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VENEZIA | 10 & zero uno  | Fino al 1 giugno 2024

di FRANCESCO LIGGIERI

Nel storia dell’arte contemporanea, dove ogni gesto e ogni opera si collocano in un continuum di significati, osservare o trovare bipersonali di un certo rilievo assume una sfumatura quasi eccezionale. A pensarci bene le bipersonali di una certa qualità o visione sono sempre meno presenti nel panorama artistico italiano e quando se ne trova una come è successo a me con artisti del calibro di Carlo Benvenuto e Mimmo Paladino, ci si ferma attentamente a vivere una tale occasione. Ma iniziamo dal principio come è giusto che sia.

Carlo Benvenuto e Mimmo Paladino, galleria 10 & zero uno, Venezia, veduta della mostra, ph. Filippo Molena

Nel cuore di Via Garibaldi, la 10 & zero uno di Chiara Boscolo a Venezia (in collaborazione con la Galleria Mazzoli di Modena) celebra il suo secondo anno di attività con una mostra che senza tanti giri di parole è un gioiello imperdibile per gli appassionati d’arte. Carlo Benvenuto e Mimmo Paladino, pur con approcci e stili diversi, condividono un fascino comune per la rappresentazione della realtà quotidiana e l’esplorazione degli archetipi culturali.

Ma chi sono i due artisti di questa bipersonale così “incredibile” ?

Carlo Benvenuto si distingue per il suo sguardo attento e distanziato verso gli oggetti comuni della vita quotidiana. Passato dalla pittura alla fotografia e alla scultura, Benvenuto cattura una bellezza effimera e atemporale ispirata alla tradizione della natura morta. Le sue fotografie di bottiglie, tazze, piatti e tovaglie, arricchite da sottili elementi insoliti, creano una figurazione straniante che invita lo spettatore a contemplare la realtà sotto una nuova luce. Le sue sculture di vetro realizzate a Murano esemplificano il suo interesse per la tensione tra solidità e fragilità, descrivendo il vetro come “pietre” in modo ossimorico.

Carlo Benvenuto e Mimmo Paladino, galleria 10 & zero uno, Venezia, veduta della mostra, ph. Filippo Molena

Mimmo Paladino, lo conosocno tutti uno dei grandi della Transavanguardia italiana, trae ispirazione dall’eredità mitologica e archetipica dell’umanità. Attraverso un linguaggio allusivo e un’estetica evocativa, Paladino esplora segni personali e simboli universali. Le sue opere trascendono le frontiere culturali, spaziali e temporali, offrendo una meditazione visuale sui temi universali della vita, della morte e della trasformazione. La sua serie di vasi, descritta da Achille Bonito Oliva come “tatuaggi” sulla superficie ceramica, evoca un senso di segreto che rimane celato all’interno del materiale.

Carlo-Benvenuto-Mimmo-Paladino_galleria-10-zero-uno-Venezia_ex.-view-by-Filippo-Molena

Il critico Paul Di Felice, nel suo testo critico, esplora il “dialogo trascendentale” tra le produzioni dei due artisti, mettendo in evidenza come, nonostante le loro differenze stilistiche, Carlo Benvenuto e Mimmo Paladino condividano un approccio singolare alla rappresentazione della realtà quotidiana e all’esplorazione degli archetipi culturali. La mostra invita lo spettatore a un viaggio visivo e spirituale, trasformando il nostro punto di vista sulla quotidianità e sulla contemporaneità.
Manca poco alla chiusura di questa mostra che è stata prolungata fino al 1 giugno 2024, se riuscite non mancate questo ballo silenzioso tra due artisti che hanno e stanno facendo ancora oggi la storia.

Carlo Benvenuto e Mimmo Paladino, galleria 10 & zero uno, Venezia, veduta della mostra, ph. Filippo Molena

Carlo Benvenuto e Mimmo Paladino
in collaborazione con Galleria Mazzoli, Bologna
testo Paul Di Felice

10 & zero uno
Castello 1830, Via Garibaldi, Venezia

Info: +39 329 4089647
info@10zerouno.com
https://www.10zerouno.com/

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