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XII Biennale di Architettura di Venezia (Padiglione Italia – Arsenale)


Presentazione del progetto di riqualificazione architettonica e artistica di Piazza Verdi alla Spezia
Dare arte alla città: artista + architetto per nuovi “spazi pubblici” (di Luisa Castellini)

Gli esecutivi sono in via di definizione e i lavori dovrebbero essere completati entro il 2012. Il conto alla rovescia è già iniziato a febbraio, quando è stato comunicato il progetto vincitore di un bando destinato – speriamo – a “fare scuola”. Sì perché questo domandava esplicitamente proposte concepite in sinergia da artisti e architetti con la volontà di approdare a una soluzione non solo funzionale ma sensibile all’identità del luogo, capace di coniugare storia, estetica ed emozione. Così è stato: tra gli 89 progetti arrivati in Liguria – firmati da nomi internazionali quali Pistoletto, Cucchi, Paladino, Nagasawa e da importanti studi di architettura come 5+1 AA e Studio Park – la giuria ha selezionato quello ideato dalla coppia Buren e Vannetti. Della futura Piazza Verdi si è parlato sabato 23 ottobre in un incontro al Padiglione Italia nell’ambito della Biennale di Architettura a Venezia. Un traguardo importante presentato con un titolo, Dare arte alla città, che non lasciava adito a dubbi. In Laguna si è discusso degli obiettivi del bando, del progetto di Buren e Vannetti e della speranza che questa modalità integrata di progettazione non resti un felice caso isolato ma diventi una pratica nell’urbanistica contemporanea.


Luisa Castellini: Dalla Marrana a Piazza Verdi
Gianni Bolongaro:
La Marrana arteambientale è una realtà museale che mia moglie e io creammo nel ’97 per contribuire alla vita culturale del territorio. L’inserimento di opere d’arte create per il luogo in cui dovevano comparire – avendo invitato artisti come Spalletti, Kounellis, Kosuth ma anche giovani come Losi e Roccasalva – ha permesso di verificare la validità di un’opera che nascesse dallo spirito del luogo. Di conseguenza quando decidemmo di pensare agli spazi pubblici, l’idea di unire artista e architetto nasceva da questa esperienza. Creammo il Premio P.A.A.L.M.A. Premio Artista + Architetto La Marrana Arteambientale per portare l’attenzione su questa modalità progettuale che accresce la qualità anche emozionale dei luoghi. Il Premio gode di importanti patrocini e quando venimmo a conoscenza dei progetti della Spezia, proponemmo all’Amministrazione con la quale collaboriamo da anni di adottare questa modalità progettuale, soprattutto in una piazza dove la presenza dell’arte già esiste con i mosaici di Fillia e Prampolini nel Palazzo delle Poste. Il sostegno del Dipartimento Pianificazione e Controllo dello Sviluppo Urbanistico, la qualità della Commissione (Alessandro Mendini e Giacinto Di Pietrantonio) e l’attività di sensibilizzazione agli artisti da noi sviluppata hanno permesso di avere 89 progetti per poi giungere a selezionare quello vincitore, firmato da Buren e Vannetti, di cui ora attendiamo la realizzazione.

Dare Arte alla Città: questo il titolo dell’incontro di sabato alla Biennale di Architettura a Venezia. Come si potrebbe sviluppare questo progetto dopo il successo del bando di concorso di Piazza Verdi alla Spezia?
Gianni Bolongaro: Il progetto di cui Piazza Verdi è l’inizio si intitola Piazza d’Arte in Liguria; vogliamo continuare a Dare Arte alle Città creando un circuito virtuoso di opere d’arte integrate nell’ambiente cittadino. Stiamo lavorando per creare una Fondazione che metta al servizio delle amministrazioni e di coloro che volessero adottare questa modalità progettuale la professionalità di esperti di arte e pianificazione urbanistica, per fornire aiuto nell’impostare il bando di concorso e sensibilizzare artisti e architetti affinché concorrano insieme. È fondamentale ricordare che per i committenti non vi sono costi aggiuntivi nel far progettare da artista + architetto; la parcella professionale (calcolata con le tabelle dell’Ordine degli Architetti) rimane invariata.

Da quali premesse ha preso corpo il progetto di Piazza Verdi?
Gianni Vannetti:
Si trattava di portare a compimento il desiderio di modernità che era alla base della storia urbana della piazza facendola diventare un simbolo di promozione della cultura, una cerniera fra la città storica e la città del ’900, fra la collina e il mare e infine un luogo di cui potersi riappropriare. Sono cardini del progetto la definizione di un luogo che operi una riconnessione fra le sue parti, che accetti e rafforzi lo schema delle grandi direttrici che definiscono la città, che allo stesso tempo sia un luogo di rappresentatività all’esterno e di estensione della centralità urbana all’interno. La creazione di un luogo felice per incontrarsi e in grado di produrre sempre nuove percezioni. E, non ultima, la costruzione di un luogo sensibile ai temi della sostenibilità ambientale, promuovendo la biodiversità con l’introduzione della natura nella città: controllando il clima con nuove alberature, vasche d’acqua e superfici a verde; eliminando il traffico non solo per ridurre l’inquinamento ma anche per un progetto sonoro che faccia ritrovare e sentire gli uccelli, l’acqua, il mare, le voci e i respiri; riducendo l’impatto del cantiere, il consumo e l’inquinamento elettrico; riciclando l’acqua piovana e usando materiali naturali.

Quale sarà la fisionomia della piazza una volta terminati i lavori?
Gianni Vannetti:
Sono stati pensati tre spazi in continuità fra loro ma in grado di riproporzionare la piazza e farla percepire come un luogo accogliente per varie attività.
Al centro è stato proposto, come spazio plurivalente per manifestazioni pubbliche, un teatro incassato (che rappresenta con un vuoto l’assenza del Politeama demolito negli anni ‘30) suscettibile di varie funzionalità: balletti, concerti, mercatini, presentazioni di libri, sfilate di moda… e che può essere goduto anche da chi si muove al suo intorno. Ai due lati, invece, luoghi per stare e per incontrarsi: l’uno realizzato da tappeti erbosi e doppie alberature, l’altro con vasche di acqua in lieve movimento, alberi da fiore e panchine in mezzo all’acqua. Al centro, sotto i porticati di Daniel Buren, una passeggiata architetturale che unisce in un’unica prospettiva l’intera piazza e ne sottolinea l’unitarietà.

Il progetto in breve:
XII Biennale di Architettura di Venezia (Padiglione Italia – Arsenale)
Presentazione del progetto di riqualificazione architettonica ed artistica di Piazza Verdi alla Spezia
Dare arte alla città: artista + architetto per nuovi “spazi pubblici”
Info: La Marrana Arteambientale

+39 0187 600158 / 02 86463673
www.lamarrana.it

In alto:
Progetto vincitore del premio P.A.A.L.M.A. Premio Artista + Architetto La Marrana Arteambientale
In basso, da sinistra:
Progetto Arch. Giannantonio Vannetti e artista Daniel Buren, Piazza Verdi, notturno
Biennale Architettura 2010, Padiglione Italia, relatori e pubblico

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