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#SPECIALEGALLERIE #GALLERYATTHEFIRSTSIGHT

Mentre il 2022 si è aperto nell’atmosfera del “posticipo” (vedi Fiere ed opening rimandati in questa primavera in corso) per le gallerie italiane, e non solo per loro, si tratta di affrontare ancora un anno all’insegna dell’adattamento.
I temi su cui riflettere sono sempre tanti e abbracciano aspetti differenti che partono dalla programmazione di galleria, in presenza e online, agli strumenti e alle modalità di comunicazione, al ruolo del digitale e alle relazioni al di là di uno schermo. Non ultime le nuove sfide, prospettive e progetti da sviluppare cui una galleria non può mai prescindere pur nell’incertezza del momento.
Ultimi appuntamenti con la selezione di 26 gallerie con cui abbiamo deciso di iniziare il 2022 con uno slancio verso il futuro. Approfondimenti online di cui trovate una sintesi sul primo numero di Espoarte dell’anno: il #116.

 

(a cura di Francesca Di Giorgio)

 


VERONA | Artantide

Paolo Mozzo


 

Il periodo storico che stiamo attraversando si sta rivelando un’occasione per riflettere sul ruolo delle gallerie come luoghi di vendita, di scambio, di progettazione ma anche spazi di sperimentazione artistica di scoperta o riscoperta di artisti.
Che cos’è oggi una galleria d’arte? Le gallerie d’arte possono essere ritenute ancora luoghi di sperimentazione? Potete raccontarci alcuni aneddoti, episodi ed esperienze personali (del passato o del presente) che facciano comprendere al pubblico cosa accade in galleria oltre ai classici momenti espositivi?
Nel 2000 il nostro spazio espositivo fisico non esisteva; siamo partiti vent’anni fa con uno dei primi progetti di galleria online in Italia e mi ricordo che, provenendo da un altro settore (quello dell’elettronica e dell’informatica) mi sono rivolto ad alcuni galleristi della mia città per chiedere qualche consiglio. Non nascondo che allora mi ridevano dietro, dicendomi che le opere d’arte si vendono solo se si vedono dal vivo e internet non avrebbe mai funzionato per questo mercato. Nel 2000 erano davvero pochissime la gallerie con un loro sito web.
Oggi le cose sono molto cambiate, non esiste galleria d’arte che non abbia il proprio sito e noi, dal 2012, abbiamo la nostra galleria di 300 mq.
Ovviamente la pandemia ha fatto esplodere un fenomeno che sarebbe cresciuto comunque e che si è diretto verso quello che oggi chiamiamo Metaverso.
Tuttavia credo che le gallerie non smetteranno di esistere, ma diventeranno sempre più spazi di sperimentazione, non solo luoghi dove appendere le opere al muro; diventeranno veri e propri laboratori di ricerca dove gli artisti lavoreranno come fanno oggi gli scienziati, cercando di far avanzare la frontiera del progresso con la forza propulsiva dell’emozione che solo l’arte riesce ad esprimere.

Julia Bornefeld, Meteora (dettaglio)

L’esperienza della pandemia e il nuovo rapporto che si è venuto ad instaurare con la tecnologia e il digitale. Come avete continuato a portare avanti la vostra comunicazione, con quali strumenti e modalità? Questi strumenti, sviluppati a partire dalla necessità del momento, continuano ad essere parte integrante della vostra attività?
Noi siamo da sempre online con la galleria che, come dicevo, è nata proprio sul web, ma ora tutto il nostro interesse si sta rivolgendo sempre più allo smartphone che sarà lo strumento del futuro per la navigazione collettiva, inclusi gli acquisti.

Il 2021 ha segnato la ripresa degli appuntamenti in presenza. Tra mostre in galleria e la vostra presenza nelle fiere di settore, che tipo di feedback avete avuto dal pubblico e dal collezionismo?Abbiamo costruito un progetto intenso di mostre in galleria nel 2021 con notevole successo di interesse e anche commerciale, ma le visite in sito sono state pochissime, incluse le inaugurazioni. In galleria si sperimenta e attraverso il web si fa conoscere il risultato delle ricerche che verranno poi ripresentate in mostre pubbliche e in chiave museale.

Qual è il vostro pubblico di riferimento e come lo avete visto cambiare nel tempo?
Il pubblico non è cambiato molto nel tempo ma senza dubbio la pandemia ha accelerato il processo di vendita a distanza, aumentando di molto il numero di clienti stranieri; la vera rivoluzione è stata una buona spinta verso l’internazionalizzazione del nostro mercato.

Salifou Lindou, Famille et exile, 2022, acrilico su tela, cm 150×107. Padiglione del Camerun alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia

Qual è, invece, il vostro personale rapporto con gli altri attori privati (le altre gallerie del vostro territorio) e le istituzioni come Musei e Fondazioni?
Sinceramente con le altre Gallerie il rapporto è sempre difficile; l’Italia è un paese di innumerevoli singoli imprenditori tutti in competizione fra loro. Il rapporto con le Istituzioni e i Musei è invece in grande crescita, soprattutto se si presentano loro progetti moderni, sensibili ai temi più attuali di cui l’arte deve diventare espressione e punto di riferimento per il cambiamento verso un Pianeta migliore.

