TINA B. Festival d’Arte Contemporanea 2010
TINA B. a Venezia (di Chiara Canali)
Nato nel 2006 con la formula di un Festival aperto alle differenti sperimentazioni nell’ambito dei new media, della light art, della video-arte e della performance, TINA B. Contemporary Art Festival (acronimo di This Is Not Another Biennial – Questa non è un’altra biennale) è arrivato al suo quinto appuntamento. Elemento essenziale di questa iniziativa è il focus su tematiche connesse alle problematiche sociali ed esistenziali del nostro vivere come la “conoscenza”, l’“ecologia” e l’“evoluzione”. Alla sua quinta edizione, il festival TINA B., oltre ad aver inaugurato a Praga la costante rassegna di mostre e di progetti raggruppati dal fil rouge del titolo Solutions and Evolutions, sarà presente anche alla Biennale di Architettura a Venezia con una selezione dei lavori già presentati in patria. Quest’anno tra i curatori invitati figura anche l’italiano Daniele Capra con due mostre dedicate al tema dello sguardo critico e della funzione attiva dello spettatore…
Chiara Canali: Daniele, secondo te quali sono i caratteri principali che contraddistinguono un’iniziativa ambiziosa come il Festival Tina B. e quali obiettivi vuole raggiungere?
Daniele Capra: Il primo aspetto è di sicuro innescare dinamiche continuative di contemporaneità in un paese un po’ al margine del sistema artistico come la Repubblica Ceca. E poi tracciare dei ponti con altre realtà internazionali proponendo giovani artisti che non hanno ancora curricula internazionali. La dinamica di fondo è quella della condivisione, del voler essere sperimentali ma nel contempo popolari.
Parlami dei due progetti che hai ideato per Praga. Come mai tanta enfasi sul ruolo dello spettatore?
Penso che mai come ora le opere siano vittime designate delle aspettative di chi guarda: nell’esperire un lavoro contano di più le idee che noi abbiamo rispetto alle idee che il lavoro stesso ci propone, con effetti talvolta paradossali.
Unexpected Country mette a confronto due artisti – Zeneli e Hajdinaj – che sfuggono ai clichés che abbiamo dell’Albania e di un approccio all’arte dei paesi dell’Est a tutti i costi politico; Spectator is a Worker mette invece l’osservatore nella condizione di svolgere un processo interpretativo dopo aver fatto tabula rasa di tutto ciò che conosce. In entrambe le mostre ho cercato di scegliere opere concettuali che nel contempo rifiutino la retorica del concettualismo, tanto cara alla critica…
Per quali ragioni quest’anno il Festival è voluto approdare a Venezia durante la Biennale di Architettura? C’è forse la volontà di avvicinare un pubblico diverso e più ampio?
Certamente. Monika Burian, direttrice artistica del Festival, è riuscita ad avere un’appendice veneziana alla manifestazione, prodromo di una probabile più corposa sezione italiana l’anno prossimo. Mescolare pubblici diversi vuol dire condividere punti di vista che non necessariamente ti appartengono, ma anche far vedere alle persone cose che non si aspettano. È un modo per sfuggire al professionalismo e all’elitarismo dell’arte!
L’appuntamento principale di questo sbarco a Venezia sarà la performance FRAGILE dell’artista greca Jenny Marketou, in collaborazione con gli studenti dell’Università IUAV, un’azione che combina arte e moda e che si sviluppa attraverso la città e le sue calli. Sono forse importanti anche i luoghi e gli spazi oltre che i contenuti di questa performance?
Evidentemente sì. Jenny Marketou si muoverà nella città a partire dalla Fondazione Buziol, che ci ospita per la presentazione del progetto, e realizzerà un vero e proprio serpentone nel dedalo della città lagunare, muovendosi in luoghi significativi di Venezia. Sarà un modo alternativo per vedere la città, per mettere in relazione le persone e raccogliere gli stimoli di uno dei luoghi che – in positivo e negativo – sono tra i più pittoreschi del mondo.
Il festival in breve:
TINA B. Festival d’Arte Contemporanea 2010
TINA B. a Venezia
5 – 13 novembre 2010
Sedi:
San Leonardo Chiesa / situata nel sestiere di Cannaregio
Fondazione Claudio Buziol / Palazzo Mangilli-Valmarana
Cannaregio 4392, Venezia
Programma:
11:00 Fondazione Claudio Buziol
conferenza stampa
14:00 Fondazione Claudio Buziol
Inizia FRAGILE, performance – Jenny Marketou (GR)
18:00 Chiesa di San Leondardo
apertura della mostra BOOT_audiovisual, vjing, Hanzlik Daniel, Pavel Mrkus (CZ)
Info: +39 393 926400800
www.tina-b.eu
www.fondazioneclaudiobuziol.org
In alto:
Jenny Marketou, “Fragile”, performance, Fondazione Claudio Buziol
In basso:
Alban Hajdinaj, “Uomo Vogue”, 2007, 28’48”, courtesy of the artist