Non sei registrato? Registrati.
HOUSTON (TEXAS – U.S.A.) | Menil Drawing Institute | 14 novembre 2020 – 11 aprile 2021

Intervista a IRINA ZUCCA ALESSANDRELLI di Matteo Galbiati

Il Menil Drawing Institute di Houston in Texas (U.S.A.) accoglie Silent Revolutions: Italian Drawings from the Twentieth Century, grande mostra che, per la prima volta, ha portato nella prestigiosa istituzione americana una selezione di 70 capolavori provenienti dalla Collezione Ramo di Milano. Spesso sottovalutate o considerate secondarie rispetto alla produzione degli artisti, le opere su carta rivendicano, invece, uno statuto di originalità e di espressività capaci di esprimere tutta la tensione creativa, estetica e poetica dei loro autori: l’autonomia di questi capolavori genera un’appassionante spaccato riassuntivo della storia della creatività artistica italiana, con i suoi movimenti, le sue idee, i suoi linguaggi, del secolo passato.
In attesa del Simposio sul Disegno Italiano del Ventesimo Secolo che, curato dai curatori della mostra Edouard Kopp (chief curator presso il Menil Drawing Institute), Irina Zucca Alessandrelli (curatrice della Collezione Ramo), con la partecipazione di Saskia Verlaan (pre-doctoral fellow del Menil Drawing Institute) e promosso con Magazzino Italian Art, si terrà il 7-8-9 aprile (diretta streaming aperta al pubblico alle ore 19.00), abbiamo intervistato proprio Irina Zucca Alessandrelli per approfondire con lei i contenuti di questa importante esposizione:

Menil Drawing Institute, exterior view, Houston (Texas, U.S.A.) Photo by Richard Barnes

Come è nata questa mostra che porta negli Stati Uniti una selezione importante di disegni del XX secolo italiano?
L’incontro con il curatore del Menil Drawing Institute, Edouard Kopp, risale ad alcuni anni fa durante un mio viaggio americano nei musei con dipartimento dedicato ai disegni: c’è stata subito una forte intesa professionale dovuta al suo immediato entusiasmo per la Collezione Ramo e alla sua conoscenza dell’arte italiana. È stata una collaborazione intensa e molto divertente.

Come si è sviluppato il progetto tra la Collezione Ramo di Milano e il Menil Drawing Institute di Houston in questo periodo così complesso? Perché avete privilegiato proprio questa istituzione?
Il Menil Drawing Institute di Houston è il solo museo al mondo dedicato alle opere su carta: l’architettura e l’illuminazione sono pensate per l’esposizione e la cura dei disegni. Per la Collezione Ramo, di soli disegni del XX secolo italiano, non poteva esserci un luogo migliore e più prestigioso nel mondo.
Nella mostra Silent Revolutions Italian Drawings from the Twentieth Century, curata da me e da Edouard Kopp, abbiamo accostato alcune opere nostre con quelle degli stessi artisti (come Paolini e Fontana) in Collezione Menil.

Giacomo Balla, Senza titolo, studio per Compenetrazione iridescente, 1912, acquerello, olio e matita grafite su carta, 19.4×17.7 cm Collezione Ramo, Milano Photo: Studio Vandrasch Fotografia, Milano

La mostra ha inaugurato a novembre, purtroppo senza lo staff della Collezione Ramo presente fisicamente. Abbiamo dovuto fare l’allestimento su Zoom fino a tarda notte per parecchi giorni a causa del fuso orario, ma almeno una parte della Collezione Ramo è stata vista in un museo aperto al pubblico, cosa che sarebbe stato impossibile in Italia nello stesso periodo. Il Menil Drawing Institute ha anche fatto realizzare un bellissimo video della mostra, visibile sul loro e il nostro sito (link), per permettere a chi non può recarsi a Houston di vedere al meglio le opere.
Infine, il public program si è spostato online: il 10 febbraio si è tenuto un incontro (link), che era più una chiacchierata, tra me e Edoaurd Kopp in cui abbiamo illustrato, raccontando anche alcuni aneddoti, le nostre opere preferite della mostra. L’evento lo si può recuperare sempre sui siti web di Menil e della Collezione Ramo.
Grazie al video della mostra e del dialogo pubblicati online, Silent Revolutions ha goduto di una grande visibilità.

Che opere avete selezionato tra tutte quelle della Collezione Ramo?
Abbiamo pensato a delle opere che raccontassero un secolo secondo i nostri gusti, pensando a un pubblico molto eterogeneo come quello del grande museo di Houston. Con le nostre scelte abbiamo cercato di offrire una panoramica, da un lato, sul modo in cui molti movimenti avanguardisti italiani si siano sviluppati e, dall’altro, su come tanti artisti abbiano intrapreso il loro percorso in autonomia, rimanendo semplicemente loro stessi, ad esempio Wildt, Tancredi, Gnoli, Castellani, solo per citarne alcuni.

Abbiamo appena detto che la selezione di opere è davvero importante: cosa emerge da questa selezione? Che espressività volete mettere in evidenza?
La qualità, solo italiana, di essere rivoluzionari, all’avanguardia, al centro dell’attenzione internazionale per quasi un secolo. L’Italia è stata l’unico Paese al mondo a offrire per 80 anni di fila una quantità di movimenti artistici e di singoli artisti sempre di livello internazionale, di grande successo di pubblico e di critica, senza un momento di caduta. La mostra celebra questa caratteristica dell’arte italiana del secolo scorso attraverso il disegno, lo scheletro di ogni produzione artistica, l’inizio di tutto e di tutti.

