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MILANO | Galleria Lia Rumma | 18 febbraio – 31 marzo 2016

La Galleria Lia Rumma nella sede di Milano presenta la nuova mostra di Marzia Migliora che, intitolata Forza lavoro, prende avvio da un progetto che l’artista ha condotto riflettendo sulla storia del Palazzo del Lavoro di Torino.
Questo edificio fu realizzato, nel 1961 su progetto di Pier Luigi Nervi, in occasione del 100° anniversario dell’Unità d’Italia e della concomitante esposizione internazionale del lavoro che fu curata da Giò Ponti: una storia felice iniziata in modo trionfale, ma quelli che seguirono per questo palazzo furono anni di progressiva decadenza e incuria che culminarono con il totale abbandono.
I 47.000 metri quadrati di questa imponente struttura furono dimenticati finché, dopo l’incendio dell’agosto 2015, si è deciso di trasformarlo in un lussuoso centro commerciale. Marzia Migliora ha deciso, quindi, di frequentarlo e viverlo per coglierne, secondo i molteplici caratteri del suo approccio artistico, quei punti di contatto con le sue stesse tematiche: il palazzo in qualche modo si fa testimone peculiare di un rapporto diretto con le visioni che l’artista stessa ha colto e riassunto in svariati suoi interventi.
Tra questi troviamo l’uso della memoria quale efficace mezzo per articolare il presente oppure un’indagine sull’universo del lavoro attivo e occupato, quale esempio di partecipazione alla sfera sociale.

Marzia Migliora, Vita activa #1, 2016, Fine art pigment print, cm 110x150, Edition of 3

La galleria presenta le nuove e inedite opere di Migliora, la quale, per ciascuno dei tre piani dello spazio milanese, ha pensato di inserire uno specifico aspetto relativo a questa sua ricerca sul Palazzo del Lavoro di Torino.
L’ampio ingresso, quindi, accoglie L’ideazione di un sistema resistente è atto creativo, un’installazione che suggerisce la fisicità della forza lavoro: una grande struttura composta da mattoni di carbone pressato riproduce sul pavimento, in scala reale, il modulo del solaio a nervature isostatiche pensato da Nervi per l’edificio torinese, a trascrivere le forze che attraversano staticamente la materia costruita.
Al secondo piano la serie fotografica In the Country of Last Things mostra al pubblico cinque impressioni da dispositivi a foro stenopeico che Migliora ha assemblato con testimonianze di vite passate nel palazzo e poi lasciate a impressionare nello stesso luogo dimesso per un lungo tempo. Accompagnano le stampe anche dei monocromi neri creati da residui della combustione del recente incendio e da polveri scure scarto della lavorazione dei metalli: questo metodo “pittorico” rende tangibile la presenza di quelle polveri che condizionano spesso la quotidianità della nostra vita.
La mostra i conclude all’ultimo con Vita Activa. Pier Luigi Nervi, Palazzo del Lavoro, Torino, 1961-2016, un video in cui il musicista Francesco Dillon esegue suoni interagendo con gli ambienti e i detriti dell’edificio, i quali sono poi integrati in una sua esecuzione a violoncello di estratti del Requiem in Re minore k626 di Mozart
La tensione tra musica, suoni ambientali e immagini prodotte contribuisce ad accentuare la riflessione tra la forza visiva e immaginativa che si genera nel raffronto tra vita e morte, cui questi lavori sembrano indirizzare.

Marzia Migliora. Forza lavoro
testo critico a cura di Matteo Lucchetti
in collaborazione con Francesca Comisso e Liliana Dematteis, Archivio Gallizio per la realizzazione del video Vita Activa 

18 febbraio – 31 marzo 2016

Galleria Lia Rumma
via Stilicone 19, Milano

Info: +39 02 29000101
info@liarumma.it
www.liarumma.it

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