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Intervista a IRENE CROCCO di Matteo Galbiati

Come avete affrontato il lockdown e la relativa chiusura della vostra galleria? Avete cercato di colmare il vuoto attraverso la progettualità online e/o attraverso un uso diverso dei social? Come si è modificato il rapporto con il vostro pubblico?
Prima di tutto vorrei ringraziare pubblicamente Angamc che lavora e che ha lavorato per sostenere le gallerie anche in questo momento.
Viasaterna stava per aprire una mostra bellissima, il famoso sabato 7 marzo, avevamo appena terminato di allestire e il lunedì dopo avremmo dovuto inaugurare, carichi di energia insieme all’artista messicano Cristòbal Gracia, venuto a Milano da Città del Messico apposta per seguire insieme l’allestimento. È stato triste non aprire e trovare in fretta e furia un volo per Città del Messico nel giro di poche ore. Ma ora la mostra è aperta, è nuova ed è una novità anche la sua fruizione in tutta sicurezza. Abbiamo aperto con una preview solo su invito per 10 giorni e poi dal 1 giugno al pubblico, sempre su appuntamento. Una dinamica più lenta, più speciale e anche più sicura. Stanno visitando la mostra persone che mi dicono che è la prima che vedono una mostra, dopo i mesi di clausura (preferisco chiamarla così).

Installation view of Lucciole nella terza natura © Cristóbal Gracia Courtesy Viasaterna

In questi tre mesi passati senza poter godere delle opere dal vero, come molti abbiamo lavorato in remoto ma non abbiamo voluto eccedere in contenuti digitali. Ce ne sono stati fin troppi. E per rispetto al momento doloroso, alle vite che abbiamo perso, gli spazi, anche pensati ad accogliere l’Arte, come le fiere (Madrid e Milano) avevano lasciato il posto agli ospedali.
Abbiamo voluto essere vicino ai nostri artisti, abbiamo chiesto loro di inviarci materiali, non opere finite, di quel che facevano. E le abbiamo semplicemente rese pubbliche attraverso il nostro canale Instagram. Abbiamo lavorato al nuovo sito Internet della galleria, più agile e più approfondito, che abbiamo lanciato negli scorsi giorni. Il nostro pubblico ha apprezzato questa nostra scelta più delicata, che ci corrisponde in pieno. E ora che abbiamo riaperto con la modalità su appuntamento, ho l’impressione che ci sia la possibilità di interagire con i visitatori in modo più bello e profondo.

Cristobal Gracia, Villa Rossa, inkjet print, cm 150×128 © Cristobal Gracia Courtesy Bikini Art Residency and Viasaterna

Mai come in questo periodo abbiamo sentito parlare di “mondo dell’arte” ma proprio in un momento come questo è difficile immaginarlo come omogeneo. Composto da figure diverse: artisti, collezionisti, appassionati, critici, curatori, galleristi, organizzatori, editori. Un insieme spesso diviso da interessi contrastanti… Ora, se e in che modo, vi sentite parte di un “sistema”? Come state affrontando, dal lato umano e pratico, la vostra attività? Vi siete posti degli obiettivi a breve termine?
Voglio andare ancora di più a trovare i miei colleghi nei loro spazi, dedicando più tempo alle persone che mi interessano e mi sono state vicine in questi anni per visione e per percorso. Tra questi rientrano figure diverse del mondo dell’arte con i loro relativi luoghi, come gallerie e studi, che piano piano siamo riusciti a popolare. Nonostante gli interessi individuali sono convinta che in questo momento ci sia bisogno di un sostegno reciproco, ricercando un coordinamento e nuove soluzioni tutti insieme.

Siamo nella famosa Fase 3, ciò presuppone una visione in progress, un prima, un dopo e un poi. Restituiteci una fotografia che vi ritrae in questi tre momenti…
Un prima fatto di silenzio e ascolto, uno dopo di spazio aperto, ma intimo, ed infine l’ultimo con un tempo dedicato all’arte e al contatto con le opere qui in galleria, da condividere con coloro che vengono a farci visita.

www.viasaterna.com

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