Non sei registrato? Registrati.
MILANO | La Triennale | 9 aprile 2015 – 21 febbraio 2016

di MATTEO GALBIATI

Jack Finney, celebre scrittore americano di fantascienza, diede alle stampe nel 1955 il suo più famoso romanzo che, già l’anno successivo, venne trasposto, dal regista Don Siegel, in versione cinematografica con l’omonimo titolo: Invasion of the body snatchers. In Italia tradotto con L’invasione degli ultracorpi.
Fu un immediato successo, quasi scontato in un periodo storico particolare come quello della piena Guerra Fredda degli anni Cinquanta. La storia racconta di alieni che invadono il mondo assumendo sembianze umane, una metafora per sottintendere come il possibile nemico potesse insediarsi, senza essere riconosciuto, nella quotidianità di ciascuno, impossessandosi di vite che venivano silenziosamente sovvertite e cancellate.

Cucine & Ultracorpi, VIII edizione del Triennale Design Museum, La Triennale, Milano Foto di Gianluca Ioia

Parafrasando il titolo del romanzo e del film americani, per l’VIII edizione del Triennale Design Museum, e in occasione di Expo Milano 2015, Germano Celant, curatore anche dell’ammirata Arts & Foods. Rituali dal 1851, con Cucine & Ultracorpi, propone una curiosa mostra frastornante e plurisensoriale – la si vive davvero con tutti i sensi! – che, a metà strada tra la grande installazione disseminata in differenti stanze, quasi fosse di per se un’opera, e l’esposizione da repertorio, riunendo “collezioni” di pezzi omogenei per categoria, indaga la storia e l’evoluzione degli strumenti, degli utensili e degli elettrodomestici che hanno popolato e popolano le nostre cucine.
Dalla metà del XIX secolo, quando inizia il boom economico e industriale, ad oggi, in questa esposizione sono raccolti, suddivisi per tipologie e generi di utilizzo, quelle “macchine” che hanno, via via modificato il nostro rapporto con la preparazione del cibo, la nostra ritualità quotidiana e il “paesaggio” domestico, abituandoci a forme, presenze e rumori assolutamente sconosciuti nei secoli precedenti. Macchine, spesso pericolose – la primissima parte dell’affascinante percorso espositivo, infatti, incontra il visitatore “spaventandolo” e allertandolo su quali siano i pericoli entro le pareti domestiche – e sempre più sofisticate e intelligenti che operano con gli elementi primari del fuoco, dell’acqua, dell’aria e della terra (per il tramite del cibo). Immaginari sempre più futuribili che si legano alla primordialità dell’esistere.

Cucine & Ultracorpi, VIII edizione del Triennale Design Museum, La Triennale, Milano Foto di Gianluca Ioia

Dalla curiosità della tematica e alla soddisfazione nelle considerazioni finali, nel mezzo, per lo spettatore, si dipana un percorso espositivo davvero accattivante e suggestivo, coinvolgente e pieno di scoperte e sorprese che, proprio nel sapiente allestimento, riescono a dare qualcosa di diverso e intrigante rispetto l’esposizione di una serie di oggetti che, come si diceva, ci appartengono, rientrano nell’ordinarietà del nostro vivere.
Ecco allora che, con collocazioni non abituali, smontando, ammassando, creando atmosfere da film di fantascienza, lo sguardo si immerge totalmente nel senso di questo interessante progetto: ammiriamo i veri alieni che hanno invaso – in realtà glielo abbiamo concesso e, forse, siamo ben felici che l’abbiano fatto – le nostre case, le nostre cucine. I cospiratori occulti non sono oscure e indefinite presenze provenienti dallo spazio profondo, ma sono prodotti che da semplici utensili abbiamo trasformato, in  molti casi, in automi: timer, mixer, frullatori, cappe, forni, piani cottura, lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie, bollitori, friggitrici, caffettiere, tostapane, congelatori, …

Cucine & Ultracorpi, VIII edizione del Triennale Design Museum, La Triennale, Milano Foto di Gianluca Ioia

Tra manualità, tecnologia e innovazione digitale, la  mostra ci guida – mostrando anche gli oggetti in funzione e coinvolgendo chi la visita ad un’interazione diretta – tra suoni e funzionalità, con esposizioni che, come in un museo di scienze naturali, ripercorrono le tappe evolutive degli elettrodomestici esposti. L’universo magico e incredibile che si avvolge attorno al nostro sguardo ci allontana dalla nostra dimensione quotidiana, ci fa sentire quasi fuori luogo, estranei a quelle presenze che dobbiamo, invece, conoscere con sicurezza. Trasportati in un mondo favolistico, rivalutiamo il nostro rapporto uomo-macchina-strumento, ripensiamo alle nostre capacità e alle funzionalità connesse alle nostre azioni domestiche, ripensiamo a quelle abilità messe in competizione e confronto con la sofisticata elaborazione raggiunta da questi strumenti.
Tra parodia e tragi-commedia, non senza sentori ironici e inquietudini, siamo catapultati in un viaggio ai confini della realtà dove la cucina non si presenta più come un orizzonte “domestico”, ma diventa un universo fantascientifico.
Del resto “loro” sono già tra noi. Da molto tempo!

Cucine & Ultracorpi
VIII edizione del Triennale Design Museum
a cura di Germano Celant
in collaborazione con Silvana Annicchiarico e il Triennale Design Museum
allestimenti Studio Italo Rota

9 aprile 2015 – 21 febbraio 2016

La Triennale di Milano
Viale Alemagna 6, Milano 

Orari: da lunedì a domenica 10.00-23.00
Ingresso intero €12.00; ridotto convenzioni €10.00 (ridotto convenzioni); ridotto gruppi €8.00; la prenotazione individuale prevede la maggiorazione pari all’onere di prevendita (10% a fronte di un minimo di €1.00) per ciascun biglietto; si visita la mostra con lo stesso biglietto di Expo Milano 2015, l’ingresso alla Triennale è incluso; la biglietteria chiude un’ora prima delle mostre 

Info: +39 02 724341
www.triennale.org

Condividi su...
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •