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AMBURGO (GERMANIA) | Frise Künstlerhaus 21 agosto – 7 settembre 2014

La Frise Künstlerhaus di Amburgo (Germania) con la mostra Un’idea brillante celebra il ventennale della morte di Alighiero Boetti (1940-1994) riunendo, accanto all’omonima opera del maestro, tre giovani artiste italiane che si misurano qui anche con l’esponente del Realismo Capitalista KP Brehmer (1938) che, coetaneo di Boetti, come lui esplorò e analizzò con la sua ricerca diversi codici culturali.

Installation view, Un'Idea Brillante, FRISE Künstlerhaus, 2014

La scritta impressa sull’opera di Boetti – replicata e ripetuta centinaia di volte – diventa metro per Valentina Roselli (1986), Caterina Rossato (1980) e Serena Vestrucci (1986) per tessere una riflessione sull’eredità concettuale lasciata dall’artista, bene prezioso che, loro stesse, sembrano aver acquisito, coltivato e fatto riverberare nel pensiero espresso dai loro lavori.
Assunto un certo spirito e attitudine, oltre ad un’affinità che supera e sviscera l’alunnato scontato, le tre artiste si mettono in dialogo con la storia espressa e tracciata tanto dal poverismo di Boetti, quanto da KP Brehmer – la cui ricerca è stata riproposta anche durante l’ultima biennale veneziana – che, qui, fa loro da altro contraltare storico-artistico. Di questi due maestri le artiste hanno guardato soprattutto al concetto di codice e all’intenzione di esprimere l’opera come frutto non di slanci creativi, quanto piuttosto di un automatismo autoregolato dal fare dell’artista. Ecco quindi che le opere valgono non per una prassi di volontà, ma per una formazione autolimitante.

Installation view, Un'Idea Brillante, FRISE Künstlerhaus, 2014

Caterina Rossato con Mind Map, rotolo di carta di dieci metri, ha schematizzato le nozioni e i collegamenti desunti dalla produzione della stessa opera. In Studio Quotidiano, traccia sonora della mostra, presenta il rumore prodotto dalle dita mentre suonano Preludio op. 12 n. 104 in Si minore di Felix Mendelssohn su un pianoforte col silenziatore. Rossato riporta alla forma anche Fuga N5 a 4 voci in Re Maggiore di Bach: l’immagine riprodotta con strisce multicolori fissate alla parete della galleria rende il suono uno spartito, un diagramma visibile.
Di Serena Vestrucci ritroviamo Strappo alla Regola, riassemblage di una bandiera dell’Unione Europea prima tagliata e poi ricucita in una nuova forma. Questo lavoro restituisce un cielo stellato che rimanda da vicino alle costellazioni boettiane, che si intercettano anche nella serie Make Up, tele dipinte con cura ricorrendo a trucchi e  strumenti da maquillage. Vestrucci si scosta però da Boetti eseguendo da sola – nelle sue didascalie sono specificate le ore di lavoro necessarie all’esecuzione – le sue opere e non demanda ad altri collaboratori le sue mansioni esecutive.

Valentina Roselli, Screen mandala, 2014, pulsing digital collages, installation view

I mandala digitali di Valentina Roselli guardano ad un rapporto peculiare e cadenzato tra il tempo presente dello spazio espositivo e quello del web: aprendo una relazione con realtà lontane ed esterne a quella del luogo che ospita questi lavori, allarga ad un altrove i confini spazio-temporali dell’esperienza. Realtà, visione, apparizione e virtualità sembrano quindi confondersi e contaminarsi reciprocamente. Resta quindi solo un concetto, un’idea che, aleatoria, si smaterializza nell’effimero.
Questa mostra celebra anche il primo gemellaggio artistico Venezia-Amburgo che è stato promosso promosso da Frise Künstlerhaus con Nuova Icona. 

Un’idea brillante
a cura di Francesco Urbano Ragazzi
in collaborazione con Sabine Mohr, Vittorio Urbani, Frise, Nuova Icona 

Artisti: Alighiero e Boetti, KP Brehmer, Valentina Roselli, Caterina Rossato, Serena Vestrucci

21 agosto – 7 settembre 2014 

Frise Künstlerhaus
Arnoldstraße 26 -30, Amburgo (Germania) 

Orari: da venerdì a domenica 16.00-18.00

Info: +49 40 51908583
info@frise.de
www.frise.de

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