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LUGANO | ego gallery

Intervista a G. GRANDINI e V. DONNARUMMA di FRANCESCA DI GIORGIO

Dietro ego gallery – galleria aperta lo scorso 27 gennaio a Lugano – ci sono due giovani, Giacomo Grandini e Valeria Donnarumma, che dopo esperienze pregresse nel campo dell’arte, da appassionati/addetti ai lavori, hanno pensato di aprire uno spazio tutto loro. Settanta metri quadri per dare vita ad una programmazione che mette l’arte urbana al centro del discorso e in dialogo con realtà locali ed extra-territoriali
Ne parliamo con i due neo galleristi.

Francesca Di Giorgio: Visto che si parla di “ego”… Chi sono Giacomo Grandini e Valeria Donnarumma e dove sono stati prima di aprire una galleria d’arte?
Giacomo Grandini e Valeria Donnarumma: Siamo due giovani appassionati d’arte. Valeria Donnarumma, classe ’84, è storica dell’arte e museologa di formazione. Ha studiato a Losanna, Parigi e Neuchâtel e ha deciso di concentrarsi sulla promozione della street art dopo l’esperienza maturata presso una rinomata galleria di Parigi. Giacomo Grandini, classe ‘82, ha deciso di approfondire la sua passione per l’arte trasmessagli fin da piccolo dalla sua famiglia, specializzandosi in economia dei beni culturali a Milano. Infatti, dopo aver studiato giurisprudenza a Friburgo, ha capito che voleva fare della sua passione la sua professione e non il contrario. Nell’ottobre del 2010, ci siamo trovati a lavorare insieme come coordinatori del progetto “Arte Urbana Lugano”. Abbiamo iniziato subito anche a sognare insieme. Volevamo lavorare nel mondo dell’arte, essere totalmente liberi nelle scelte artistiche, indipendenti da tutto e da tutti. Così, quasi per scherzo, ci siamo messi a lavorare al progetto di ego gallery, che, dopo un anno di lavoro, è diventato realtà.

La linea sembra chiara: arte giovane con un occhio di riguardo alla dimensione street e lowbrow… Che aria si respira a Lugano?
Oltre alle storiche gallerie d’arte e ai grandi musei cittadini, a Lugano esiste una realtà artistica alternativa molto vivace. Purtroppo però, ancora oggi gli artisti locali devono allontanarsi dal territorio per poter fiorire. Infatti, se le istituzioni e le gallerie portano a Lugano grandi nomi, viene spesso a mancare la promozione dei giovani talenti indigeni. Inoltre così facendo, il varco tra l’arte “ufficiale” e “l’arte underground” diviene localmente sempre più grande. Per questo, oltre che presentare artisti internazionali, ego gallery si occuperà anche di artisti locali, facendo così da ponte tra questi due mondi, molto vicini e lontani allo stesso tempo.

Ci descrivete il vostro spazio? Come (e se) vuole dialogare con il suo territorio?
Trovare uno spazio adatto all’esposizione di opere d’arte a Lugano è stato molto difficile. Pochi luoghi sono disponibili e i prezzi sono molto alti. Dopo una lunga ricerca, abbiamo infine trovato la perla nascosta. Si tratta di uno spazio di una settantina di metri quadrati, con alti soffitti, vetrine, molto luminoso e situato in un palazzo d’epoca del centro città, uno tra i pochi sopravvissuti alla speculazione edilizia. Un luogo che si presta perfettamente all’esposizione di tutte le forme artistiche, ad esposizioni personali e collettive.

