivamente istruito, conservatore, criticato, non compreso!».[1] È proprio questo incondizionato e singolare approccio ad accompagnare il progetto espositivo Lessico Animale. Mysterion, dell’artista Yuval Avital (Gerusalemme, 1977), una naturale genesi di quanto è stato inscenato nella città di Parma nel 2022, che ora trova spazio nell’area archeologica delle Terme di Caracalla, dal 25 febbraio al 23 aprile 2023, con la curatela di Cristiano Leone e la direzione scientifica della Dott.ssa Mirella Serlorenzi.

Yuval Avital, Lessico Animale. Mysterion, 2023, ® Courtesy of the artist

Quanto ideato da Yuval risulta ben strutturato, poiché dispiegato in percorsi espositivi che si sviluppano nei sotterranei del sito archeologico, laddove allo spettatore è richiesta una comprensione emancipata da ogni prigione interpretativa, in quanto si percepisce come all’origine dell’ideazione del progetto vi sia una spettacolarizzazione visiva unita ad una misurabile qualità di contenuto. A seguito di un dialogo informale con l’artista è emerso quanto le azioni siano un piccolo tassello aggiunto ad un complesso e durevole procedimento performativo, eseguito intimamente assieme ai suoi collaboratori. Di fatto è alquanto raro che Avital sostituisca chi lo segue artisticamente, capace com’è di sottrarsi a qualsiasi metodologia prestabilita, ogni esibizione, infatti, ha di per sé una matrice generatrice nell’autocoscienza collettiva di tutti i partecipanti. Questa relazione di apertura con l’interiorità altrui, cifra anche il rapporto che lega Avital con il curatore Leone, raro sodalizio di sincera e valida coercizione.

Lessico Animale. Mysterion, 2023, Ph. Monkeys Video Lab, ® Courtesy of Cristiano Leone Production and Yuval Avital

Ad introdurre le realizzazioni in rassegna un composito itinerario espositivo che pone in luce la meraviglia dei luoghi, che induce a pensare quanto il fine ultimo dell’intero progetto sia una riflessione sull’origine di tutta una civiltà. Così, l’antico Mitreo, risulta definito da un’orma di terra brulla e vergine, in quanto le azioni sono prima di tutto spazialità, in cui vengono impersonati comportamenti d’animali. In questo modo Avital sembra suggerire un altrove fisico e temporale dall’asprezza essenziale, preferendo scene cariche di un realismo tutto interiore, che rinnova le premesse di quanto accadeva in quel luogo storico. Ebbene, la scoperta della nascosta qualità formale dei propri istinti selvaggi rientra appieno nel filone di ricerca della performance in quanto corpo-avventura[2], con l’esteriorizzazione di un complesso training progettuale, dove la fisicità si lascia traslare nell’esibizione più spettacolare e inaspettatamente naturale di sé stessa. Perciò, con la ruvida e selvaggia potenza dei costumi evocatori indossati dai figuranti, si intende vivere il carattere più libero dell’uomo, sciolto dal dominio delle forze razionali, sì da giungere ad un naturalismo comportamentale. Con tali scelte, in altri termini, Avital si pone come uno sperimentatore elitario, un misuratore delle potenzialità umane, capace com’è di creare una sfera esistenziale indipendente e mai definita da regole a priori, in quanto rivendicazione di una essenza assolutamente autonoma e chiusa ad ogni vicinanza con il contemporaneo mondo esterno.

Lessico Animale. Mysterion, 2023, Ph. Monkeys Video Lab ® Courtesy of Cristiano Leone Production and Yuval Avital

Un ulteriore aspetto che caratterizza particolarmente il progetto è l’abbandono degli schemi omologanti, senza tradire i trascorsi del luogo rappresentato, così da porsi come un sistema dialogico e pensante. E diversamente da quanto si possa immaginare seguendo ottusi pregiudizi, Avital dimostra che andando a ritroso nel tempo si giunge a sorgenti purissime dell’essere, riconquistando, al contempo, le proprie libertà primitive. Tra queste, ad esempio, nonostante la rigida temperatura nell’area archeologica, la nudità delle comparse, in quanto trascorsi di un credibile raggiungimento esibito con disinvoltura, senza alcuna forma di scandalo e falso pudore. Inoltre, le bizzarre esibizioni umane sottendono allenamenti fisicamente e mentalmente laboriosi, frutto di una strategia consapevole volta al dominio corporale che mette quasi a disagio il pubblico per la naturalezza con cui viene vissuta. Processo cognitivo, percepibile da parte degli spettatori, ora chiamati ad attivare le più libere ed immaginifiche funzioni interpretative, di cui prima si è detto, che permettono di leggere liberamente l’espressività animalesca delle azioni: Yuval, per tali ragioni, si pone come un autore con un proprio e definito abito artistico di una matura eleganza ideativa che rincorre una rude ricerca di verità primitiva.

Yuval Avital, Lessico Animale. Mysterion, 2023, ® Courtesy of the artist

Da ultimo, è necessario notare che la naturale devianza comportamentale delle umane azioni dei personaggi esibiti intende far affiorare quanto in egual maniera in tutte spiri, non tanto l’idea metamorfica dell’essere mutante dell’uomo animale, bensì l’emersione di quell’impronta animalesca che è propria di ogni individuo. Ciò trova la più incisiva espressività ed il definito compimento sia nelle maschere indossate, caratterizzate come sono da conformità tali da permettere la riproduzione dei suoni gutturali dell’essere impersonato, sia dai costumi, che donano particolare risonanza agli organi sessuali, caricando anche di un certo livello libidico il personaggio. Così, se alcune volte l’atto performativo si presenta autonomo, altre volte è autoprotetto e collaborato, ma pur sempre svincolato da qualsiasi copione stabilito. Questa inaspettata libertà creativa induce una consequenziale riflessione: se lo spirito bestiale che ci appartiene si esteriorizza nel dilaniamento dei propri atteggiamenti umani, è necessario calarsi nel caos dell’esistenza per ritrovarlo. Chiudendo, Yuval con la sua ferrea consapevolezza nel voler creare nature e progetti camaleontici, in cui viene deviato il logico ordine prestabilito, obbliga inaspettatamente l’essere umano a svelare le potenzialità più segrete, se non ancestrali, che lo connotano. A seguire, noi, in quanto basiti e autonomi spettatori, possiamo solo apprezzarne i risultati, spinti ed anche convinti ad abbandonare lo sguardo severo e conservatore di un pubblico dell’arte statico, cui siamo soliti essere.

Yuval Avital, Lessico Animale. Mysterion

25 febbraio – 23 aprile 2023
Le performance si sono tenute i giorni 25 e 26 febbraio dalle ore 10.30 alle ore 16.30

Terme di Caracalla, Sotterranei, Mitreo
Viale delle Terme di Caracalla 52, Roma

Info: www.coopculture.it

 

[1] Jones K., Interview with David Hammons in Teresa Macrì, Slittamenti della performance, Volume 1, anni 1960-2000, Postmedia Book, 2020, p. 152

[2] Physical Attraction, in Teresa Macrì, Slittamenti della performance, Volume 1, anni 1960-2000, Postmedia Book, 2020, p. 239

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