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CISANO DI SAN FELICE DEL BENACO (BS) | Palazzo Cominelli | 30 agosto – 5 ottobre 2014

Intervista a ROSANNA PADRINI DOLCINI di Livia Savorelli

Dialoghiamo con Rosanna Padrini Dolcini, curatrice della Fondazione Cominelli, alla vigilia di un importante evento della programmazione della Fondazione: l’inaugurazione della quinta edizione del Premio Fondazione Cominelli per il gioiello contemporaneo. Percorriamo con lei la storia del Premio, entrando in questo spaccato della creatività, animato da sperimentazione, ricerca e perizia nella scelta e nell’utilizzo dei materiali. Il risultato? Un mondo di microsculture da indossare, che esprimono la personalità e la cultura del creatore quanto dell’appassionato…

Rosanna Padrini DolciniIl premio Fondazione Cominelli per il gioiello contemporaneo, evento di eccellenza della programmazione della Fondazione, giunge quest’anno alla quinta edizione. Può tracciare, per i nostri lettori, una breve storia del Premio, ponendo in evidenza le eventuali variazioni e/o gli sviluppi del format dell’evento nel corso degli anni?
Nel 2010 sono stata contattata dal presidente della Fondazione Cominelli, Michele Cassarino, per occuparmi della direzione artistica delle mostre. L’intenzione era quella di portare sul lago di Garda un evento unico e di richiamo internazionale che potesse svilupparsi nel tempo. A tal proposito decisi di coinvolgere Maria Rosa Franzin e Rossella Tornquist, del direttivo di A.G.C. (Associazione per il Gioiello Contemporaneo) e insieme abbiamo strutturato un progetto che prevede: un premio con candenza annuale, l’esposizione dei lavori di allievi dei corsi di design del gioiello di varie scuole e la formazione di una collezione permanente all’interno di Palazzo Cominelli.
La prima edizione del 2010 ha avuto come protagonista solamente il Premio Internazionale che ha coinvolto quaranta autori selezionati dal maestro Graziano Visintin. Dalla seconda edizione si è potuto completare il progetto iniziale, affiancando al premio il primo nucleo della Collezione Permanente e l’esposizione dei lavori realizzati dagli allievi del corso di design del gioiello del Politecnico di Milano. Sia il selezionatore scelto per individuare i partecipanti al Premio che la Scuola ospite vengono cambiati ogni edizione e ricoprono un ruolo di prestigio in ambito internazionale.

Cosa intendiamo per gioiello contemporaneo? Quali requisiti e caratteristiche vengono richiesti ai creativi selezionati?
Il gioiello contemporaneo non è solo ornamento o materia preziosa, ma è vettore di messaggi, idee, progetti, segno significante di chi lo ha creato e della cultura che lo ha prodotto e, allo stesso tempo, espressione di chi lo sceglie. Si può, a buon diritto, considerare il gioiello campo di sperimentazione di tecniche e materiali insoliti, estranei alla gioielleria tradizionale. Le opere in mostra sono caratterizzate da originalità e perizia nell’utilizzo dei materiali, sono frutto di un’intensa attività di sperimentazione e di ricerca. Punti di riferimento sono le lezioni dei maestri e la capacità di sentire le trasformazioni dei linguaggi delle arti traducendoli anche in microsculture da indossare.

Barbara Paganin, Tra cielo e terra, 2011, spilla, metacrilato e argento ossidato, Collezione Permanente Courtesy Fondazione Cominelli / AGC

La Fondazione ha inoltre costituito una Collezione Permanente per il gioiello contemporaneo. Come nasce la collezione e come si arricchisce? Ci può menzionare alcuni tra i pezzi più significativi ed importanti?
Il primo nucleo della Collezione Permanente è stato curato da Bianca Cappello, storica del gioiello, e si arricchisce di anno in anno di nuove opere.
Dal 2012 la curatrice è Rita Marcangelo, gallerista di Roma, che ne ha riorganizzato la struttura: ha ritenuto importante ed interessante una suddivisione delle opere in senso non cronologico ma per settori di ricerca al fine di facilitarne una corretta lettura anche da parte di un pubblico non esperto. La curatrice ha individuato quattro macro aree: gioiello concettuale, gioiello di design, gioiello di ricerca storica e di ricerca estetica.
Così come sempre accade nell’arte, anche in questo caso, diversi gioielli presenti in questa collezione utilizzano una commistione di linguaggi che potrebbero facilmente collocarli in più di un’area di ricerca. Questo fa sì che non esista una netta separazione tra i diversi ambiti di sperimentazione, ma evidenzi come le ricerche a volte si sovrappongano per poi nuovamente allontanarsi su strade completamente diverse.
L’intento è quello di proporre allo spettatore una lettura ragionata, in modo che ognuno, a prescindere dall’individuale preparazione, possa analizzare correttamente, e di conseguenza apprezzare, ciò che si sta ammirando. Gli autori vengono scelti dalla curatrice ed invitati a donare un’opera. Tra le opere di spicco quelle di Giancarlo Montebello (editore, negli anni ’60, con la sigla GEM di gioielli d’artista tra i quali Fontana, Dorazio, Delaunay, Calder… e di cui si ricorda l’importante collaborazione con Ugo Mulas e Man Ray), di Alba Polenghi Lisca, della giapponese Makoto Hieda, di Jessica Turrel (della Scuola Britannica) e di Silke Trekel.

