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MILANO | Area\B | Fino al 22 novembre 2021

di CHIARA CANALI

Si intitola Eventi profondi in superficie la mostra personale che l’artista Massimiliano Zaffino ha presentato presso la galleria Area\B di Milano, costituita da un corpus di circa quindici opere inedite – oli su tela e collage – realizzato tra il 2018 e il 2021.

Massimiliano Zaffino, Eventi profondi in superficie, veduta della mostra, Area\B, Milano

La pittura olio su tela di Zaffino (artista originario di Chiavari, dove vive e lavora) è debitrice di una tecnica iperrealista dalla forte influenza fotografica che esercita la sua ispirazione soprattutto nella ricerca del primo decennio del Duemila. In quegli anni le scene pittoriche sembrano essere uscite da un’azione filmica e i personaggi risultano bloccati e congelati in frame che avevano il taglio e il sapore delle atmosfere alla David Lynch.

Massimiliano Zaffino, Parco costituito da zone alberate, attrezzatura giochi e arco a levitazione laser, 2019, olio su tela, 125×85 cm

In questa nuova produzione, Zaffino si concentra soprattutto sulla rappresentazione del paesaggio, un paesaggio antropico, abitato da una umanità impiegata in attività di svago e di relax, di giovani coppie che passeggiano in un parco o di gruppi di bagnanti che prendono il sole al mare. Tuttavia si tratta di un paesaggio che ha poco a che vedere con una documentazione realistica e mimetica del reale ma che si sofferma sulla rappresentazione di luoghi immaginari e bizzarri, che sembrano sconvolti dall’irrompere di fenomeni fisici e climatici singolari e insoliti: fiammate vulcaniche, ponti luminosi, vortici indefiniti, lame di fuoco, oggetti luminescenti, spirali di luce, forme di magnetismo cosmico.

Massimiliano Zaffino, Meccanismo simultaneo di oggetti luminescenti precipitano da est a ovest, 2021, olio su tela, 105×100 cm

Questa destabilizzazione della realtà sembra avere più a che fare con interferenze pittoriche, con interruzioni compositive, con innesti cromatici piuttosto che con accadimenti dovuti a fenomeni naturali, producendo un effetto di straniamento dalla realtà che denuncia la modalità di costruzione sintetica alla base dell’opera.
Se infatti la fotografia è sempre stata un punto di riferimento costante nel lavoro di Zaffino, interpretando la lezione dell’iperrealismo, qui il rapporto si instaura tra la tecnica del fotomontaggio (già presente nella serie dei collage Interazione visiva di paesaggio con scambio temporale di ruoli azioni) e la pratica della pittura che risulta frammentata, interrotta, sospesa. Il metodo utilizzato dall’artista è quello della appropriazione e combinazione di più immagini (foto proprie o altrui) che porta all’unione di luoghi diversi, prospettive e geografie differenti, che la pittura congiunge e amalgama tra loro e rende compresenti e plausibili sulla stessa scena.

Sono immagini che mantengono il loro carattere straniante e perturbante, soprattutto nel caso dei Notturni, dove la pittura è più continuativa e la pennellata più fluida ed espansa e dove l’aspetto onirico e surreale delle visioni ci dimostra come le influenze dell’iperrealismo siano ormai state abbandonate a favore di una lettura del realismo onirico e surreale della pittura della Scuola di Lipsia e, in particolare del suo maggiore protagonista Neo Rauch.

Così sigla Ivan Quaroni, curatore della mostra, nel testo critico del catalogo edito da Vanillaedizioni:

“Massimiliano Zaffino riesce a trasformare la potenza illusoria, che sta alle radici della mimesi pittorica, in qualcosa di destabilizzante. I suoi landscape portano il concetto di perturbante nella sfera dell’ordinario e del plausibile e, così, amplificano la nostra percezione e orientano il nostro sguardo verso la comprensione di possibilità inedite”.

Come per Milan Kundera l’insostenibile leggerezza dell’essere è uno schermo, una distrazione, dietro cui nascondere la reale essenza della vita, la sua pesantezza esistenziale, così per Zaffino l’insostenibile leggerezza della pittura diventa un tramite giocoso, divertente, fantastico ma anche inaspettato, dietro cui prefigurare, forse inavvertitamente, forse coscientemente, la fine di un’era e l’inizio di caos e sconvolgimenti che saranno sempre più abituali nella realtà.

 
Massimiliano Zaffino. Eventi profondi in superficie
A cura di Ivan Quaroni
Catalogo Vanillaedizioni

Fino al 22 novembre 2021

Orari: dal lunedì al giovedì: 10.00-18.00
venerdì: 10.00-17.00
sabato 13 e 20 novembre: 11.00-16.00

Galleria Area\B
Via Passo Buole 3, Milano

Info: +39 02 58316316
info@areab.org
galleria@areab.org
www.areab.org

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