Silent Revolutions: Italian Drawings from the Twentieth Century, installation view, Menil Drawing Institute, The Menil Collection, Houston (Texas, U.S.A.) Photo Paul Hester

Come avete organizzato il percorso espositivo? Come avete allestito le opere?
La mostra si sviluppa per le sale in ordine cronologico dai primissimi del Novecento fino agli anni Novanta. Le nostre opere sono state incorniciate a Milano con le nostre cornici e il pannello di fondo color grafite (a pH rigorosamente neutro), senza passe-partout. Il Menil Drawing Institute ha cambiato appositamente il colore delle pareti in una specie di azzurro carta da zucchero e ha creato delle teche studiate per i disegni di Sant’Elia, il diario personale di Capogrossi e il quaderno ricamato con i fili neri in scrittura illeggibile di Maria Lai.

Quali sono le Silent Revolutions cui alludete nel titolo?
Sono quelle innescate dal disegno. Il disegno fa meno rumore della pittura e della scultura, ma solo in apparenza. In realtà, per capire come si attiva la mente dell’artista e da cosa nasce l’idea il solo mezzo esistente è il disegno. Infatti è creato dall’artista per sé stesso prima che per gli altri, con grande autenticità e libero dal mercato. Un disegno non si corregge mai, a differenza della pittura su cui si interviene all’infinito e sulla scultura che ha tempi lunghissimi di gestazione. La carta è stata sempre l’inizio di ogni rivoluzione artistica del secolo scorso; prima che sulla tela gli artisti sperimentavano sulla carta.

Pino Pascali, Senza titolo (Appunti), 1964, matita grafite, matita colorata, pastello a cera, inchiostro nero, inchiostro blu, pennarello, timbri, china, frottage e trasferelli su carta millimetrata, 25.8×37.8 cm Collezione Ramo, Milano © Archivio Pino Pascali Photo: Studio Vandrasch Fotografia, Milano

Perché le opere su carta e il disegno sono spesso tanto trascurati, o messi in secondo piano, dal pubblico e dal sistema dell’arte, nonostante certi autori con questi mezzi abbiano saputo esprimersi con opere di grandissimo valore artistico? Un problema culturale, economico o di semplice collezionismo?
È un tema italiano, non è così in tutto il mondo. Ci sono sicuramente delle ragioni storiche legate al minor valore di mercato attribuito al disegno. Le mostre di disegno sono rarissime e spesso molto trascurate nell’allestimento. I disegni sono fragilissimi e vanno riparati dalla luce e dagli sbalzi di temperatura. Prima di esporre i disegni andrebbero messi in sicurezza dal punto di vista della conservazione, ripuliti, stesi, presentati in vetri museali antiriflesso e illuminati in modo accurato. Tutto questo ha un costo e implica una cultura del disegno che ancora manca. Trovo comunque che ci sia sempre più attenzione e interesse per il disegno, sia dai collezionisti che da parte delle nuove generazioni di artisti, il che mi fa ben sperare per il futuro.

Che tipo di approfondimenti avete in programma durante il periodo espositivo? Penso per esempio al seminario del 7-9 aprile…
Il Simposio sul disegno italiano presso il Menil Drawing Institute (in streaming) da me organizzato insieme a Edoaurd Kopp e Saskia Verlaan è una piccola rivoluzione e una grande soddisfazione per me. Nei tre giorni si alternano interventi di professori di università americane specializzati nell’arte italiana del Ventesimo secolo. Tutti gli interventi si basano su disegni della Collezione Ramo in mostra. È la prima volta che si crea una tale attenzione per l’arte italiana su carta negli Stati Uniti. Ci saranno interventi sui magnifici disegni di Wildt, di Afro, di Mauri, di Pascali e di donne artiste come Bice Lazzari, Maria Lai e Tomaso Binga. Spero che questo simposio possa far scoprire agli americani grandissimi artisti e artiste formidabili che ancora non conoscono.

Maria Lai, Diario, 1979, stoffa, carta e filo, 23×17.5×0.8 cm Collezione Ramo, Milano © Archivio Maria Lai Photo Studio Vandrasch Fotografia, Milano

Ci sono altri progetti in programma in futuro con il Menil Drawing Institute?
Dopo il Simposio ci sarà un intervento Collezione Ramo/Menil Drawing Institute in occasione del Young Professionals Forum sul tema della conservazione e dei ruoli museali organizzato dal Centro Restauro Conservazione Venaria Reale (Torino) per il 16 di aprile (sempre in streaming).

Sei la curatrice della Collezione Ramo, quali appuntamenti ha in calendario la collezione?
Ho moltissime mostre in calendario per i prossimi anni, in cui saranno inclusi anche gli artisti italiani viventi che hanno iniziato a lavorare negli anni Novanta. Sul nostro sito racconteremo man mano tutte le novità in vista.

Silent Revolutions: Italian Drawings from the Twentieth Century
a cura di Irina Zucca Alessandrelli ed Edouard Kopp
organizzata dal Menil Drawing Institute e da Collezione Ramo
con il patrocinio e il sostegno dell’Ambasciata d’Italia negli Stati Uniti e del Consolato Generale d’Italia a Houston

14 novembre 2020 – 11 aprile 2021

In occasione della mostra:
Simposio sul Disegno Italiano del Ventesimo Secolo
a cura di Eduard Kopp, Irina Zucca Alessandrelli e Saskia Verlaan
programma di incontri online promosso insieme a Magazzino Italian Art

diretta streaming aperta al pubblico sul sito web della Menil Collection
7, 8, 9 aprile 2021 – ore 19.00

Menil Drawing Insitute
1412 W Main St, Houston (Texas, U.S.A.)

Info: www.menil.org
www.collezioneramo.it
www.magazzino.art

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •