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MILANO | Nuova Galleria Morone | 16 febbraio – 22 aprile 2023

di MATTEO GALBIATI

Gli elementi per evidenziare il valore e il significato della mostra Maria Lai. Sul filo dell’infinito ci sono tutti e non solo si evincono dall’importante selezione di opere presenti, ma anche rendono conto della storia dell’artista e della ricerca che la Nuova Galleria Morone di Milano ha svolto – e continua a svolgere – nel corso degli anni.

Maria Lai, Il muro di Maria, 1990, Courtesy © Archivio Maria Lai by SIAE 2023

Il progetto nasce per celebrare una duplice ricorrenza decennale che rende omaggio e onore a Maria Lai (1919-2013): la prima commemora i dieci anni dalla sua scomparsa, la seconda è motivata dal decimo anniversario della sua prima mostra in galleria. Il rapporto tra lo spazio milanese e l’artista sarda nasce in tempi non sospetti e traduce la passione forte e consapevole che il direttore della galleria, Diego Viapiana, ha sempre manifestato nei confronti della ricerca di Lai di cui si è fatto promotore, studioso, ricercatore e, non da ultimo, anche di importante punto di riferimento per il mercato.

Maria Lai, Il miele delle Janas, 1991, Courtesy © Archivio Maria Lai by SIAE 2023

La sua ricerca da gallerista, così approfondita e scientifica nell’analisi, è resa possibile dall’indispensabile rapporto di fiducia reciproca che è maturato nel tempo grazie alla stretta e imprescindibile collaborazione con l’Archivio e Fondazione Maria Lai. Da ciò derivano sia i prestiti, i rapporti con i collezionisti, la possibilità di qualificare ogni occasione espositiva ad altissimo livello, sia la definizione di progettualità importanti e che segnano la storia degli studi su Lai. Viapiana ha sempre creduto nella sua opera e questo suo atteggiamento si identifica anche con la stessa coerenza operativa che connota il metodo adottato nella programmazione della sua galleria.
Questa nuova mostra su Maria Lai (accompagnata da un saggio critico di Gabi Scardi), che non possiamo non definire di taglio museale, ha alla base questa cura e questa passione autentiche nei riguardi dell’artista, di cui si presenta una lettura intensa agita attraverso un campionario attentamente selezionato di opere. Con ciascuno di questi lavori si mette in luce il suo peculiare rapporto con i materiali e la capacità di traduzione in un forte lirismo essenziale e originario delle sue radici culturali.

Maria Lai. Sul filo dell’infinito, veduta della mostra, Nuova Galleria Morone, Milano Courtesy © Archivio Maria Lai by SIAE 2023 Photo credits Studio Vandrasch Fotografia

Lai ha sempre osservato intensamente la storia da cui trae origini, la tradizione della Sardegna, unendo cultura popolare e posizioni intellettuali: negli esiti differenti della sua produzione, il suo lavoro richiama, infatti, le presenze specifiche del folklore storico dell’isola, ma anche in lei è fondamentale l’eco degli amici poeti, scrittori, artisti di cui ammette essenze, citazioni e rimandi.
Nella mostra di Milano si è circondati dalla coreografia moltiplicata dei suoi “segni” a testimonianza della sua capacità di rendere “magicamente” i materiali con cui lavora e che qui sono tutti rappresentati: terracotta, fili, tessuti, smalti, cementi, tempere, etc. si trasformano, ridiscutendo la loro stessa natura ed essenza, in un corollario di nuove storie che riportano il nostro sguardo nel pieno della narrativa coinvolgente di Lai.

Maria Lai, Geografia, 2006, Courtesy © Archivio Maria Lai by SIAE 2023

La “sinfonia di materiali”, che si abbraccia in questa multiforme varietà di opere (libri d’artista, installazioni, sculture, ma pure nelle performance e negli interventi ambientali che fanno parte delle sue altre creazioni…), è fedele all’incantata visione del mondo dell’artista dove il mito incontra la realtà, il sogno la vita, la memoria il quotidiano, il passato il presente.
La bellezza e il valore, la forza e l’energia espressiva di Lai sono da ritrovarsi in questo suo atteggiamento capace di dare al suo lavoro una carica di forte umanità che, magari anche dura nei modi, nonostante la presenza di quel lirismo intensissimo, si traduce in una “fluida e aggregante sensibilità” con la quale abbraccia sempre i sentimenti di una collettività globale che oltrepassa i confini della sua amatissima Sardegna.

Maria Lai. Sul filo dell’infinito
testo a cura di Gabi Scardi
in collaborazione con Archivio e Fondazione Maria Lai

16 febbraio – 22 aprile 2023

Nuova Galleria Morone
Via Nerino 3, Milano

Orari:da martedì a venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00 – 19.00

Info: +39 02 72001994
info@nuovagalleriamorone.com
www.nuovagalleriamorone.com

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