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MATERA | Palazzo Malvinni Malvezzi | 10 dicembre 2022 – 14 gennaio 2023

di TOMMASO EVANGELISTA

Giunge alla conclusione la mostra FЯAGILE. Pensieri sul crinale. Cesare Galluzzo, Elena Modorati, Gianni Moretti e Maria Elisabetta Novello, a cura di Matteo Galbiati e Alessia Pietropinto presso le Scuderie Reali di Palazzo Malvinni Malvezzi a Matera, ed è l’occasione per soffermarsi sulla collettiva e sulle implicazioni estetiche e concettuali che il concept ha delineato.

FЯAGILE. Pensieri sul crinale, veduta della mostra (Gianni Moretti, Il testimone, 2019, monotipo xerografico su carta velina fustellata, 280×200 cm Courtesy l’artista), Scuderie Reali, Palazzo Malvinni Malvezzi, Matera Foto di Pierluigi Buttò

Il crinale è un luogo di sosta insicuro e, alla lunga, insoddisfacente ma la vita artistica sul crinale della fragilità ha una linea straordinariamente semplice, si limita all’indispensabile; tutto il resto è addormentato e sordo, non si scompone nell’immobilità del presente. In ciò sta la nostra primitività, e in pari tempo la nostra salvezza, perché nella sospensione delle cose semplici si nasconde lo stordimento dell’attimo, l’assoluzione, la riconquista delle forme.
La mostra, nei suggestivi e minimali spazi delle Scuderie e in un contesto urbano molto legato alla morfologia precaria e scoscesa dei sassi, gioca molto su queste tensioni concettuali che si scontrano con configurazioni apparentemente semplici, moltiplicate, ripetute come se la riaffermazione delle idee giocasse un ruolo di amplificazione del senso.

FЯAGILE. Pensieri sul crinale, veduta della mostra (Cesare Galluzzo, La dialettica del fuori e del dentro, 2011, smalto su legno e carbone su carta, dittico, 70×50 cm ciascuno
Courtesy l’artista), Scuderie Reali, Palazzo Malvinni Malvezzi, Matera Foto di Pierluigi Buttò

In questa parentesi di relativa stasi impariamo a comprendere che la nostra personalità è fragile perché distratta dalle crepe di una vita agra, un meccanismo rotto, strano e impacciato che determina perenni rovine.
L’esposizione si potrebbe sintetizzare, quindi, in questa ricerca della caduta, dell’inciampo, nella volontà degli artisti – che dialogano perfettamente tra di loro – di enfatizzare un problema mentre le opere, sintetiche e potenti, alludono alla volontà di cancellare la presenza, oscurando e seppellendo al contempo il senso del limite attraverso oggetti artificiali da sottomettere e da violare (Gianni Moretti).

FЯAGILE. Pensieri sul crinale, veduta della mostra (Maria Elisabetta Novello, Anima, 2022 installazione site-specific, polvere di calcarenite di Matera, dizionario, dimensioni ambientali Courtesy l’artista), Scuderie Reali, Palazzo Malvinni Malvezzi, Matera Foto di Pierluigi Buttò

Ritornano forme accennate delle quali percepiamo il guscio, la possibilità di moto, la premessa di una “imitazione” che trasforma l’identità in atto informativo e che sconvolge le certezze (Elena Modorati), mentre le trasparenze del medium fanno da diffusione di segnali lievi, i quali riportano al centro l’immagine, la visione differenziata delle parole libere da legami e connessioni, e per questo fonti di scontri teneri, senza risoluzione (Maria Elisabetta Novello). Quella fra presenza corporea e istinto è un altro dei temi che generano soffocamento perché nell’universo spiazzante dell’installazione il contrasto emerge come scarna semplicità, violenta dicotomia che mostra tensioni verso pulsioni istintive, autonome, che contrastano con le identità percepite (Cesare Galluzzo).

FЯAGILE. Pensieri sul crinale, veduta della mostra (Elena Modorati, Brevima dies, 2015, acciaio calandrato, cera, 65x90x160 cm Courtesy l’artista), Scuderie Reali, Palazzo Malvinni Malvezzi, Matera Foto di Pierluigi Buttò

In questa tessitura stratificata troviamo, in una coerente costruzione multipla, un piano di forme che trasfigurano il malessere determinando corrispondenza stratificate, prima immaginate e idealizzate e poi ricostruite come atti rappresentativi contro la privazione e il controllo. Le opere tutte sono assenze, perché essendo state relegate in un mondo pre-naturale ci parlano degli sforzi degli uomini di costruire e preservare, sfidando le regole dell’identificazione. Queste identità sospese, migranti, contribuiscono alla costruzione di un codice, devastante perché di grado zero. Ma in fondo, citando Nicolás Gómez Dávila, “L’uomo è il rifugio più fragile per l’uomo”.

FЯAGILE. Pensieri sul crinale. Cesare Galluzzo, Elena Modorati, Gianni Moretti, Maria Elisabetta Novello
a cura di Matteo Galbiati, Alessia Pietropinto
con il patrocinio di Regione Basilicata, Provincia di Matera, Comune di Matera, Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia
in collaborazione con Associazione di volontariato Joven, Matera
catalogo Vanillaedizioni

10 dicembre 2022 – 14 gennaio 2023

Scuderie Reali
Palazzo Malvinni Malvezzi
Via Muro, Matera

Orari: da martedì a domenica 10.30-13.00 e 15:30-19:00 con ingresso libero; visite guidate per gruppi su prenotazione (al numero indicato) il sabato e la domenica 

Info: +39 3275588703

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