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CONEGLIANO (TV) | Palazzo Sarcinelli | 3 ottobre – 1 novembre 2020

Nella mostra Proposizione astratta, organizzata nelle sale di Palazzo Sarcinelli a Conegliano (TV) da Oltrearte Associazione Culturale, va in scena la vibrante e mutevole proposta cromatica di Paolo Iacchetti (1953) che, per questa personale, accanto a una serie di ultimi lavori di cui alcuni creati per l’occasione, espone una raccolta di opere di anni recenti con le quali verifica la sua riflessione sul tema del colore e della sua mutevole forza rappresentante in termini fenomenologici.

Paolo Iacchetti. Proposizione astratta, veduta della mostra, Palazzo Sarcinelli, Conegliano (TV) Foto Filippo Armellin

Le opere esposte si susseguono rompendo la cronologia della loro realizzazione per adempiere ad una meditazione sui rapporti di reciprocità e rimandi continui che intercorrono tra i diversi cicli pittorici dell’artista milanese: Iacchetti mette, così, in mostra un metodo in cui la pittura rigenera i propri assunti ritrovando, quadro dopo quadro, quel valore che fissa le potenzialità narrative del colore.
Nel tempo, infatti, Iacchetti ha lasciato evolvere la tensione monocroma in un susseguirsi di eventi (le opere stesse), capitoli di una storia che testimonia un atteggiamento di costante messa in prova e sollecitazione dell’atto pittorico. Lui come pittore, infatti, tende ad allontanarsi dal modulo sicuro dell’opera riuscita e, appena sopraggiunta, fa virare l’energia che la anima in un nuovo orizzonte espressivo che raccoglie sempre il senso della propria coerenza. Scrive Matteo Galbiati nel suo testo critico:

“Il colore è logicamente un atteggiamento fisico, perché deve compiersi come motivante tentativo di verità. Celebrarsi nella sua forma ultima, in quell’esito finale – l’opera – che non rinnega l’espressività e le risultanze che, agite non senza qualche conflitto severo, muovono la mano del pittore. Il suo esercizio continuo vuole ripensarsi sempre e, perciò, non insegue l’esibizione, quanto si impegna in una scrupolosa indagine mai pienamente soddisfatta dalle sue conquiste e dai suoi traguardi.
Attraverso il tempo ritroviamo l’atmosfera del colore passare cicli evolutivi che dal monocromo silenzioso si traferiscono alla vibrante pulsazione del segno e, in tempi recenti, perfino si sono identificati con una tridimensionalità che ha reso scultorea la pittura  – non sono certo questi lavori sculture colorate! – a ribadire la raffinata memoria del desideroso apparire del contingente nella/dalla trascrizione pittorica: Iacchetti insegue la morbidezza espressiva del colore marcandola con quella durezza intrinseca che la innerva nel mondo, la determina nell’esistere presente.
Ritrovare nella concretezza una matrice concettuale permette alla sua pittura di emanciparsi dalla ristrettezza del “pensiero comune”, perché radicalizza la concezione di un colore non come mezzo passivo di narrazione rappresentativa, ma come massa agente, attiva e reattiva, capace di un’autonoma e indipendente forza energetica che stabilisce nessi di relazione continuamente rinnovati ed estremamente mobili.
Il dinamismo del suo fare, del resto, si lega a questa vibrante mobilità del pensiero che si riflette nella gestualità artistica del “pittore” che, nello spazio vuoto della tela, nella porzione di infinito senza direzioni dello spazio bianco, asseconda un dubitare che si compie fino a porre l’immagine nella condizione estrema – non senza un certo carico di responsabilità – di essere una trasfigurazione fisica di una intuita suggestione che cerca nella realtà una sua oggettiva, per quanto sempre diveniente, sensibilità fisica.”

Paolo Iacchetti. Proposizione astratta, veduta della mostra, Palazzo Sarcinelli, Conegliano (TV) Foto Filippo Armellin

Linea e colore sono i segni minimi e tangibili, gli elementi chiave, che attestano come la mano dell’artista riesca ad animare queste presenze fondanti in complessa struttura di relazioni capace di rendere l’opera finale sempre suscettibile di interpretazioni nuove e diverse perché strutturalmente definibile nell’osservazione (ripetuta) dello spettatore. A Palazzo Sarcinelli i dipinti di Paolo Iacchetti fanno vivere allo sguardo proprio questa caratteristica e personale palpitazione del colore che cerca sempre nuove connotazioni, aperte e di chiara natura relazionale.

Paolo Iacchetti. Proposizione astratta
a cura di Oltrearte Associazione Culturale
catalogo con testo di Matteo Galbiati

3 ottobre – 1 novembre 2020

Palazzo Sarcinelli
Via XX settembre 132, Conegliano (TV)

Orari: venerdì, sabato e domenica 10.00-12.30 e 15.00-19.00; altri giorni e orari previo appuntamento da concordare telefonicamente al +39 338 2705193       

Info: Oltrearte Associazione Culturale
+39 338 2705193
info@oltrearte.com
www.oltrearte.com

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