NoNoise di Pietro Paolini apre il vostro percorso… Ce ne parlate?
Si tratta di una mostra fotografica… Iniziare con l’esposizione NoNoise non è stato un caso. Le fotografie di Pietro Paolini ci mostrano in maniera sublime la silenziosa battaglia che si consuma oggi sui muri cittadini, permettendoci così di riflettere sulle basi ideologiche della street art. Infatti, la serie NoNoise ci racconta una storia esemplare: ai fini di conservazione, la città di Firenze cerca di eliminare qualsiasi intervento spontaneo murale ricoprendolo di pittura. Ma il tentativo è vano: così facendo vengono a crearsi degli strati supplementari di colore, quasi delle nuove opere astratte, che Pietro a saputo cogliere nel loro splendore. In mostra, si trova anche la serie fotografica Silence dove si possono invece vedere dei cartelloni pubblicitari sbiancati che l’artista stesso ha letteralmente messo a tacere prima di catturarli con i suoi scatti. Il punto è riflettere: al giorno d’oggi, un gigantesco pannello pubblicitario che sovrasta la strada è considerato più che lecito, mentre la scritta di un innamorato sui muri della città, nell’immaginario comune, è diventato vandalismo. La street art si è sviluppata anche da questo concetto: riappropriarsi degli spazi comuni per trasmettere i propri messaggi, le proprie idee, se stessi. L’esposizione NoNoise ci permette dunque di porre le basi su cui si svilupperà anche la nostra linea espositiva.

Mentre le maggiori fiere di settore, in Italia, incassano dei no da gallerie di lungo corso – intendiamoci: una volta essere ammessi ad una grande Fiera era un traguardo da raggiungere – vi siete posti degli obiettivi a breve termine sotto il profilo del “mercato”? Avete già aperto la strada a collaborazioni con altre realtà?
L’inaugurazione di ego gallery, del 27 gennaio scorso, è stata un enorme successo: non ci aspettavamo di vedere così tanta gente e così diversa. A Lugano cose del genere capitano raramente. Tutti avevano in comune un’unica cosa: la voglia di vedere arte davvero contemporanea, raramente presentata dalle nostre parti. Per noi questa è stata la prova che anche Lugano è pronta ad un progetto come il nostro. Detto questo, non intendiamo restare legati unicamente alla realtà locale, ma al contrario allargare il più possibile gli orizzonti e confrontarci con realtà più grandi. La partecipazione alle fiere è dunque uno dei nostri obbiettivi a breve termine; certo è che la selezione è importantissima, infatti non tutte le fiere sono “giuste” per ogni galleria d’arte. Per quanto ci riguarda intendiamo sceglierle in base al target di pubblico a cui si rivolgono, al loro stile, al tipo di arte che viene solitamente presentata, alle altre gallerie che vi partecipano. Oggi, per associare la propria galleria ad una fiera, è necessario avere delle volontà comuni che vadano al di là del guadagno monetario. Inoltre, stiamo iniziando collaborazioni con altre gallerie d’arte in Italia e all’estero, oltre che con istituzioni pubbliche: è molto importante per noi perché ciò permette alle opere di girare il mondo e di essere viste con occhi sempre diversi.

In programma per il prossimo semestre…
Dopo NoNoise di Pietro Paolini, in corso fino al 10 marzo prossimo, avremo Mindscape dell’artista italiano Davide Eron Salvadei, che verrà inaugurata il 17 marzo e durerà fino al 12 maggio. Con l’esposizione di Eron, uno dei padri italiani della street art contemporanea, intendiamo mostrare al pubblico una possibile evoluzione della street art. Eron è infatti un artista completo e sicuramente il maestro della pittura spray su tela.
In seguito, dal 19 maggio al 14 luglio, presenteremo l’artista serbo Nebojša Despotović (vincitore del Premilo Euromobil 2012, n.d.r.) con un’esposizione legata al tema dell’infanzia. Ma non sveliamo tutto! Vi invitiamo a scoprire il resto della programmazione, che sarà ricca di sorprese, seguendoci sul nostro sito internet, su facebook e su twitter!

ego gallery
Via Luigi Canonica 9, Lugano
Info: +41799351169
+41792804053
www.egogallery.ch

In galleria:

Pietro Paolini. NoNoise
Fino al 10 marzo 2012

Davide Eron Salvadei
17 marzo – 12 maggio 2012

Nebojša Despotović
19 maggio – 14 luglio 2012

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