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FIRENZE | Tornabuoni Arte | 13 maggio – 2 luglio 2021

Intervista ad OMAR GALLIANI di Francesca Di Giorgio

Baci Rubati / Covid 19 narra di un doppio tempo sospeso quello delle persone ritratte dal Maestro del disegno contemporaneo Omar Galliani, a partire da fotografie selezionate e salvate come “modelli” dal web, ma anche quello di una mostra che arriva dopo una sospensione, dovuta, appunto, alle restrizioni di cui tutti abbiamo esperienza. Doppia anche la lettura del titolo scelto per il progetto che, da una parte “gioca” con l’atto di sottrazione dalla rete di materiali fotografici pubblici e dall’altra si riferisce ad una privazione di baci e affettività ancora in stand by.
Dal 13 maggio, Baci Rubati, composta da una serie di disegni a carboncino e grafite su tela, è nella sede fiorentina di Tornabuoni Arte. Poco prima dell’atteso opening abbiamo raggiunto Omar Galliani che, proprio in questi giorni, tra l’altro, ha consegnato un’altra opera inedita, omaggio a Matilde di Canossa, Regina d’Italia, e al territorio emiliano, in occasione del passaggio, del Giro d’Italia, l’11 maggio scorso, nei comuni reggiani di San Polo d’Enza, Canossa e Toano.
Ma ora torniamo a Baci Rubati che, vi anticipiamo, dopo la mostra da Tornabuoni, avrà ulteriori sviluppi…

Omar Galliani, Baci Rubati, 2021, veduta dell’allestimento, photo credit Valentina Grandini

È interessante notare che, il disegno, come tecnica, si inserisce in un limbo: non appartiene al passato, né al presente… Qual è stato l’input, la prima immagine, il primo bacio, che ha dato il via al suo progetto?
Baci Rubati è un “affresco” disegnato, frutto del tempo che abbiamo vissuto e che ancora oggi viviamo. Si sottrae alla riconoscibilità dei tanti volti disegnati per accedere a quella moltitudine di mani, occhi, labbra, corpi che transitavano sul web o nei tanti film visti dal mese di marzo 2020 in poi. La fragilità temporale di quelle immagini è stata fissata in 60 disegni riuniti in un’unica opera di dimensioni variabili. Non c’è quindi una prima immagine o bacio scatenante, ma una riflessione su quanto stava accadendo e che certamente lascerà un segno duraturo nella nostra esistenza. Il desiderio quindi di “bloccare” con un fermo immagine attraverso un mezzo atemporale quale il disegno questo tempo.

Omar Galliani, Baci Rubati, 2021, veduta dell’allestimento 1, photo credit Valentina Grandini

La storia dell’arte moderna e contemporanea – storia della fotografia compresa – è costellata da immagini di baci iconici, impressi nella memoria collettiva di diverse generazioni. Da gesto molto comune, presente in ogni società e cultura, quando incrocia lo sguardo degli artisti diventa qualcosa di speciale perché caricato di nuove energie e significati…
La geografia artistica e storica dei baci ha nomi e poetiche innumerevoli, la scelta delle mie iconografie non nasce o cita qualcosa di preesistente nella storia dell’arte. Parte dal presente e si sviluppa nel futuro attraverso l’uso di un mezzo, il disegno, che non ha “tempo” resistendo alle tentazioni del digitale pur attingendo dal web. La nuova, quotidiana e infinita “Webaccademia” del visibile ci mostra ogni giorno immagini che velocemente evaporano dalla nostra memoria. Il disegno oggi, come nelle grotte di Altamira, sopravvive a se stesso e documenta iconicamente eventi che poi saranno tramandati nel tempo.

Omar Galliani, Baci Rubati / Covid-19, 2021, 60 disegni carboncino e grafite su tela, cm 300×500

I suoi Baci Rubati, prelevati dalla rete, rifugio e gabbia, durante il primo lockdown, vivono di un’aura di irrealtà, sembrano essere nati da un universo onirico…
Non ho pensato mentre disegnavo Baci Rubati ad un universo onirico. Forse, lo sfumato della grafite o del carboncino, sottraendosi alla nitidezza dell’immagine, mostra un’immagine distante e sospesa nel tempo pur essendo frutto di un tempo presente, fortemente contemporaneo. Forse quest’opera diventerà “onirica” quando  le generazioni future la vedranno con un’altra angolazione sia estetica che storica.

Le immagini di cui parliamo, prelevate ed estrapolate dal contesto del web, da vivere una condizione di solitudine ed isolamento grazie ai suoi disegni possono aspirare ad “un’altra vita”, è come se gli avesse donato un’altra possibilità di esistere al di fuori di uno schermo. Qual è stata la sua prima impressione nel rivederli inseriti tutti nel grande affresco collettivo che ha composto?
Ho disegnato le 60 tele nel mio studio mettendole poi a terra la sera disponendole come un grande puzzle in divenire. Le toglievo al mattino dal pavimento per continuare a cavalletto il lavoro. In un secondo atelier più grande ho poi ricostruito l’intera opera che, in un primo tempo, aveva le dimensioni totali di 3 metri per 6, ma come dicevo all’inizio, può variare sviluppandosi in forme geometriche diverse incontrando spazi differenti. Ogni immagine “estratta” da un contesto di trasmissione visiva web o altro assume un nuovo valore iconico quando la sottraiamo al destino effimero della velocità di trasmissione dedicando a quell’immagine un “tempo” lungo di osservazione e realizzazione. Lo schermo dell’Arte ha tante angolazioni, oggi, è importante non restarne impigliati. L’opera nasce muta in “solitudine” aspirando alla “parola” o al verbo che la rende eterna nel tempo. Quando ho visto per la prima volta tutta insieme Baci Rubati / Covid 19 ho pensato alla nostra estrema fragilità, ma anche al desiderio di “esistenza” che pervade tutti noi in quei baci non dati, non ricevuti.

Baci Rubati / Covid-19, 17-2021, carboncino e grafite su tela, cm 60×60

Sta già pensando di far viaggiare in altre sedi i suoi Baci Rubati?
Porterò Baci Rubati sul Baltico, a Riga in Lettonia dove in agosto esporrò nel Museo d’arte Contemporanea e poi in un tour dei paesi che si affacciano su quel freddo mare.

 

OMAR GALLIANI. BACI RUBATI / COVID 19
Catalogo con testi di Sonia Zampini, Omar Galliani e Roberto Mussapi

13 maggio – 2 luglio 2021

Tornabuoni Arte
Lungarno Benvenuto Cellini 3, Firenze

Info: +39 055 6812697
info@tornabuoniarte.it
https://www.tornabuoniart.com/it

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