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LONDRA | Collyer Bristow Gallery |22 febbraio – 16 maggio 2012

Opening mercoledì 22 febbraio 2012, ore 18.00-20.00

La Collyer Bristow Gallery presenta Milan Jam, una mostra di sette artisti italiani che lavorano prevalentemente a Milano. La raccolta di opere esposte non tenta di rappresentare l’Italia né di proclamare un tema onnicomprensivo; i lavori affrontano giocosamente la politica e presentano una lotta tra il vecchio e il nuovo, sia nella tecnica artistica sia negli argomenti trattati. Ogni artista dà una visione ristretta e personale delle preoccupazioni di un paese nel bel mezzo di grandi cambiamenti.

Nel caso di Enzo Guaricci questo avviene attraverso lo sviluppo di una tecnica di lavorazione su misura, una miscela di polvere di marmo e resina sintetica che conferisce al suo lavoro un aspetto “invecchiato” in diretto contrasto con l’oggetto contemporaneo. Le allusioni al passato storico e culturale italiano compiono nel disfacimento visivo dei pezzi, come “Mezzi Volanti”, palloncini rivestiti che smentiscono il senso di delicatezza e temporalità sotto un rigida corazza.

Manuel Felisi utilizza una tecnica che sovrappone immagini digitali su una superficie verniciata, considerando l’elemento temporale e il nostro rapporto con esso. Felisi esplora in maniera nostalgica la memoria personale e collettiva utilizzando sue fotografie affiancate ad immagini trovate, album di famiglie sconosciute, e modelli per carta da parati.

Luca Gastaldo gioca con dipinti ossessionanti ed evocativi che suggeriscono un punto di vista gerarchico alternativo al “paesaggio italiano” di genere. Le sue opere sono soffuse da un profondo senso di oscurità. Suggestivo il punto di svolta tra il giorno e la notte, sottolineato dalla sua tecnica di combinare bitume nero con i materiali più tradizionali.

Grazie alle sue opere tessili, Marco Querin si è guadagnato un posto in prima linea tra gli artisti emergenti milanesi del movimento comtemporaneo di arte tessile. Il processo creativo di Querin è lungo e meticoloso. Un filo viene annodato e inchiodato alla tela prendendo diverse forme.

Un sottostante senso di sovversione si ritrova nelle opere di Francesco de Molfetta, Andrea Francolino e Matteo Negri.
De Molfetta ironicamente tenta di ridisegnare o ridipingere il mondo. Un personaggio di plastica copre meticolosamente un globo con vernice cremosa, distruggendo tutto ciò che è accaduto prima, o forse sta lavorando per un nuovo ordine mondiale privo di confini? Una combinazione vincente della politica attraverso lo humour dell’artista.

Andrea Francolino si interessa principalmente di comunicazione del consumo di massa, della sua iconografia e della sua psicologia. Nel caso di Red Passion, una serie di cartoni di imballaggi domestici familiarità si fondono con le immagini di personaggi politici noti.

Le sculture di Matteo Negri si chiedono che cosa potrebbe accadere se il normale processo di crescita fosse sovvertito – e se il sogno diventasse realtà. L’Ego, un cavaliere d’oro di grandi dimensioni, potrebbe essere paragonato alle statue equestri che popolano le piazze delle città in tutta Europa. Si tratta di un giocattolo semplice che sogna un futuro glorioso, o un monumento a un passato “glorioso”, espressa attraverso un giocattolo?

Milan Jam
Seven contemporary Italian Artists come to London

Manuel Felisi, Andrea Francolino, Luca Gastaldo, Enzo Guaricci, Matteo Negri, Francesco de Molfetta, Marco Querin
a cura di Stark Projects e Day+
Gluckman

Collyer Bristow Gallery
LLP, 4 Beldford Row, Holborn, London

Opening mercoledì 22 febbraio 2012, ore 18.00-20.00
22 febbraio – 16 maggio 2012

Info: Day + Gluckman: mail@dayandgluckman.co.uk www.dayandgluckman.co.uk
Stark Projects:
info@starkprojects.co.uk www.starkprojects.co.uk

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