Non sei registrato? Registrati.
MILANO | Palazzo Morando – Costume Moda Immagine | 24 giugno – 27 novembre 2016

Intervista a LIVIA CRISPOLTI di Eleonora Roaro

Le sale museali di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine ospitano la mostra Dialoghi di filo, nella quale i lavori tessili realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera dialogano con gli abiti in ricostruzione storica di Maria Antonietta Tovini e con le opere dell’artista Elisabetta Catamo*. Il percorso espositivo mette così in luce lo stretto rapporto tra l’alta formazione, la realtà produttiva italiana e la creazione artistica, come ci racconta più nel dettaglio la curatrice Livia Crispolti in un’intervista.

Maria Antonietta Tovini - Dreamlux. Foto: Matteo Girola

Maria Antonietta Tovini – Dreamlux. Foto: Matteo Girola

Perché il titolo Dialoghi di filo?
Il titolo della mostra Dialoghi di filo nasce dalla volontà di metter in relazione diversi ambiti operativi della cultura tessile con il contesto museale di Palazzo Morando. Credo nel dialogo e nella contaminazione, in questo caso tra il settore dell’alta formazione artistica, la realtà produttiva italiana e il mondo della creazione artistica.

Corso di Cultura Tessile, Accademia di Brera, Milano

Corso di Cultura Tessile, Accademia di Brera, Milano

La mostra ospita anche i lavori tessili degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Come sono stati coinvolti?
L’intera esposizione ripercorre il lavoro svolto durante il corso accademico di Cultura tessile. Tutto parte dal lavoro di tessitura a telaio fatto con gli studenti in stretta relazione con le tre aziende partner Alcantara, Dedar e Dreamlux. Il percorso espositivo è stato arricchito anche dal lavoro di giovani costumisti la cui formazione è avvenuta proprio in accademia: Gisella Cappelli, Giulia Mio, Luca Morando, Jiwoo Park e Edoardo Russo.

Telaio. Livia Crispolti Tessuto a mano

Telaio. Livia Crispolti Tessuto a mano

Che cosa è importante nell’ambito della formazione nella moda oggi in Italia?
Oggi come in passato è fondamentale avere delle buone conoscenze tecniche. Il saper fare è strettamente legato al sapere teorico, è dall’unione di queste due competenze che nasce la qualità del lavoro e la possibilità di creare liberamente in maniera consapevole.

Perché si è scelto di esporre, oltre al lavoro degli studenti, anche le ricostruzioni storiche realizzate da Maria Antonietta Tovini e le opere dell’artista Elisabetta Catamo?
La scelta è nata dalla volontà di stabilire relazioni operative capaci di esemplificare differenti declinazioni d’uso del tessuto e delle sue possibili modalità creative. Sono nate così le sei opere realizzate dall’artista romana Catamo e i tre abiti in ricostruzione storica della Tovini.

L’allestimento è stato pensato da Luca Ghirardosi nelle sale storiche di Palazzo Morando, ovvero una sede tutt’altro che neutra e già destinata alla moda e al costume. In che modo i lavori esposti dialogano con lo spazio espositivo?
Nel delineare il percorso espositivo si è cercato di rispettare il carattere storico del percorso museale. Il dialogo con le opere museali ha un carattere stimolante, dialettico e non invasivo. Direi che la nostra presenza ha scelto di essere una presenza silenziosa ma incisiva.

BLU NOTTE dimensioni: 100x60x4 tecnica: tessuti Dedar, madreperla, legno, 2016

BLU NOTTE dimensioni: 100x60x4 tecnica: tessuti Dedar, madreperla, legno, 2016

Qual è il ruolo di Alcantara®, Dedar e Dreamlux, le tre aziende partner?
Il ruolo delle aziende sostenitrici è stato un ruolo fondamentale, sia perché esse hanno sostenuto l’intero corso accademico attraverso la fornitura a titolo gratuito di materiale tessile di diversa natura, dal filato al tessuto alle fibre ottiche; sia perché hanno creduto fortemente in un progetto di collaborazione, aperto anche a ulteriori sviluppi.

Elisabetta Catamo. VIOLA dimensioni:100x70x10 tecnica: Alcantara, lana, vetro, legno 2016

Elisabetta Catamo. VIOLA dimensioni:100x70x10 tecnica: Alcantara, lana, vetro, legno 2016

*Elisabetta Catamo nasce a Roma nel 1948, dove vive e lavora. Dal 1990 al 2014 ha insegnato Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Firenze. La sua attività artistica prende avvio nella prima metà degli anni Settanta con esperienze legate alla pittura, mentre parallelamente si interessa al linguaggio fotografico. Ha presentato più di 20 mostre personali tra Italia, Giappone e Gran Bretagna, mentre i suoi lavori sono stati inclusi in più di 60 esibizioni in tutto il mondo.

 

Dialoghi di filo
a cura di Livia Crispolti
ricostruzione abiti storici Maria Antonietta Tovini

allestimento Luca Ghirardosi
promossa nell’ambito di EXPO IN CITTÀ da Comune di Milano | Cultura, Servizio Musei Storici e da Archivio Crispolti con il patrocinio di Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. 

24 giugno – 27 novembre 2016

Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
via Sant’€™Andrea 6, Milano

Info: +39 0288465735 – 46056
c.palazzomorando@comune.milano.it
www.civicheraccoltestoriche.mi.it
www.expoincitta.com

 

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •