Non sei registrato? Registrati.
SOLIERA (MO) | CASTELLO CAMPORI E CENTRO STORICO | 30 OTTOBRE 2021 – 30 GENNAIO 2022

L’arte è di casa a Soliera, comune modenese di 15.500 abitanti, che dal 2018 porta avanti un interessante programma espositivo, denominato Castello dell’Arte, con la curatela di Lorenzo Respi.

Dopo Intra moenia. Collezioni Cattelani (2018) ed Arnaldo Pomodoro. {sur}face (2020), di cui ancora oggi permangono il monumentale Obelisco per Cleopatra ed un’opera di Emilio Isgrò dedicata allo stesso Pomodoro, entrambe concesse dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro, è ora la volta di Mauro Staccioli con Mauro Staccioli. [re]action, in programma dal 30 ottobre 2021 al 30 gennaio 2022.

Enrico Cattaneo, Senza titolo “Mercato del Sale” (ritratto di Mauro Staccioli), 1981, stampa b/n, 25×36 cm. Courtesy Archivio Fotografico Enrico Cattaneo

Un nuovo progetto dedicato alla scultura che si svilupperà, secondo un format ormai consolidato, attraverso una mostra allestita al piano nobile e nel cortile del Castello Campori e la contestuale installazione nel centro storico di un’opera monumentale, Portale, in comodato d’uso gratuito al Comune di Soliera fino alla primavera 2024, grazie alla fattiva partecipazione dell’Associazione Archivio Mauro Staccioli.

L’esposizione, promossa dal Comune di Soliera e dalla Fondazione Campori, con il patrocinio oneroso della Regione Emilia Romagna, è prodotta da All Around Art in collaborazione con l’Associazione Archivio Mauro Staccioli.

Il Portale di Staccioli, installato in via P. Nenni a Soliera dopo la permanenza a Volterra, Bruxelles e alle Terme di Caracalla, è un arco triangolare monumentale che con il suo profilo netto segna e segnala idealmente il contesto urbano in cui viene installato. La scultura ambientale si pone in stretta relazione non solo con lo spazio fisico ma anche con le persone che lo abitano e lo vivono quotidianamente, fino a diventare parte integrante della vita della collettività.

Mauro Staccioli, Portale, 2014, acciaio corten, 10,67×8,29×0,55 m. Courtesy Associazione Archivio Mauro Staccioli

«Le mie sculture – scriveva Mauro Staccioli – non sono pensate come oggetti di abbellimento della città, come monumenti, non illustrano o celebrano, sono strumenti di provocazione o stimolo, di coinvolgimento, di rilevamento critico, occasione di una discussione pubblica collettiva. I contenuti del mio lavoro traggono ragione dalla volontà di partecipazione attiva».

Il titolo della mostra – Mauro Staccioli. [re]action – trae spunto dal metodo di lavoro dell’artista e dal suo personale modo di intendere la scultura. Staccioli era solito misurare lo spazio e agire sui volumi, studiare il contesto sociale e la sua storia, per poi intervenire materialmente con netti segni scultorei. A questa ‘azione’ dell’artista corrisponde sempre una ‘reazione’ dello spettatore che è invitato, stimolato, e addirittura provocato, a interagire con la scultura in maniera fisica e critica. L’allestimento della mostra mette in atto questa dialettica.

Mauro Staccioli, Senza titolo, 1993, cemento, tre elementi, 204x104x44 cm cad. Courtesy Associazione Archivio Mauro Staccioli

«Il percorso – spiega Lorenzo Respi – inizia nel cortile interno del Castello dove il visitatore è accolto dall’installazione Prismoidi. Lungo lo scalone di accesso al primo piano è collocata un’altra grande scultura, Condizione barriera, che conduce il visitatore all’ingresso della mostra “presidiato” dall’arco in cemento Mura delle carceri vecchie. La sala introduttiva è dedicata alla figura dell’artista e all’Associazione Archivio Mauro Staccioli, mentre le due sale principali ospitano le installazioni agibili, Scultura 1993 e Senza titolo, tra le quali le persone possono muoversi liberamente per “vivere” lo spazio. Nelle salette laterali sono allestite opere storiche in cemento e materiali industriali che evocano l’ostilità dello spazio urbano verso l’uomo negli anni Settanta, sia per i conflitti sociali sia per i risvolti ecologici dell’industrializzazione. L’ultima sala è occupata da una grande proiezione sulle opere monumentali di Staccioli accompagnata da spettacolari foto degli allestimenti delle sculture pubbliche. La mostra è completata da spezzoni di film e videoclip in cui compaiono curiosamente le opere dell’artista. Mauro Staccioli è stato uno dei principali esponenti della scultura ambientale internazionale, ha sempre unito l’impegno sociale e civile al lavoro di scultore, trasferendo paradossalmente nelle sue forme semplici la complessità e la conflittualità del mondo contemporaneo».

La mostra prevede anche una sala interamente dedicata ai bambini, nella quale è presente un bozzetto della scultura Portale “a misura di bambino” con immagini e apparati didattici dedicati ai più piccoli. Saranno inoltre organizzate visite guidate e laboratori per bambini, curati dalla Ludoteca il Mulino di Soliera in collaborazione con Federica Merighi, ed una serie di eventi collaterali in presenza e/o online.

Mauro Staccioli, Scultura intervento “Mura delle carceri vecchie”, 1976, cemento e ferro, 380×80×81 cm. Courtesy Associazione Archivio Mauro Staccioli

Mauro Staccioli. [re]action
A cura di Lorenzo Respi

30 ottobre 2021 – 30 gennaio 2022

Castello Campori
Piazza Fratelli Sassi 2, Soliera (MO)

Inaugurazione: sabato 30 ottobre, ore 11.00
Orari di apertura: sabato, domenica e festivi ore 9.30-13.00 e 15.00-19.30
Ingresso gratuito (richiesti Green pass e mascherina)

Catalogo All Around Art con testi di Massimo Bignardi, Alberto Fiz, Lorenzo Respi
Main sponsor: Esselunga e Le Gallerie Shopping Center

Sponsor: REinova

Info: +39 059 568580
info@fondazionecampori.it 
www.fondazionecampori.it 
www.solieracastelloarte.it

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •