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Rivista d’artista: Plages 128 (novembre 2010/febbraio 2011)

“Autoritratto” di Serena Piccinini

di Viviana Siviero

La riflessione su se stessi, sia essa spirituale, verbale, o compiuta tramite le arti visive è un tema che affascina la storia fin dalla notte dei tempi: pensare a se stessi e restituirsi tramite la propria immagine è un’operazione che affascina tanto il creatore quanto lo spettatore, innescando meccanismi che si collegano al vissuto dell’uomo. L’elegante rivista francese Plages, da qualche tempo, dedica le sue pagine all’autoritratto di un artista, realizzato da sé medesimo in piena e totale libertà; il 128esimo numero è stato affidato alla giovane e delicata artista bolognese Serena Piccinini che, con la sua poesia interiore, ancora una volta, gioca con la carta e con noi, attraverso poche semplici frasi che si mescolano alle immagini in una combinazione ludico-alchemica. Il risultato va ben oltre al racconto di un’anima, che diviene tramite per raggiungere un universo che si serve dell’infanzia per rendersi comprensibile ai più, regalando alle anime che sono pronte a ricevere il sorriso del gioco e della poesia, tutto giocato fra lettere, colori e magici interventi tattili appositamente realizzati, che rendono ogni numero della rivista, un pezzo artistico unico…

Viviana Siviero: Ci racconti la tua esperienza con Plages spiegandoci esattamente che tipo di realtà editoriale è?
Serena Piccinini: Plages è una rivista d’artista francese a tiratura limitata, diretta da Roberto Gutierrez, esce con 4 numeri all’anno, la si può trovare solo in alcune delle più importanti fiere del settore come Art Basel-Miami, Art Paris e Bologna Arte Fiera o ricevere tramite abbonamento. Ho conosciuto la rivista proprio ad Arte Fiera diversi anni fa, mi ha conquistato il suo aspetto ludico e colorato, ogni numero aveva un tema, ogni artista aveva a disposizione una pagina per interpretarlo secondo la sua poetica, inoltre le pagine erano arricchite da interventi fatti a mano tutti diversi. Il numero speciale della “Pochette” era una borsetta che conteneva gli oggetti comuni che si possono trovare al suo interno, interpretati e rivisitati dagli artisti, quindi un po’ “speciali”. Per l’uscita numero 100 è stata realizzata una grande scatola a tema “Inaugurazione” con dentro tutto ciò che rimanda a questa occasione festosa e particolare. La rivista è attiva nel panorama francese e si “occupa” dell’organizzazione di diverse mostre ed eventi in gallerie, coinvolgendo così gli artisti e dando loro la possibilità di farsi conoscere con i loro lavori. Negli ultimi anni è stato adottato come unico tema “L’Autoritratto”, a turno ogni artista ha progettato e creato l’intero numero della rivista, seguendo questo tema…

Il fiore sogna poesie, la matrioska nasconde segreti, il gatto pensa la notte, ma soprattutto, la regina delle nevi profuma il freddo: come hai affrontato la “sfida” ed interpretato il tema…?
Ho pensato di realizzare un libro-gioco che contenesse alcuni degli aspetti e personaggi che mi caratterizzano e che sono più vicini al mio immaginario come la neve, il gatto, la natura, la fiaba. Dopo aver deciso le illustrazioni, ho abbinato ad ognuna un piccolo pensiero. Le pagine contenenti le immagini e i testi sono state tagliate orizzontalmente e divise in 3 fasce, in questo modo si possono sfogliare non solo le pagine ma anche le fasce creando così buffi personaggi onirici e fantastici e dando vita, allo stesso modo, a frasi nuove dal significato diverso. Ogni pagina è ulteriormente impreziosita da interventi specifici manuali che ne esaltano il contenuto rendendolo leggermente diverso l’uno dall’altro, in questo modo ogni numero è un pezzo d’autore.

Nella tua pratica artistica i libri-giocattolo sono una parte importante. Ce ne vuoi parlare, riassumendo brevemente la tua carriera?
L’aspetto ludico e fantastico delle cose mi è sempre interessato perché permette di vedere tanti punti di vista differenti. Il mio primo libro-gioco l’ho realizzato per la mia tesi di laurea all’Accademia, da lì ho cominciato a sviluppare diversi progetti fino a creare giocattoli interattivi come la serie dei “Quadri Sensibili” che ho esposto in diverse mostre; sono “quadri” perché si appendono alle pareti e sono “sensibili” perché all’interno contengono meccanismi che una volta azionati permettono di svelare i segreti nascosti.

Perché hai accettato di realizzare questa esperienza e come la consideri all’interno del tuo percorso ma soprattutto della tua pratica?
Ho cominciato questa esperienza quasi per gioco, sono rimasta affascinata dal concetto del libro d’artista unito alla serialità e alla tiratura da rivista. Dopo i primi numeri sono rimasta sempre più coinvolta da questa dimensione che mi ha permesso di ottenere contatti nel mondo dell’arte sia in Italia che all’estero.

A cosa stai lavorando adesso? E… svelaci un segreto: quale sogno speri di realizzare?
Sto pensando a nuovi abiti-scultura e a delle maschere da realizzare con materiali diversi, ho in mente anche alcune installazioni di grandi dimensioni che coinvolgano lo spettatore a partecipare attivamente. Di sogni ne ho tanti… ma non li svelo a nessuno!

Il progetto editoriale in breve:
Serena Piccinini. Autoritratto
Plages 128 (novembre 2010-febbraio 2011)
Pubblicazione a tiratura limitata a 400 esemplari
Info: revue-plages.com

In alto e in basso:
Due pagine di Plage 128 ideate da Serena Piccinini

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