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MILANO | A arte Invernizzi | 13 maggio – 7 luglio 2021
MILANO |
Artra |13 maggio – 17 luglio 2021

di MATTEO GALBIATI

Ritroviamo con grande piacere l’energia dirompente della pittura di Gianni Asdrubali (1955) in una doppia mostra personale che, dopo diverso tempo, torna ad abitare e rivivere negli ambienti della galleria A arte Invernizzi  e di Artra a Milano.
Il ritorno nelle gallerie milanesi di Asdrubali non poteva che essere stabilito – modalità che è consona tanto all’artista, quanto punto fondante e specifico dell’attività di A arte Invernizzi – attraverso una logica di stretta corrispondenza con lo spazio espositivo: l’ambiente, e di conseguenza il tempo, è sempre il referente prioritario dell’azione impressa dal suo sferzante linguaggio pittorico.

Gianni Asdrubali, Stenkanibale, 2021, pittura industriale su plexiglas applicato su tavola, 255×450 cm Courtesy A arte Invernizzi, Milano Foto Bruno Bani, Milano

Il segno-colore, connotato dalla trama sintattica della sua una pittura quantomai viva e emergente nel suo magma espressivo, è un fattore agente e pulsante nel luogo stesso del suo farsi-verificarsi; nell’hic et nunc della sua attuazione finale, quando potrà essere visto e osservato, avrà la capacità di determinarsi e concepirsi, ogni volta, in una peculiare autonomia diveniente che carica di tensione intellettiva l’apparente scompostezza della sua stessa, solo apparente, fugace scrittura.
Con una raccolta che riunisce lavori dell’ultimo periodo, fino a quelli realizzati appositamente per questo doppio progetto, il dipingere di Asdrubali pare sempre un’azione d’istinto, in realtà è l’esito di un ascolto profondo della veridicità rappresentativa della pittura nella sua essenza più intima, segreta, quasi inudibile. La sua mano, la sua mente e il suo animo si coordinano secondo un’alchimia imperscrutabile e un patto indefinibile che sanno poi lasciar affiorare, sulla superficie cromatica, tutte le possibilità che l’immaginazione e l’emozione possono e sanno cogliere.

Gianni Asdrubali, Zakeusse, 2021, pittura industriale su plexiglas applicato su tavola, 100×70 cm Courtesy A arte Invernizzi, Milano Foto Mattia Mognetti, Milano

La trama vorticosa del colore di Asdrubali allora diventa atto da compiersi nello spazio, perché è qui che riverbera quella necessità fenomenica che porta nel visibile la scoperta di una verità differente; qui è dove trasferisce la sua visione di un altrove e di un oltre partecipativo delle emozionalità intuitive dell’altro, che hanno modo di emancipare se stessi nelle nuove istanze che colgono/incontrano ogni volta. Le opere (come giustamente sottolinea Paolo Bolpagni nel suo saggio in catalogo) non sono mai site-specific, però, proprio perché è l’opera a determinare lo spazio-ambiente e mai il contrario, è l’esigente volere del colore che dichiara se stesso e non è, così, mai subalterno alla realtà con cui entra in dialogo. Il rapporto è di virtuosa necessità, non di secondaria definizione né a priori, né a posteriori.
Qui, dove il colore vive, ritrova il terreno condiviso e condivisibile in cui si lasciare libero il divagare della pittura, perché questa possa tornare ad essere il fecondo fattore agente che dà ragione nuova ai bisogni dello sguardo e dell’animo.

Gianni Asdrubali. Interazione inconsulta, veduta parziale dell’esposizione, A arte Invernizzi, Milano, 2021 Courtesy A arte Invernizzi, Milano Foto Bruno Bani, Milano

Nelle opere più recenti il colore è steso sul plexiglas e poi viene mostrato girando il supporto al contrario: ancora Asdrubali ci dimostra come il suo bisogno sia di metterci dentro/dietro la pittura ponendo un punto di vista esclusivo di quell’oltre dell’essere e dell’esistere che la sua azione di artista indaga sempre.
La presenza dell’artista è viva nella gestualità raccolta e dispersa, rilanciata nell’orizzonte del nostro visibile dove ritrova sempre gli spunti per esserci ed esservi diversamente: la frammentazione diventa unitarietà nel ricomporre le superfici sempre con combinazioni diverse, con nuove potenzialità che si autodeterminano e valgono nell’esperienza di chi le sa leggere. Ma senza mai compromettere o trasgredire quella ruggente espressività che fisiologicamente vive in un colore che è ontologia linguistico-rappresentativa.
Un colore-gesto che si alimenta di un’energia incontenibile, di qualcosa che permane attivo sempre e non si esaurisce nella banalità della concretezza con spesso si imprigiona il valore dell’opera d’arte.

Gianni Asdrubali. Interazione inconsulta
catalogo con saggio di Paolo Bolpagni

13 maggio – 7 luglio 2021

A arte Invernizzi
Via Domenico Scarlatti 12, Milano

Orari: da lunedì a venerdì 10.00-13.00 e 15.00-19.00; sabato su appuntamento
INGRESSO CONTINGENTATO NEL RISPETTO DEI PROTOCOLLI DI SICUREZZA PER IL CONTRASTO E CONTENIMENTO DEL VIRUS COVID-19

13 maggio – 17 luglio 2021

Artra
Via Parini 9, Milano

Orari: da martedì a sabato 10.30-12.30 e 14.30-20.00

Info: A arte Invernizzi
+39 02 29402855
info@aarteinvernizzi.it
www.aarteinvernizzi.it

Artra
+39 3423579950; +39 333 3260984

artragalleria@tin.it
www.artragallery.com

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