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Santa Maria Capua Vetere (CE) | Centometriquadri Arte Contemporanea  | 18 ottobre – 29 novembre 2019

La galleria Centometriquadri Arte Contemporanea è lieta di annunciare Nelle intime stanze della memoria, una doppia personale di Lucia Lamberti e Deborah Napolitano che si terrà venerdì 18 ottobre 2019 alle ore 19.00, prima tappa del progetto Tutti i nomi, a cura di Antonello Tolve. Parte di un ciclo di mostre il cui comune denominatore è un titolo generale preso a prestito dall’omonimo romanzo di Jose Saramago (Todos os nomes, 1997) e i cui singoli sottotitoli sono estrapolati dal testo, Nelle intime stanze della memoria propone due modus operandi che azzannano le maglie del reale per reificarlo e riportarlo nell’ambito dell’artistico, lasciando viva però la traccia della presa, del morso, dello sguardo attento a cogliere tutti quegli stimoli di una realtà scivolosa, di una quotidianità in corsa, contingente, fuggitiva.

Deborah Napolitano, In hoc signo, 2017, terracotta, ferro e legno, cm 120x60x130

Nel suo aspetto più ampio, la mostra è riflessione sul dato memoriale, sulla lingua di un tempo di passaggio che non sempre registra appieno e che a volte tralascia, attende che le cose si riaffaccino come sbiadita cronaca di qualcosa, ricuce labili brandelli di un è stato che torna, che evolve, che si manifesta con un volto nuovo, inedito, «giacché la memoria, che è suscettibile e a cui non piace essere colta in fallo, tende a riempire le dimenticanze con creazioni di realtà proprie, ovviamente spurie, ma più o meno contigue ai fatti accaduti di cui le era rimasto solo un ricordo vago, come ciò che resta del passaggio di un’ombra» (Saramago).
Operando su una serie di vicende personali o su tematiche comunitarie reperite dalla banca dati interattiva, Lucia Lamberti ricalcola dal 2006 le smagliature del tessuto visivo contemporaneo, percorrendo criticamente alcune trame patologiche dell’immaginario collettivo per proporre un atteggiamento interpretativo atto a generare riferimenti gnoseologici o a ritrovare un’arteria profanatrice dove l’elemento sacrilego è il presupposto valutativo dell’uomo moderno di fronte al marasma d’immagini e di rumori che si dislocano tra le parabole dell’attualità.

Lucia Lamberti, Postcard n 11, olio su carta, 2011

Quasi come una autobiografia, un riflusso metafisico che sfugge al tempo per farsi corpus sovrastorico e sovratemporale, il lavoro di Deborah Napolitano si concentra su una serie di formule linguistiche che recuperano la tradizione ceramica vietrese, nutrita di flessioni nordiche, per soppiantarle nell’ambito di una progettualità altamente aperta all’ironia e alla defunzionalizzazione di oggetti consueti quali sedie (spinate), piantine (micce), elmi di antichi guerrieri, guanti cromaticamente pop e uova misteriose che richiamano alla memoria la purezza di Piero della Francesca, i torrioni del Castello di Figueres voluti da Dalì o quelle forme, ferme e immutabili, elaborate da de Chirico e Savinio.

Deborah Napolitano, Metafisica sistemica in tre tempi, 2017, ferro, terracotta e vegetali, misure variabili

TUTTI I NOMI #1
Lucia Lamberti | Deborah Napolitano. Nelle intime stanze della memoria
a cura di Antonello Tolve

18 ottobre – 29 novembre 2019
opening venerdì 18 ottobre ore 19.00

Centometriquadri Arte Contemporanea
Via Santagata 14, Santa Maria Capua Vetere (CE)

Info: +39 339 4387214
centometriquadri@libero.it

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