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BOLOGNA | Spazio Testoni | 25 marzo – 14 aprile 2012

Domenica 25 marzo 2012 presso la galleria Spazio Testoni di Bologna in Via D’Azeglio 50, Carlo Cecconi ha presentato il suo progetto TRACCE///Museum of a flâneur realizzato con l’appoggio di Cesare Pietroiusti.

Il numeroso pubblico, giovane e attento, per circa due ore ha seguito la conferenza durante la quale Carlo Cecconi, con proiezione di testi e immagini di performance, da Richard Long, Marina Abramovic, Joseph Beuys e numerosi altri artisti moderni e contemporanei che secondo Cecconi hanno creato eventi e situazioni scaturite dal loro modo di pensare e fare arte in maniera anticonvenzionale, ha esposto i sette capitoli della sua ricerca basata sulla rappresentazione artistica della figura letteraria del flâneur. Ha concluso la conferenza l’intervento audio-video di Cesare Pietroiusti, espressamente dedicato a questo evento alla Galleria Spazio Testoni, che ha definito i “pensieri non funzionali” come la manifestazione di idee, che pur non avendo apparentemente alcuna utilità, sono modi possibili per esplorare e sperimentare nuovi percorsi espressivi.
In particolare, TRACCE è un progetto sperimentale che indaga sull’autorialità dell’opera d’arte in rapporto alla natura dello scatto fotografico.
Carlo Cecconi, giovane artista e curatore, ci racconta che:

L’idea è nata dal desiderio di voler condividere la creazione di un’opera d’arte assieme ad altre persone che con me avrebbero utilizzato le stesse modalità espressive, cercando così di annullare la componente individuale che mi vedeva autore assoluto, in favore di una forma estetica collettiva.
Così, grazie a un’open-call diffusa via email, blog e riviste specializzate d’arte, si sono radunati artisti provenienti da tutto il mondo per compiere in gruppo la stessa esperienza, pur rimanendo ognuno nella propria città. L’autore dell’opera svanisce in piccoli frammenti di mondo per poi ritrovarsi all’interno di un gigantesco puzzle nelle pareti dello Spazio Testoni di Bologna. L’allestimento della mostra è infatti stato appositamente pensato per far rivivere tutte insieme le performance, l’una incastrata all’altra, nel medesimo istante e nel medesimo luogo. L’operazione ha trovato la sua unità concettuale nell’azione del camminare: per poter partecipare alla performance era richiesta l’esecuzione di precise istruzioni da compiere rigorosamente a piedi. Tali istruzioni facevano apparire il cammino come una sorta di caccia al tesoro cittadina. La figura di riferimento a cui mi sono ispirato è proprio quella del flâneur, che da Baudelaire a Benjamin dipinge il viandante che si aggira oziosamente tra le pieghe del territorio urbano. Durante il cammino i performer dovevano eseguire un compito alquanto singolare: posizionare una macchina fotografica dietro la nuca, con l’obbiettivo opposto al proprio sguardo, e scattare una foto ogni 100 passi. Gli scatti di TRACCE non vanno confusi con documentazioni delle performance, il modo in cui sono stati realizzati li rende parte di un processo creativo. Anch’essi, in linea con quanto detto, sono svincolati dai loro autori e possiedono una vita propria, tanto che possiamo eleggere la macchina fotografica e la casualità degli eventi come unici artisti in questione.

Fino a sabato 14 aprile 2012, oltre all’allestimento di TRACCE, saranno in esposizione opere fotografiche realizzate da Carlo Cecconi, Federico Galli ed Elisa Saggiomo.

CARLO CECCONI
Curatore e artista; si sta laureando in Arti visive all’Università IUAV di Venezia. Attualmente la sua ricerca verte sul processo di generazione e di disfacimento dell’opera in relazione alla sua fruizione e allo spazio in cui vive.
Tra i suoi principali lavori: Instructions, Rules and Games (galleria Modenarte, Venezia); Echoes from Spoon River (Alexander Museum, Pesaro); Desnudos. Artistas en juego (Puerta Real, Granada); Bianco (Bevilacqua La Masa, Venezia); Let Me Pretend (Real Presence, Belgrado); Al di là dei tarocchi (Centro dell’arte contemporanea, Monteciccardo); In giurum imus nocte et consumimur igni (91mQ, Berlino); Diario di un’eterotopia (Isola di Sant’Andrea, Venezia).

FEDERICO GALLI
Nato a Riccione, Federico Galli, inizia a fotografare all’inizio degli anni 80 con una piccola Minolta automatica. La sua ricerca continua e nel 2005 sperimenta anche l’utilizzo del digitale. Attratto dalle immagini statiche, dai paesaggi naturali e dal ritratto dei particolari, insegue l’armonia nell’immagine e le sensazioni che da essa scaturiscono. Svolge una continua ricerca verso nuovi soggetti rimanendo sempre attratto dalla sperimentazione delle diverse tecniche fotografiche.

ELISA SAGGIOMO
Nata a Firenze, attualmente vive e lavora a Bologna. Laureata a all’Accademia di Belle Arti di Carrara e di Napoli, molto spesso utilizza la base fotografica per la realizzazione delle sue opere. Vincitrice del Primo Premio d’arte Contemporanea Val di Sambro nel 2009 assegnatole dalla Giuria presieduta dalla Professoressa Vera Fortunati, nel 2010 presso la Galleria Spazio Testoni di Bologna ha presentato “ALTA/TENSIONE” sua importante personale curata da Alberto Mattia Martini. È scultrice, pittrice e grafica pubblicitaria.

TRACCE /// Museum of a flâneur
progetto di Carlo Cecconi

Spazio Testoni

Via D’Azeglio 50, Bologna

25 marzo – 14 aprile 2012

Info: +39 051 371272
www.giannitestoni.it

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