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GENOVA | Antiche celle della Torre Grimaldina Palazzo Ducale | Fino al 9 febbraio 2020

di FRANCESCA DI GIORGIO

Un ramo incagliato tra la sabbia della battigia resiste all’impeto dell’acqua che scorre e non frena la sua corsa.
Nel video I pass, like night, from land to land di Silvia Margaria l’inquadratura è fissa su quel ramo che resiste senza farsi inghiottire dai flutti. Fermato anche in due ligh box – collocati sul pavimento di una delle celle della Torre Grimaldina di Palazzo Ducale a Genova, sede della XII edizione di Segrete Tracce di Memoria – il ramo rappresenta in maniera diretta la capacità precipua della memoria: resistere, nonostante tutto.
Io passo, come la notte, di terra in terra, il titolo dell’opera della giovane artista torinese, citando un verso del Vecchio Marinaio del poeta Samuel Taylor Coleridge, ricorda che la memoria si tramanda, è in transito, passa di terra in terra ma non si disperde. Ed è ciò che il progetto organizzato da ART Commission e curato da Virginia Monteverde, con i contributi critici di Lorella Giudici, torna ad affermare ogni anno in occasione del Giorno della Memoria.

Silvia Margaria “I pass, like night, from land to land” 2019, lightbox, 42×28 cm. per Segrete Tracce di Memoria XII edizione. Foto: Mihail Ivanov

L’Alleanza di Artisti in memoria della Shoah, anche per questa ultima edizione, in corso fino al 9 febbraio prossimo, riesce in un intento arduo: presentare artisti dai percorsi molto diversi tra loro in una location storica fortemente connotata come sono le celle della Torre Grimaldina (illustre imprigionato, tra gli altri, il Patriota Risorgimentale Jacopo Ruffini), senza intenti retorico-didascalici.
L’input commemorativo della Shoah non è studiato a tavolino dagli artisti, il “tema”, se così possiamo chiamarlo, e lo spazio fisico entrano inevitabilmente nei lavori, per lo più site specific, degli artisti coinvolti con una potenza evocativa e, allo stesso tempo, con una delicatezza che riesce a toccare tante sfumature di ciò che consideriamo memoria.

Prima di iniziare il percorso nelle cinque celle che si susseguono una dopo l’altra, senza costruire alcun itinerario precostituito, si diventa parte di uno scenario sulle tracce lasciate dalla performance realizzata da Loredana Galante in occasione dell’opening. Appoggiati su una sedia frammenti dell’abito indossato per La Bellezza salverà il mondo. Atto II: la Condivisione – i cui lembi sono stati distribuiti durante la performance – insieme ad un vecchio giradischi a puntina che non emette alcun suono ma diventa il supporto per un disco di tessuto su cui è ricamata una frase di Anna Frank: “permettetemi di essere me stessa e sarò soddisfatta”. La condivisione di un pensiero diventa lo strumento per trattenere un ricordo di cui nulla deve essere disperso perché è verità.

Isabel Consigliere. Quando ritornerai, 2019/2020
per Segrete Tracce di Memoria XII edizione. Foto: Mihail Ivanov

L’importanza dei resti e dei frammenti come segni di presenze da custodire. Quando ritornerai di Isabel Consigliere è un’opera composta da cinque vasche di vetro, brandelli di stoffa appartenuti a persone ormai estinte, fiori veri immersi in un liquido conservante. Dalle sbarre della cella osserviamo una serie ben disposta di bellissimi acquari, vite sospese che sopravvivono in una bellezza senza tempo.
Prendersi cura, difendere, proteggere è ciò che ci rende così “umani”, facendoci percepire il dolore dell’umanità di chi è vicino e lontano, e nel video The Care Elisabetta Di Sopra riesce con pochi elementi a rappresentare l’atto della cura amorevole di una madre che lava il proprio bambino e di una figlia che deterge il proprio genitore ricostituendo quella circolarità di gesti naturali e di rispetto che non dovrebbero essere mai spezzati.

Elisabetta Di Sopra, The Care, 2018, per Segrete Tracce di Memoria XII edizione. Foto: Mihail Ivanov

La gestualità è al centro anche del video Untitled di Gianluca Capozzi. La ripetizione lenta e ossessiva di giovani mani di donna che separano, da un iniziale mucchio indistinto, diversi tipi di pasta isolandoli in mucchietti rappresenta chiaramente l’operazione più o meno manifesta, pratica e teorica, a cui non ci si può abituare: discriminare, dividere, isolare in base al genere e alla razza. Il video si conclude con un gesto per certi aspetti catartico: scompigliare i mucchietti di pasta e radunarli di nuovo in un grande, bellissimo, variegato mucchio.

Gianluca Capozzi, Untitled, 2019, per Segrete Tracce di Memoria XII edizione. Foto: Mihail Ivanov

L’olandese Theo Van Keulen, il tedesco Bernhard Draz e lo spagnolo Nano Valdes sono gli artisti internazionali che nei lavori presentati hanno mantenuto maggiore aderenza al dato storico.
Theo Van Keulen presenta un’installazione del 1990. Verdwijning (Scomparsa o sparizione) si compone di una serie di oggetti: scarpe spaziate, occhiali, piccole valigie. È ciò che resta delle prigioniere del campo di concentramento di Ravensbück, il più grande campo di sterminio femminile a 90 km da Berlino. Un omaggio alla sorella diciassettenne dell’artista arrestata dalla Gestapo e scomparsa nel campo. Un episodio biografico che diventa omaggio universale a tutte le persone che nel mondo continuano a scomparire senza lasciare alcuna traccia di sé.

