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MILANO | GALLERIA GIOVANNI BONELLI | Fino al 21 ottobre 2023

di ELEONORA BIANCHI

Un sogno, un desiderio di pace, di fuga da un Reale sempre troppo stretto, da quell’irrequietezza che contraddistingue l’età in cui ci troviamo a vivere ed esperire. Questo il filo rosso che guida il visitatore che entra nella bolla di The New Dreamers, la mostra allestita fino al 21 ottobre nella Galleria Giovanni Bonelli di Milano. I tre giovanissimi – tutti under 30 – artisti, Rachele Frison, Thomas Antonelli e Gherardo Quadrio Curzio, ci trascinano dentro atmosfere oniriche, irreali e surreali. Da un lato le foreste di Frison (1995), caratterizzate da colori ben lontani dal naturalismo cui potrebbero far pensare i soggetti, ci trasportano in un mondo folkloristico fatto di miti, leggende e fiabe che, a differenza dell’immaginario comune, non si mostrano particolarmente confortanti.

Thomas Antonelli, Giovani Furiosi, 2023, acrilico e spray su tela, cm 146×170

La fusione tra paesaggio e figura operata da Thomas Antonelli (classe 1996) ci parla di incertezza allo stato puro, di quella modernità liquida all’interno della quale non capiamo mai bene dove iniziamo noi e dove finisce il mondo. Le opere di Gherardo Quadrio Curzio (2000) sono le più stranianti all’interno dell’esposizione, alludono a mondi lontanissimi – sospesi e indefiniti – popolati da robot-burattini dai colori acidi e volutamente innaturali. Soggetti, questi, che vivono il disagio dell’uomo contemporaneo, l’alienazione dei sognatori in stile Kundera. In effetti, dovendo definire questa mostra attraverso il titolo di un romanzo, sarebbe proprio L’insostenibile leggerezza dell’essere: tutta l’esposizione sembra essere permeata dalla sottesa domanda “che cosa dobbiamo scegliere allora? La pesantezza o la leggerezza?”

Rachele Frison, I chiari del bosco, 2022, olio su tela, cm 100×160

La risposta è molto più semplice di quanto si possa pensare: visitare The New Dreamers, la leggerezza, per fuggire dal mondo esterno, la pesantezza, e dimenticare – anche se per poco – il peso incombente delle conseguenze. Le atmosfere create dai tre artisti si fondono tra loro e, insieme all’aria atavica e favolistica che si respira all’interno dell’esposizione, sono amplificate dal contesto asettico della galleria white cube, che contribuisce all’idea di fondo di una dimensione onirica, lontana, di un momento di pausa e fuga dal mondo esterno, quella sospensione che, incontaminata, si fa carico dell’unificazione delle quattordici opere in mostra e delle menti dei tre sognatori che le hanno create.

Gherardo Quadrio Curzio, Prato fiorito, 2023, acrilico su tela, cm 120×100

L’operato dei tre artisti è certamente memore della lezione della Transavanguardia, il piacere di fare pittura, il recupero della tradizione folkloristica, l’idea della possibilità, la tendenza espressionista all’utilizzo di tinte non naturalistiche, le ambientazioni fantastiche e indefinite. Lezione che si fa, a sua volta, memento di un’Arte che, anche nelle nuove generazioni, sa esplicitare l’interiorità ed amplificare il sentire non solo degli artisti, ma di tutti noi.
L’esposizione si chiude con l’opera di Gherardo Quadrio Curzio intitolata Festa in maschera, forse l’unica vera via che l’essere umano può trovare per evadere temporaneamente dalla sua Realtà, dai costrutti sociali, insomma, dalla pesantezza.

The New Dreamers. Thomas Antonelli, Rachele Frison, Gherardo Quadrio Curzio

14 settembre – 21 ottobre 2023

Galleria Giovanni Bonelli
Via L. P. Lambertenghi 6, Milano

Orari: da martedì a sabato 11.00-19.00

Info: +39 02 87246945
info@galleriagiovannibonelli.it
www.galleriagiovannibonelli.com

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