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Rio de Janeiro | MAC – Museu de Arte Contemporânea de Niterói
6 ottobre – 3 novembre 2012

Dopo il grande successo di critica e di pubblico riscosso alla Certosa di San Giacomo a Capri, la mostra personale di Roberto Coda Zabetta, VERDADE si sposta dal 6 ottobre al 3 novembre nei prestigiosi spazi del MAC Museu de Arte Contemporânea de Niterói a Rio de Janeiro.

La mostra presenta 27 lavori sull’intensa vicenda dei desaparecidos brasiliani. “VERDADE” (“VERITÁ”) prende infatti spunto dalla memoria di quanti hanno sofferto la detenzione in uno dei più spietati sistemi di prigionia del mondo: quello delle carceri brasiliane, durante il periodo di dittatura dal 1964 al 1984. Bambini, giovani e donne sparirono senza lasciare traccia, se non quella indelebile nei ricordi di tutti coloro che indirettamente vissero quella tragica esperienza. Dopo due anni di polemiche e dibattiti, il 21 settembre scorso, la Camera dei Deputati brasiliana ha approvato l’istituzione della “Comissão da Verdade” con lo scopo di “esaminare e chiarire le gravi violazioni dei diritti umani” avvenute tra il 1964 e il 1988 e di “rendere effettivo il diritto alla memoria e alla verità storica e permettere la riconciliazione nazionale”.

“La Commissione […] si occuperà per i prossimi due anni d’investigare e raccogliere informazioni sugli episodi di sparizioni, esecuzioni sommarie e torture avvenute nel paese durante il ventennio della dittatura militare . Un tentativo questo di lacerare quel velo che nasconde verità conosciute da molti, ma taciute da tutti, mostrando le responsabilità di chi ha usato violenze e barbarie su quanti manifestavano idee contrarie a quelle del regime. Ricerca di una verità negata, quindi, ma mai dimenticata, soprattutto da coloro che hanno vissuto in Brasile in quegli anni. Dalla necessità di dare voce a quanti più non possono reclamare il diritto fondamentale sancito dall’art 5 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, che cito: “Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti”, trae origine il lavoro di Coda Zabetta, che si pone così come ricerca ed espressione di un’identità soppressa, volutamente cancellata, su cui lui lavora lacerandone i sipari del tempo, nell’intento di sottrarla all’oblio e di renderla viva nella memoria collettiva. E chiaramente non per cercare vendetta, o semplicisticamente per rappresentare la morte, ma per fare chiarezza sul passato e trovare con esso un dialogo sincero”. da Verdade di Maria Savarese

Le opere sono divise in due sezioni: Tables, dodici opere di piccolo formato, con cornici settecentesche in cui sono incastonati oggetti di uso comune o religiosi, piccoli bronzi e preziose terrecotte, reliquie appartenute agli stessi desaparecidos ed, all’interno, ritratti dipinti velocemente con ancora i segni della matita a fare da sfondo. Accanto ad essi, Escudos, quindici dipinti di grande formato, realizzati su vecchi tessuti, raffiguranti volti quasi uguali, un ripetersi di immagini con una storia piena di materia: in tutte queste opere Roberto Coda Zabetta non racconta mai la morte, ma una verità contemporanea con la speranza di poter trovare un dialogo sincero.

“L’artista, nel ritrattare la fantasmagoria dei volti spettrali degli uomini uccisi durante uno dei più traumatici periodi della storia brasiliana, offre sia il sepolcro rifiutato che la consolazione di un corpo lacerato. Et in Arcadia ego? Assolutamente no: per loro non c’è riposo né un rifugio per riceverli. Al contrario, le loro ombre gridano contro la violenza dell’oblio. I “colpi” di pennello di Coda Zabetta non producono cicatrici, sono cicatrici. Che l’artista riconosca nel linguaggio “sofferente” (la pittura) quello più appropriato a parlare della duplice morte subìta da queste persone, mi sembra il suo personale tributo per rendere omaggio alla loro memoria ma anche per vivere e solidarizzare al lutto altrui”. da Il silenzio che grida di Guilherme Bueno

Roberto Coda Zabetta. VERDADE
a cura di Guilherme Bueno, Maria Savarese e Maurizio Siniscalco


MAC – Museu de Arte Contemporânea
Mirante da Boa Viagem, Niterói, Rio de Janeiro

6 ottobre – 3 novembre 2012

Oraio: martedì-domenica, 10.00-18.00 | Chiuso lunedì
Info:
(21) 2620-2400 | 2620-2481 

www.macniteroi.com.br

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