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Forte dei Marmi | Fortino Napoleonico | 28 aprile – 25 maggio 2013

intervista a MASSIMILIANO PELLETTI di Niccolò Bonechi

Non è mai stato facile confrontarsi con se stessi, tanto meno farlo attraverso un atto pubblico che sottopone a critiche e giudizi. Massimiliano Pelletti raccoglie la sfida e apre le porte della sua creatività con Omnia Opera, un’esaustiva ricognizione della sua estrosa ricerca che da sempre si concentra tra una riscoperta ironica, ma allo stesso tempo mistica, della tecnica scultorea e un attento studio delle capacità fisiche della materia. Affrontando tematiche legate alla conoscenza umana e decontestualizzando i soggetti rappresentati, l’artista toscano si spinge oltre le concezioni standard dell’esistenza, con l’intento di mettere in dubbio ogni (presunta) verità.

Omnia Opera succede alla tua personale Wunderkammer presso lo spazio Vehicle Projects di Pietrasanta. Come hai affrontato e strutturato le due mostre? 
Per Wunderkammer non ho fatto altro che riportare all’interno dello spazio espositivo alcune mie passioni, come la storia, l’antropologia, le scienze naturali e l’archeologia industriale, installando su una vecchia scaffalatura in ferro una serie di mie opere che componevano un percorso molto eterogeneo inspirato, per l’appunto, ad una Wunderkammer. Assieme ad esse ho presentato anche una serie di veri reperti scientifici raccolti nel tempo.
Per Omnia Opera, invece, il curatore Enrico Mattei ha voluto presentare il mio lavoro a 360 gradi, mettendo in mostra negli spazi del Fortino quaranta opere ed un catalogo con ottanta lavori pubblicati. Così abbiamo creato assieme un percorso espositivo partendo dalle sculture in marmo poste nella prima sala al piano terra, per poi svilupparsi nei corridoi ed al piano superiore con una serie di altre opere tra bronzi, ceramiche, resine, video, opere luminose ed installazioni, realizzate dal 2007 fino ad oggi. Un insieme di opere studiate ed abbinate per tracciare un filo conduttore sull’eterogeneità di tutto il mio lavoro.

In contemporanea alla mostra al Fortino, si è inaugurata sabato 4 maggio a Pietrasanta Past Forward, uno sguardo sulla creatività contemporaneità del territorio toscano. Cosa hai presentato in questa occasione? 
Per Past Forward ho presentato due opere. Gate, ovvero un cancello tagliato dal quale compaiono le tre croci della crocifissione. Ho voluto con esso rappresentare un limite per ogni tipo di percorso nel quale voglio suggerire che qualunque atto di fede, sia esso artistico, religioso o affettivo, debba passare attraverso un confine artificiale, autoimposto. Ed una scultura in bronzo La fusione del fuoco, nella quale è rappresentata la testa di un saggio capovolta con la barba che forma un fuoco. Anche in questo caso una linea di demarcazione tra una vecchia e nuova conoscenza, uno stimolo a pensare non più ad un passato ma ad un futuro. Il fuoco è senso di evoluzione, ma il messaggio che lascio è quello di attraversarlo per spingersi ancora oltre.

Quali i progetti futuri?
Sto preparando una scultura che rimarrà in esposizione permanente nel centro storico di Vibo Valentia e che verrà presentata a fine giugno. Mentre in estate (da luglio a settembre) verrà esposta una mia opera a Pietrasanta, in un’importante evento che sarà Italia vs Francia. Verranno collocate opere di artisti tra i più apprezzati al mondo tra cui Maurizio Cattelan, Venessa Beecroft, Francesco Vezzoli. Un evento di altissimo livello, una grande soddisfazione ed onore per me prenderne parte.

Massimiliano Pelletti. Omnia Opera
a cura di Enrico Mattei

28 aprile – 25 maggio 2013

Fortino Napoleonico (Piazza Garibaldi), Forte dei Marmi (LU)

Info: www.gallerianumero38.com
info@gallerianumero38.com
+39 0583 491104

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