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PRATO | Mudeo del Tessuto | 14 maggio – 29 aprile 2018

di ALESSANDRA FROSINI

Tessuto con nastri e motivo animalier, Francia, sec. XVIII, terzo quarto. Cannellato di seta broccato in seta, seta ondata, ciniglia. Prato, Museo del Tessuto

Tessuto con nastri e motivo animalier, Francia, sec. XVIII, terzo quarto. Cannellato di seta broccato in seta, seta ondata, ciniglia. Prato,
Museo del Tessuto

Il Settecento della moda parla un linguaggio ricco e articolato, fatto di influenze e richiami con le arti e profondamente significativo dei meccanismi di diffusione trasversale del gusto estetico e le sue mutazioni.
Al Museo del Tessuto di Prato, distretto tessile più importante d’Europa, è stata da poco inaugurata una lunga mostra (fino al 29 aprile 2018) che illustra, attraverso oltre 100 oggetti, un viaggio nell’evoluzione dello stile del gusto e della moda del Settecento.

Un lavoro che vede unite più istituzioni, fra cui il Museo della Moda e del Costume delle Gallerie degli Uffizi; il Museo Stibbert di Firenze, il Museo Salvatore Ferragamo e la Fondazione Antonio Ratti di Como, nonché alcune gallerie antiquarie che hanno collaborato insieme per una riflessione sul significato vero di patrimonio (heritage) come memoria storica e dunque eredità e che nel suo racconto può essere lezione e motore di vitalità per l’oggi. Perché la moda è insieme apertura verso il nuovo e memoria di ciò che ciclicamente ritorna.

Bottoni cammeo Manifattura Wedgwood Inghilterra, sec. XVIII, fine Jasperware. Firenze, Museo Stibbert

Bottoni cammeo
Manifattura Wedgwood
Inghilterra,
sec. XVIII, fine
Jasperware. Firenze,
Museo Stibbert

Corpetto femminile, Italia, sec. XVIII, terzo quarto, Gros de Tours liseré, broccato in seta. Firenze, Museo Stibbert

Corpetto femminile,
Italia, sec. XVIII, terzo quarto, Gros de Tours liseré, broccato in seta. Firenze,
Museo Stibbert

Con i viaggi del 1600 e l’apertura alla conoscenza di culture diverse, il gusto venne influenzato. In questo processo un ruolo fondamentale lo ebbero le compagnie delle Indie orientali – inglese e olandese – e l’elaborazione fatta poi in territorio francese ne decretò la diffusione. Il percorso espositivo mostra il veloce avvicendarsi nel secolo di mode e di evoluzioni diverse dello stile, dai leziosi e complessi bizzarre, revel, dentelles fino all’affermazione del gusto classico legato all’antichità greca e romana di fine secolo e l’inizio della moda neoclassica.

La mostra, a cura di Daniela Degl’Innocenti, conservatrice del museo, si avvale di un allestimento evocativo dei fasti delle corti europee attraverso la proiezione di scene allegoriche tratte dagli affreschi del Tiepolo e con la collocazione di specchi alle pareti, che contribuiscono a esaltare la molteplicità degli oggetti presenti in mostra, che spaziano dagli abiti, alle stoffe, alle ceramiche, alle opere pittoriche fino alle porcellane e ai preziosi libri a stampa.

Una nuova ed evocativa installazione multimediale completa inoltre il percorso espositivo, e racconta la Prato “città tessile” legata alla produzione della moda dal 1944 ad oggi, completando l’allestimento del museo che testimonia attraverso oggetti documentari la storia della vocazione della città fin dal Medioevo. “Moda” e modernità”, del resto, condividono la stessa radice e ne hanno create altre, intrecciandosi insieme.

Museo del Tessuto di Prato, "città tessile"

Museo del Tessuto di Prato, “città tessile”

Il Capriccio e la Ragione. Eleganze del Settecento europeo
a cura di Daniela Degl’Innocenti

14 maggio 2017 – 29 aprile 2018

Museo del Tessuto di Prato
Via Puccetti 3, Prato

Info: +39 0574 611503
info@museodeltessuto.it
www.museodeltessuto.it

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