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CINA | Hangzhou | Zhejiang Art Museum | 7 gennaio – 20 febbraio 2022

Intitolata Gazing of Tranquility, la mostra inaugurata presso lo Zhejiang Art Museum di Hangzhou, curata dal direttore del museo Ying Jinfei e itinerante nel corso di un anno in altri due musei pubblici cinesi, vede la presenza di otto scultori italiani, sette dei quali (Aron Demetz, Gehard Demetz, Peter Demetz, Walter Moroder, Herman Josef Runggaldier, Willy Verginer, Bruno Walpoth) operanti in Val Gardena, la cui materia preferenziale e praticamente esclusiva è il legno. A loro si aggiunge uno scultore in marmo: Massimiliano Pelletti.

Gazing of Tranquility, exhibition view, Zhejiang Art Museum, Hangzhou

Quarantadue sculture in tutto per una mostra di scultura figurativa, in cui la tradizione diventa anche occasione per riflettere sulla tecnica, sulla rappresentazione, sui materiali naturali, sulla poetica di scultori alcuni dei quali già affermati in ambito internazionale.

Il legno è la materia per eccellenza della scultura fin dai suoi primordi, come scrisse nel Settecento lo storico dell’arte tedesco J. J. Winchelmann, il marmo ne è stata la sua evoluzione naturale per durabilità e resistenza. La mostra sembra tener conto di questa relazione, anche se la presenza degli scultori gardenesi e del legno è straripante.

Gazing of Tranquility, exhibition view, Zhejiang Art Museum, Hangzhou. In primo piano, un’opera di Massimiliano Pelletti.

Ognuno con la sua specifica visione della figura umana, gli scultori in mostra sembrano raccontare delle storie sospese, intime, a metà strada tra sogno e apparizione, come suggeriscono le loro figure silenziose, immobili, statuarie a volte come kouroi e korai della Grecia classica o frammenti di statue antiche. Molti sono però anche i riferimenti a icone della contemporaneità, a tematiche ecologiche, a simboli religiosi, quasi a delineare un ritratto dei nostri tempi visto con l’occhio di scultori legati a una tecnica antica, ma con lo sguardo rivolto sul mondo.

Gazing of Tranquility, exhibition view, Zhejiang Art Museum, Hangzhou. In primo piano, i lavori di Willy Verginer

L’esposizione cinese permette così di tratteggiare il volto dell’arte contemporanea italiana al di fuori dei suoi confini nazionali, privilegiandone la sua classicità ma, allo stesso tempo, la capacità di sapersi innovare nella tradizione, apportando nuovo linfa (proprio come avviene nel legno) al discorso sulla scultura contemporanea internazionale.

Il catalogo, oltre al testo del curatore, presenta un saggio critico di Marco Tonelli (Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Spoleto) e di Gabriele Lorenzoni (curatore della Galleria Civica di Trento).

Gazing of Tranquility, exhibition view, Zhejiang Art Museum, Hangzhou. In primo piano, i lavori di Walter Moroder

Gazing of Tranquility
a cura di Ying Jinfei

7 gennaio – 20 febbraio 2022

Zhejiang Art Museum
Hangzhou, Cina

Organizzatori:
Zhejiang Art Museum, Wuhan Art Museum, Guangdong Museum of Art

Sostenuto da:
Consulate General of Italy in Shanghai

Collaborazione:
Beijing Artopia Culture and Art Co,Ltd

www.zjam.org.cn

 

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