Veduta dell'allestimento della Collezione Permanente, Palazzo Cominelli, Cisano di San Felice del Benaco (BS) Courtesy Fondazione Cominelli / AGC

La collezione è in costante espansione, quali spazi pensa di dedicarle e come verranno strutturati? Come dialoga con gli ambienti destinati alle mostre temporanee?
Attualmente alla Collezione Permanente sono riservate due sale al secondo piano di Palazzo Cominelli, in futuro si pensa di aprire altre due stanze attualmente chiuse al pubblico. C’è in programma di esporre la Collezione in altri spazi museali, in Italia e all’estero, durante la stagione autunno-inverno ed è in fase di realizzazione il catalogo con le foto di tutte le opere (ad oggi la collezione conta 75 pezzi).

In merito al Premio come avvengono le selezioni e con quali criteri, dal momento che non tutti i gioielli inviati saranno poi ammessi alla fase finale?
Nell’inverno precedente la mostra, viene bandito il concorso internazionale a cui tutti possono iscriversi. Gli iscritti inviano un CD con 8 immagini di lavori realizzati ed il loro curriculum professionale. Il selezionatore incaricato quest’anno, Ramon Puig Cuyàs professore all’Escola Massana di Barcellona, ha individuato gli autori e scelto di ognuno due opere, le quali parteciperanno al premio.
Fra i criteri di selezione si  considera l’innovazione del linguaggio, la sperimentazione di nuovi materiali e la tecnica orafa.

Maria Rosa Franzin, spilla, resina e oro, Collezione Permanente Courtesy Fondazione Cominelli / AGC

Chi sarà chiamato quest’anno a decretare i vincitori del Premio e in cosa consistono i premi assegnati?
Quest’anno la giuria è composta da Michele Cassarino (Presidente Fondazione Cominelli); Ramon Puig Cuyàs (professore Escola Massana di Barcellona); Fausto Maria Franchi (artista orafo); Matteo Galbiati (critico d’arte e curatore oltre che direttore web della vostra testata); Paola Bonfadini (storica delle Arti Applicate); Rita Marcangelo (gallerista).
Vengono assegnati tre premi: il primo da 2.000 Euro, il secondo da 1.000 Euro e il terzo consistente in un computer portatile. Conferiamo anche tre menzioni con targa curata dalla Fondazione.

L’anno scorso protagonista è stata la scuola giapponese, quest’anno quella padovana, che spazio viene dato alla scuola all’interno del Premio? Perché la scelta di “ospitare” una scuola di gioiello?
Palazzo Cominelli, nell’ambito della sua attività, si propone come punto di riferimento per le arti applicate, divenendo luogo di sperimentazione e ricerca rivolto alle nuove generazioni. In quest’ottica viene sempre dedicata un’ampia sezione della mostra alle opere realizzate dagli allievi di Istituti Superiori ed Universitari.
Scopo di questa sezione è di presentare e mettere a confronto i differenti percorsi formativi nell’ambito “del gioiello”, i diversi orientamenti, dal design alla formazione artistica ed artigianale, facendo emergere le peculiarità formative di ogni realtà.

Jimin Kim, spilla, carta, Collezione Permanente Courtesy Fondazione Cominelli / AGC

Dove si leggono le specificità di ciascuna scuola?
Ogni Scuola ha specifiche peculiarità date dalla propria cultura. In ogni modo, più che di scuole, sarebbe corretto parlare di aree di influenza che risentono profondamente delle proprie origini culturali.

Di quali eventi e progetti si arricchisce questo evento, che si avvale di preziose collaborazioni?
In uno spazio adiacente alle sale espositive dedicate alla Collezione Permanente, è possibile vedere i filmati realizzati dagli studenti di Graphic Design dell’Accademia LABA di Brescia. Nell’ambito del corso di multimedialità tenuto dal professor Dario Bellini, gli allievi, sollecitati e stimolati dalla visione degli oggetti esposti, hanno creato dei videoritratti degli autori, intervistati e ripresi nel loro laboratorio. Questa attività didattica oltre ad un servizio di documentazione per la Collezione Permanente, costituisce per gli studenti un’occasione per sperimentare la comunicazione video-televisiva ed entrare in diretto contatto con il mondo del gioiello. Ogni anno, la domenica mattina successiva all’inaugurazione, un rappresentante della scuola ospite tiene una conferenza che illustra l’attività didattica. Questa edizione, la preside professoressa Molino e il professor Visintin presenteranno l’Istituto Liceo Artistico “Pietro Selvatico”, scuola che ha dato inizio alla sperimentazione orafa in Italia ed è conosciuta a livello internazionale come “Scuola di Padova”.

Premio Fondazione Cominelli per il gioiello contemporaneo. V edizione
a cura di Rosanna Padrini Dolcini per Fondazione Cominelli, Maria Rosa Franzin e Rossella Tornquist per AGC
in collaborazione con Comune di San Felice del Benaco, Accademia LABA di Brescia

30 agosto – 5 ottobre 2014
inaugurazione sabato 30 agosto dalle ore 18.00 

Palazzo Cominelli
via Padre F. Santabona 9, Cisano di San Felice del Benaco (BS)

Orari: venerdì e sabato 18.00-21.00; domenica 10.00-12.00 e 18.00-21.00
Ingresso libero 

Info: +39 3386060153
info@fondazionecominelli.it
www.fondazionecominelli.it
www.agc-it.org

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