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PESCIA (PT) | FONDAZIONE POMA LIBERATUTTI | 9 FEBBRAIO – 26 MARZO 2023

A Pescia (PT), città toscana di origini medievali divisa dall’omonimo fiume, ha sede dal 2022 la Fondazione POMA Liberatutti, presieduta da Rita Fantozzi e Paolo Trinci. Un esempio virtuoso di archeologia industriale – la sede della Fondazione è stata ricavata dallo storico laboratorio del marmo della Famiglia Bisordi – che ha portato al recupero di una superficie complessiva di oltre 800 metri quadri, adibita a mostre, corsi, proiezioni ed attività culturali.

Fondazione POMA Liberatutti, Pescia (PT). Ph. Davide Incerpi

Dopo le esposizioni del 2022 – un doveroso omaggio alla scultrice Bice Bisordi in dialogo con Giacomo Manzù e la collezione di xilografie di Domenico Mobilia ispirate al Pinocchio di Collodi – il 2023 si apre con la mostra personale di Claudio Gaddini (Lucca, 1973), artista che piega il rigore dei linguaggi astratti al sentimento della natura e al piacere procedurale della pratica artistica, capace di creare spazi di improvvisa chiarezza, tra rivelazione e visione.

Claudio Gaddini, Carpets #12, 2022, cordicella di juta su reticolato di polietilene inciso e applicato su forex, cm 121×200. Ph. Paolo Benvenuti

Come si legge nel testo critico di Chiara Serri, «L’arte di Gaddini, di matrice astratta e minimale, si esplica attraverso strutture elementari che rivelano a prima vista il processo sotteso alla loro realizzazione. Eliminando tutto ciò che percepisce come non essenziale, l’artista ha la possibilità di sondare in profondità la forma, lo spazio, la materia e, nelle ultime opere, anche il colore. Sarebbe tuttavia un errore legare la sua ricerca a L’Art pour l’Art, ad un estetismo algido e autoreferenziale, perché tra le pieghe dalla materia si nasconde un forte legame con il presente e con tematiche di estrema attualità, come l’ecologia, l’ambiente e il cambiamento climatico. Una constatazione, più che una denuncia, il desiderio di vivere nel proprio tempo e di contribuire, con il linguaggio a lui più consono – l’arte – alla costruzione di un futuro migliore».

Claudio Gaddini, Human Geographies #19, 2019, incisione su reticolato di polietilene dipinto ad acrilico e applicato su pannello di forex + pietre, cm 105×150. Ph. Paolo Benvenuti

Il percorso espositivo, che si sviluppa al primo piano della Fondazione, comprende una ventina di opere inedite, tutte realizzate dal 2019 al 2022. L’allestimento è governato da un movimento leggermente ondulatorio che trova giustificazione nel titolo della mostra – Pehhia. E la grande onda – scelto dall’artista in omaggio alla città di Pescia (pehhia nella toponomastica longobarda è l’equivalente di fiume) e al suo legame con l’acqua, che tutto ricopre, purifica e trasforma.

Le opere a parete afferiscono a due diversi cicli: Human Geographies e Carpets, accomunati dall’uso del reticolato di polietilene, uno scarto di lavorazione industriale, duttile e translucido. Come nelle opere della precedente produzione di Gaddini, anche nei lavori più recenti la materia plastica dialoga con l’elemento naturale – una piccola pietra, un legnetto di recupero – alla ricerca di nuovi possibili equilibri per salvaguardare un paesaggio che si sta via via disgregando.

Claudio Gaddini, Human Geographies #27, 2020, incisione su reticolato di polietilene dipinto ad acrilico e applicato su pannello di forex + pietra, cm 89×110, particolare. Ph. Paolo Benvenuti

Le opere della serie Human Geographies sono interamente giocate sui toni del bianco. Il reticolato di polietilene viene inciso con “utensili di affezione” che rivelano la profondità della materia, scalfita da un gesto lento e reiterato che rende la superficie mutevole a seconda del punto di vista. Nei Carpets, presentati per la prima volta a Pescia, Claudio Gaddini dipinge senza far uso di pigmento, attraverso la giustapposizione di cordicelle di juta naturale e colorata. Dipinti monocromi e astrazioni geometriche che, attraverso piccoli scarti, rivelano il loro carattere artigianale e il riferimento al paesaggio.

Claudio Gaddini, Carpets #18, 2022, cordicella di juta su reticolato di polietilene applicato su forex, cm 90×90. Ph. Paolo Benvenuti

La mostra si completa con la grande installazione site-specific intitolata In golena tra disastri, tesori e coriandoli, che si sviluppa lungo la parete principale della Fondazione, dal piano terrà al ballatoio del piano superiore.

Con questa mostra, che viene dopo diversi anni di lavoro, di studio e di messa a punto dei materiali, Claudio Gaddini è riuscito nell’impresa di dipingere senza fare uso di colore, favorendo una percezione aptica delle sue opere, per raggiungere una profondità che va oltre la percezione visiva e vedere finalmente l’invisibile.

Claudio Gaddini. Ph. Paolo Benvenuti

Claudio Gaddini, Pehhia. E la grande onda
Testo critico di Chiara Serri

9 febbraio – 26 marzo 2023

Fondazione POMA Liberatutti E.T.S.
Piazza San Francesco 12, Pescia (PT)

Inaugurazione: giovedì 9 febbraio, ore 18.00
Orari: da mercoledì a sabato 10.00-12.30 e 15.30-22.00, domenica 10.00-12.30 e 17.30-22.00

Ingresso gratuito
Catalogo Edizioni Fondazione POMA Liberatutti, a cura di Marta Convalle, con prefazione di Paolo Trinci, testo critico di Chiara Serri e apparato iconografico.

Info: +39 0572 177 0011
info@pomaliberatutti.it 
www.pomaliberatutti.it

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