Theo Van Keulen, Verdwijning (Scomparsa o sparizione) per Segrete Tracce di Memoria XII edizione. Foto: Mihail Ivanov

Bernard Draz condivide la cella con Van Keulen presentando Genuine Austrian Führer Balls [Vere palle austriache del Führer] un’installazione che si riferisce in maniera provocatoria ad un fatto della storia austriaca utilizzando i famosi cioccolatini Le Palle di Mozart sostituendo l’immagine del musicista con quelle di un altro austriaco tristemente famoso. Un’operazione che svela le contraddizioni del nazismo e del capitalismo.

Bernard Draz, Genuine Austrian Führer Balls [Vere palle austriache del Führer], 2014, per Segrete Tracce di Memoria XII edizione. Foto: Mihail Ivanov

Pulse di Nano Valdes che si può considerare come ideale conclusione del progetto Segrete. Un’installazione immersiva che fa riflettere sulla natura delle nostre sensazioni su come percepiamo lo spazio, sull’ambivalenza delle nostre emozioni e sulla speranza che non ci abbandona anche nelle situazioni di dolore e pericolo. E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inferno XXXIV, 139) ma non svelo di proposito ulteriori particolari perché possiate farne esperienza senza filtri.

Nano Valdes, Pulse, 2020, per Segrete Tracce di Memoria XII edizione. Foto: Mihail Ivanov

In mostra come progetti collaterali  I bambini di Roman installazione video di Gianluigi Colin, Art Director de “la Lettura” Corriere della Sera, a cura di Manuela Composti, ANPI di Borghetto Lodigiano – 167° Brigata Garibaldi. F.lli Biancardi e Project Action T4 – installazione di Giò Gagliano a cura di Virginia Monteverde. Entrambe un “controcanto” emozionante perché sono due momenti dedicati all’innocenza dello sguardo dei bambini e dei disabili considerate dai nazisti “vite indegne di essere vissute”

Gianluigi Colin, I bambini di Roman, per Segrete Tracce di Memoria XII edizione Foto: Mihail Ivanov

Allo Spazio46, nell’atrio di Palazzo Ducale, invece, tocca ad una selezione di giovani dell’Accademia di Belle Arti di Brera – Giulia Gentilcore, Gloria Veronica Lavagnini, Cristiano Rizzo, Gaia Lucrezia Zaffarano – entrare nello spirito del progetto Giovani Artisti, REMINISCENZE, a cura di Gloria Veronica Lavagnini. Uno spaccato nell’approccio ad  un “tema” delicato della nostra storia in cui si rincorrono molte delle “immagini” degli artisti in mostra nella Torre lasciando delle visioni uniche e mai univoche.

Giò Gagliano, Project Action T4, per Segrete Tracce di Memoria XII edizione. Foto: Mihail Ivanov

SEGRETE TRACCE DI MEMORIA
Alleanza di Artisti in memoria della Shoah XII ed.
ideato e curato da Virginia Monteverde
organizzato da ART Commision Events
presentazione critica di Lorella Giudici

Artisti: Gianluca Capozzi, Isabel Consigliere, Elisabetta Di Sopra, Bernhard Draz, Nano Valdes, Theo van Keulen e Silvia Margaria, vincitrice del Premio Speciale Art Commission assegnato ad Arteam Cup 2019. Performance di Loredana Galante.

23 gennaio – 9 febbraio 2020

Antiche celle della Torre Grimaldina
Palazzo Ducale, Genova

Orari mostre: da martedì a domenica 15.00 – 18.30
per informazioni e prenotazioni: artcommission.genova@gmail.com – cell. +39 346 7336012

Giulia Gentilcore, veduta della mostra Giovani Artisti, REMINISCENZE, Spazio 46 Palazzo Ducale, Genova

APPUNTAMENTI:
giovedì 6 febbraio 2020 ore 18.00
Poesia e Memoria
Reading di poesia a cura di Claudio Pozzani e Barbara Garassino
Con i poeti Stefano Bigazzi, Cristina Dotto, Tania Haberland, José Pulido, Claudio Pozzani

venerdì 7 febbraio 2020 ore 11.00
Liceo Artistico Klee-Barabino
Perché il male trionfi è sufficiente l’inerzia del bene
Incontro dedicato alle scuole con Alessandra Jarach Direttivo del Memoriale della Shoah-Binario21 Milano, Ariel dello Strogolo Presidente della Comunità Ebraica di Genova, Gilberto Salmoni ANED Genova

domenica 9 febbraio 2020 ore 18.00
Sala Munizioniere di Palazzo Ducale
Al SSuo posto
Performance teatrale liberamente ispirata al romanzo “Le Assaggiatrici” di Rosella Pastorino. A cura della Compagnia Filò, con Maria Giardina, Nicoletta Bernardini, Gloria Manaratti, Nicoletta Vaccamorta

Info: www.artcommissionevents.com

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