Le Gallerie continuano ad essere tra i pilastri del Sistema e sono considerate come un punto di riferimento per artisti, collezionisti e non solo ma oggi più che mai dobbiamo chiederci: di che cosa avete bisogno in questo momento?
Di coraggio, tenacia e soprattutto idee. Oggi i mercati dei servizi e dei prodotti sono in grande trasformazione. Il mercato di oggi è già quello del futuro, ossia quello delle idee. Le gallerie hanno bisogno di artisti e di imprenditori visionari.

Justine Gaga, senza titolo, acrilico, 2021. Padiglione del Camerun alla 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia

Spesso si parla di mancanza di coraggio da parte del sistema dell’arte ma oggi nel mercato dell’arte contemporanea è ancora possibile assumersi margini di rischio? Da quando è direttore di Galleria a quali cambiamenti sostanziali ha assistito nel mercato dell’arte?
Oggi più che mai bisogna avere il coraggio di assumersi dei rischi, ma bisogna farlo coinvolgendo tutti gli attori e gli operatori dell’arte. Artisti, critici, operatori museali e galleristi devono saper cooperare con nuove modalità, per realizzare le future utopie che l’arte deve farci sognare.

Nuove sfide e prospettive. Progetti da sviluppare o in cantiere?
Il 2022 è all’insegna di 10 mostre museali in tutta Italia, con coinvolgimenti internazionali (Africa, Stati Uniti, Messico, Brasile, Giappone e Cina). Un anno straordinario di sfide entusiasmanti da affrontare con coraggio e passione; la galleria deve espandersi verso il mondo esterno e collaborare con le istituzioni è per noi la via maestra.

 

Primavera 2022

Ciclo RE-GENESIS
Oltre le Tenebre – Museo Diocesano di Vicenza
artisti: Julia Bornefeld, Marco Gradi con special guest Michelangelo Pistoletto
a cura di Chiara Franceschini e Sandro Orlandi Stagl
18 Marzo – 12 Giugno 2022

Il Tempo delle Chimere – Padiglione Nazionale del Camerun
59. Biennale Internazionale d’arte – La Biennale di Venezia
progetti: selezione di 5 artisti top camerunensi e primo progetto sugli NFT mai
realizzato alla Biennale di Venezia
a cura di Sandro Orlandi Stagl
20 Aprile – 27 Novembre 2022

FUTURISMO: il Dinamismo Estetico – Museo Civico di Sarnico
progetto: excursus sul Futurismo dove si espone la scultura di Boccioni dei 20€cent e
oltre 50 opere dei futuristi e degli aeropittori
a cura di Massimo Scaringella e Sandro Orlandi Stagl
14 Maggio – 24 Luglio (Opening 13 Maggio alle 18:30, su invito) 2022

Orizzonte degli eventi – La Soglia Magica, SEA SpA – Aeroporto di Malpensa
artista: Matteo Mezzadri, installazione site specific
a cura di Matteo Pacini e Matteo Chincarini
Marzo – Ottobre (Opening 13 Aprile alle 13:30) 2022

Il Terzo Paradiso – Alta Val Badia
artista: Michelangelo Pistoletto, installazione permanente
a cura di Fortunato D’Amico e Sandro Orlandi Stagl
Aprile/Maggio e poi in permanenza

Estate 2022

ENT2 Genova/New York/Pechino/Florianopolis – Galata Museo del Mare di
Genova
artista: Alessandro Zannier, in collaborazione con i CNR italiano, portoghese e spagnolo
a cura di Alessandro Melis e Virginia Mastrolorito Monteverde
22 Luglio – 4 Settembre 2022

Autunno 2022

Ciclo RE-GENESIS
Sull’orlo del Cielo – Museo Diocesano di Vicenza
artisti: Matteo Mezzadri, Jorge R. Pombo con special guest Michelangelo Pistoletto
a cura di Chiara Franceschini e Sandro Orlandi Stagl
16 Settembre – 27 Novembre 2022

Movimento Arte Etica – Museo Civico di Sarnico
progetto: esposizione degli artisti del Movimento con installazioni site-specific
a cura di Sandro Orlandi Stagl
periodo: 30 Settembre – 8 Gennaio 2023

Inverno 2022-2023

Ciclo RE-GENESIS
Un tenue Punto blu – Museo Diocesano di Vicenza
artisti: Luigi Dellatorre, Alessandro Zannier con special guest Michelangelo Pistoletto
a cura di Chiara Franceschini e Sandro Orlandi Stagl
16 Dicembre – 26 Febbraio 2023

Info: EBLand Srl
Via Angelo Messedaglia 7, Verona
+39 045 8622389
info@ebland.it
https://www.artantide.com/

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