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ROVERETO (TN) | Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto | 19 maggio – 16 settembre 2018

di VALENTINA VAROLI

Gianfranco Baruchello, More news in a moment, 1966. Collezione privata. Foto: Ezio Gosti

Il Mart ha inaugurato una grande personale dedicata a Gianfranco Baruchello (Livorno, 1924), artista poliedrico e anticonformista che, nel corso della sua lunga carriera, ha affrontato i temi dell’arte contemporanea rivendicando sempre una totale libertà rispetto alle coeve ricerche artistiche.

Tra le primissime opere ad accogliere il visitatore si trova la Casa in fil di ferro, delicata e incerta struttura di fili di ferro, che sembra quasi assumere il valore emblematico di invito ad entrare nella casa mentale dell’artista, attraversarne le pareti invisibili e intraprendere un viaggio sospeso tra le sue ossessioni e i suoi sogni. La mostra curata da Gianfranco Maraniello si propone infatti come momento di incontro privilegiato con l’autore riunendo per la prima volta le tele di grandi dimensioni e più di duecento disegni inediti, i celebri plexiglass e installazioni site-specific, senza dimenticare le sperimentazioni cinematografiche.

Tonalità dominante dell’intera esposizione è il bianco che caratterizza le grandi tele così come i disegni. Un bianco latteo dal quale emergono e poi sembrano galleggiare gli interventi di Baruchello che rimandano ad un universo articolato e complesso di suggestioni e di riferimenti alla storia dell’arte, alla letteratura, alla psicanalisi. Le citazioni sottili alle ricerche artistiche di Marcel Duchamp, agli scritti di Italo Calvino, intimi amici dell’autore, si moltiplicano e si nascondono nei lavori di Baruchello lasciandone così intuire la complessità della cultura visiva e intellettuale.

Gianfranco Baruchello, Autonomia della morte all’angolo di via Fiuminata il nove settembre 1974, 1974. Collezione VAF. Foto: Carlo Baroni

Il percorso espositivo gioca sapientemente con opere e spazi, esaltando la dualità delle ricerche dell’autore: tra l’entrata luminosa e le ultime sale avvolte nel buoi cinematografico, le opere esposte permettono di rintracciare ossessioni e aspetti ricorrenti nel lavoro dell’autore come le riflessioni sulle tematiche complesse e complementari della memoria, la sua conservazione (l’archivio, la biblioteca) e l’oblio ma anche l’importanza del frammento, del dettaglio, il ricorso alla miniaturizzazione, l’uso della scrittura e il montaggio sapiente di immagini e parole per creare microcosmi altri.

Gianfranco Baruchello, Red Riding Hood Contrariwisw, 1964. Collezione privata. Foto: Ezio Gosti

La mostra dunque non solo si propone come summa celebrativa di Baruchello ma anche come punto di partenza per una più approfondita ricerca sul suo lavoro e sulle complesse trame che collegano la sua opera ai nomi dei più importanti protagonisti della storia dell’arte e della cultura contemporanea.

 

Gianfranco Baruchello.
a cura di Gianfranco Maraniello in collaborazione con Fondazione Baruchello, Roma

19 maggio – 16 settembre 2018

MartRovereto
Corso Bettini 43, Rovereto (TN)

Orari: martedì – domenica 10.00 – 18.00; venerdì 10.00 – 21.00
Ingresso intero 11 Euro; Ridotto 7 Euro; Gratuito fino ai 14 anni e persone con disabilità

Info: +39 0464 438887
info@mart.trento.it
www.mart.trento.it

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