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MILANO | Museo del Novecento | 23 luglio 2021 – 27 marzo 2022

di MATTEO GALBIATI

Lo scorso anno si è celebrato il 60º anniversario della morte di Mario Sironi (1885-1961), scomparso proprio in quella Milano in cui si era trasferito, lasciando Roma, nel lontano 1919. Il Museo del Novecento, una delle istituzioni principali della città, celebra questa ricorrenza dedicando all’artista una delle più ricche e significative retrospettive a lui intitolate, raccogliendo nelle sue sale, con Mario Sironi. Sintesi e grandiosità, oltre 100 capolavori che, provenienti dalle più importanti collezioni pubbliche e private, permettono una lettura ampia della sua vicenda artistica.

Mario Sironi, Il camion giallo, 1919, tempera e collage su carta applicata su tela, 89×63 cm, Collezione privata (in deposito al Museo MA*GA di Gallarate) © SIAE, 2021

La mostra, inquadrabile nel pregevole indirizzo che l’istituzione milanese segue da sempre per questi progetti – linea già apprezzata in diverse precedenti rassegne –, mira a riconfigurare e aggiornare gli studi sull’artista impegnandosi in uno sforzo di rigore scientifico e valorizzazione storica attraverso un’ampia panoramica che si avvale proprio della qualità della trama narrativa che le opere riunite permettono di imbastire. Nel caso specifico di Sironi poi, Milano offre la possibilità straordinaria di ampliare ed arricchire questa rassegna espositiva ben oltre i confini del museo che l’accoglie, estendendosi naturalmente alle numerose altre presenze sironiane in città come le collezioni della Pinacoteca di Brera o della Casa Museo Boschi Di Stefano, senza dimenticare di alimentarsi delle altri grandi opere pubbliche presenti in importanti sedi e luoghi di Milano.
Opera e biografia dell’artista, quindi, si ripresentano al pubblico testimoniando, nei lavori pittorici e e non solo, la specificità dello sguardo dell’artista: Sironi, maestro indiscusso nel variegato panorama del Novecento, pagando anche il pegno per la vicinanza al regime fascista negli anni Venti e Trenta che non gli ha concesso poi un costante apprezzamento in vita, non può essere racchiuso in un’identità facilmente classificabile, anzi, al contrario, la sua attenzione viva, che mai, però, ha tradito la sensibilità del suo colore e delle atmosfere che generava, ha saputo rinnovarsi con coerenza cogliendo lo spunto dell’attualità per essere sempre al passo coi tempi e dentro al suo tempo.

Mario Sironi. Sintesi e grandiosità, veduta della mostra, Museo del Novecento, Milano, 2021 Photo Antonio Fois

Dal Simbolismo giovanile alla diversa interpretazione del Futurismo, dal classicismo reinterpretato nel Novecento Italiano alla solitaria difficoltà degli anni del Dopoguerra, Sironi viene raccontato in tutta la sua intensità attraverso i toni forti e vigorosi del suo colore, la schietta e solida presenza delle figure, i contorni di un paesaggio urbano spigoloso, la costante presenza delle ombre che conferiscono una misteriosa ieraticità alle sue rappresentazioni.
La lettura che si ha nelle sale espositive, dove si susseguono ritratti, paesaggi naturali e urbani, nature morte, temi allegorici e storici, riporta allo sguardo tutta l’esperienza creativa dell’artista, riconsegnando al pubblico un mandato esplorativo sull’impegno e il travaglio raccontato dalla sua pittura – ma anche dalla scultura, dal mosaico, dalla scenografia, dal disegno, … – che, avvolta da una solida maestosità, da risultare a tratti quasi solenne, solidifica nell’esperienza l’immaginazione. La sintesi delle sue figure e la loro tensione espressiva, sempre alimentate da una drammaturgia e una teatralità mai esagerate, libere dall’ostentazione dei dettagli e dei particolari, agiscono proprio per sintesi sul pathos intimo che generano in noi.

Mario Sironi, Composizione (La fata della montagna), 1928, olio su tela, 100×90 cm, Casa Boschi Di Stefano, Milano © SIAE, 2021

Matura così nei nostri sguardi la consapevolezza più vera ed autentica della narrazione di Sironi: incisiva e forte, configura una creatività integra e autonomamente indirizzata, volutamente attenta e sensibile all’aspetto più costruttivo e dinamico delle realtà che rappresenta e che tramanda.
Quella che ricaviamo è, quindi, una traduzione sempre nuova e silenziosamente tagliente della nostra esistenza, fissata in tutta la sua umana tragicità e drammaticità. È per questo forse, oggi più che ieri, Sironi sa così tanto affascinarci e riesce ad essere compreso in tutta la sua lezione di grandezza: meravigliare ancora superando – e vincendo – l’enfasi retorica di ogni ideale.

Mario Sironi. Sintesi e grandiosità
a cura di Elena Pontiggia e Anna Maria Montaldo
in collaborazione con Andrea Sironi-Strausswald (Associazione Mario Sironi, Milano); Romana Sironi (Archivio Mario Sironi di Romana Sironi, Roma)
promossa da Comune di Milano, Comune di Milano | Cultura, Ilisso Edizioni

23 luglio 2021 – 27 marzo 2022

Museo del Novecento
Piazza Duomo 8, Milano

Orari: tutti i giorni 10.00-19.30; giovedì 10.00-22.30; chiuso il lunedì; ultimo ingresso consentito un’ora prima della chiusura del museo
Ingresso intero €10.00; ridotto €8.00

Info: +39 02 8844061
C.museo900@comune.milano.it
www.museodelnovecento.org

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