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VENEZIA | Victoria Miro

Do Ho Suh
Rubbing / Loving, STPI, Artist Studio 35, 41 Robertson Quay, Singapore 238236, 2017. Pastel on paper
Produced at STPI – Creative Workshop & Gallery, Singapore, 74 x 63 x 16.5 cm 29 1/8 x 24 3/4 x 6 1/2 in © Do Ho Suh
Photo courtesy of the artist, STPI and Victoria Miro, London/Venice

A Venezia le gallerie fanno rete, dopo la prima edizione autunnale e la seconda in febbraio, torna a maggio, in occasione della settimana di inaugurazione della 16. Biennale di Architettura, Venice Galleries View. Venezia è fiera di avere finalmente il suo Gallery Weekend, nato da un progetto di collaborazione tra nove tra le più importanti gallerie di arte contemporanea di Venezia: Alberta Pane, Beatrice Burati Anderson, Caterina Tognon, Ikona, Marignana Arte, Massimodeluca, Michela Rizzo, Victoria Miro e Zuecca Project. L’iniziativa è nata un anno fa circa, dalla volontà dei direttori di galleria (con un’alta componente femminile: otto donne su nove!) di dare visibilità al circuito delle gallerie di ricerca veneziane, attivo in città tutto l’anno, al di fuori del fenomeno Biennale.

L’obiettivo è quello di fare squadra per promuovere la propria proposta culturale e valorizzare e incrementare l’attività di ricerca e commerciale sul territorio.
Venezia ha sempre sofferto di un mercato collezionistico debole, ravvivato soltanto in occasione della Biennale. L’attività commerciale delle gallerie, infatti, è da sempre fortemente connessa alla terraferma.
Forse però qualcosa sta cambiando, anche grazie al fiorire, negli ultimi anni, di nuove gallerie (Alberta Pane, Marignana Arte, Victoria Miro, Beatrice Burati Anderson) molto improntate alla ricerca interazionale, ma fortemente intenzionate ad riattivare la città, durante tutto l’anno.

Con Venice Galleries View uno degli obiettivi è dunque rafforzare il flusso del collezionismo di alto livello sia nazionale sia internazionale. Abbiamo rivolto alcune domande dirette ai galleristi, per sondare lo stato di salute del panorama dell’arte contemporanea veneziano.

 

Intervista a VICTORIA MIRO di Lucia Longhi

Victoria Miro at her gallery in Wharf Road, N1. Shot on 12th April 2017. Foto: Suki Dhanda

La galleria: lo spazio, gli artisti.
Venezia è una città amata dagli artisti e la possibilità di estendere l’opportunità ai nostri artisti di esporre in un contesto così stimolante è stato di certo un fattore chiave che ha influito sulla nostra decisione di aprire una galleria in città. La mia lunga amicizia con Bruna Aickelin è stato un fattore altrettanto importante. La galleria è, infatti, ospitata nell’ex Galleria Il Capricorno che, proprio sotto la direzione di Bruna Aickelin, ha promosso la migliore arte contemporanea degli ultimi cinquant’anni. Le sono quindi immensamente grata per averci affidato questa galleria, unica e bellissima.

In cosa consiste la mostra che avete scelto di inaugurare durante la Biennale Architettura?
I nuovi lavori dell’artista coreano Do Ho Suh tratti dal suo progetto in corso Rubbing/Loving. Queste opere su piccola scala, realizzate allo STPI Creative Workshop di Singapore, racchiudono idee molto più ampie riguardo i temi della casa e dell’appartenenza. Concentrandosi su oggetti, arredi e accessori attaccati alle pareti, i lavori in questa mostra attestano lo stretto rapporto di Suh con STPI e testimoniano il tempo che l’artista ha trascorso in quello spazio. Foderando oggetti con la carta (interruttori, pomelli di porte, un telefono, un rubinetto, un asciugacapelli appeso a un gancio…) e sfregando la superficie con pastelli colorati, le opere in mostra conferiscono al quotidiano una poesia silenziosa mettendo a nudo i processi, razionali e sensuali, che consentono all’artista di connettersi con ciò che lo circonda. Ricostruite in tre dimensioni, le opere esistono al confine tra disegno e scultura. Suh ha anche creato un nuovo film commissionato dal Victoria & Albert Museum di Londra, per la 16a Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, in collaborazione con La Biennale di Venezia. Robin Hood Gardens: A Ruin in Reverse, a cura di Christopher Turner and Olivia Horsfall Turner, è un progetto per il Padiglione delle Arti Applicate alla Biennale di Architettura in corso dal 26 maggio al 25 novembre 2018.

Do Ho Suh
Rubbing / Loving, STPI, Corridor 4 – 03, 41 Robertson Quay, Singapore 238236 (detail), 2017
Pastel on paper. Produced at STPI – Creative Workshop & Gallery, Singapore, 102 x 102 x 20.5 cm 40 1/8 x 40 1/8 x 8 1/8 in © Do Ho Suh. Photo courtesy of the artist, STPI and Victoria Miro, London/Venice

SCARICA gratuitamente QUI il numero Digital dedicato a VENICE GALLERIES VIEW

Do Ho Suh

25 maggio – 7 luglio 2018

Victoria Miro
Venezia

Il Capricorno, San Marco 1994
Calle Drio la Chiesa, Fenice

Londra
16 Wharf Road

Victoria Miro Myfair
14 St George Street

www.victoria-miro.com

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