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Bologna | CUBO Centro Unipol Bologna | 18 ottobre 2016 – 14 gennaio 2017

All’interno della rassegna IN-CUB-AZIONI, CUBO presenta FUTURO REMOTO. Immagini dai depositi dei Musei italiani, una personale di fotografia dell’artista fiorentino Marco Lanza. Il suo progetto sui Depositi museali, avviato da diversi anni, è curato dal prof. Luca Farulli, docente di Estetica all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e all’Università di Stoccarda, ed è in collaborazione con il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze. Le opere sono realizzate attraverso il linguaggio della fotografia e cercano di dare forma e senso universale ai reperti custoditi nei depositi dei principali Musei italiani (Pompei, Napoli, Firenze, Milano, Torino, Palermo) attraverso le inquadrature e i colori che scaturiscono dall’incontro tra la luce e la materia, il corpo e la polvere.

La mostra si presenta come il viaggio nell’altro stato delle cose nel quale le opere d’arte, i reperti archeologici, i prodotti del fare umano, in esso riparati, si danno a vedere, uscendo dalla vita separata che usualmente li caratterizza. Le fotografie di Marco Lanza sottolineano il valore affettivo posseduto da queste cose con tracce di vita passata, le quali divengono, così, immagini attive, in grado di veicolare un’esperienza personale, intima, quasi un viaggio attraverso la psicoanalisi dell’inconscio museale.

Museo Archeologico Nazionale, Napoli, 2008

Museo Archeologico Nazionale, Napoli, 2008

Scrive Luca Farulli nel testo in catalogo della mostra: “Ancora, però, non abbiamo tratto tutto il possibile dai depositi in immagine di Marco Lanza. Attentamente guardate, queste fotografie son immagini senza piedistallo. Esse fanno tesoro della loro indisciplina, in quanto si congedano, per così dire, dal deposito di appartenenza, si librano leggere su di esso. Frammenti di tempo senza fissa dimora, sottoposte, come un fantasma condannato all’immortalità, a vagare nel tempo in andirivieni, tali cose del deposito in immagine si offrono, grazie al linguaggio di Lanza, come frammenti di cultura in circolazione, come bacino atmosferico, come vademecum di una identità in via di formazione: intersoggettiva, interculturale, intertemporale, esplorativa. Futuro remoto”.

Marco Lanza si pone in atteggiamento rispettoso, in ascolto, lasciando che sia il silenzio degli oggetti a parlare, un silenzio che supera l’indifferenza attraverso lo scatto enigmatico, volutamente ambiguo e misterioso elaborato dall’artista. Lo strumento artistico presta la parola a quegli oggetti del nostro passato che narrano ancora una volta la loro vicenda.
Gli spazi abbandonati dei depositi sono oggi oggetto di rigenerazione culturale dove è possibile recuperare la memoria; la storia è infatti anche storia di modalità di lavoro, di gesti.
Per questo recupero è necessario attivare l’immaginazione come mezzo di appropriazione del futuro, vera sfida dei nostri giorni.

Cripta dei Cappuccini, Palermo, 1998

Cripta dei Cappuccini, Palermo, 1998

L’ALTRO STATO DELLE COSE – MEET THE ARTIST
23 novembre, ore 18.00 – Spazio Mediateca CUBO

Il curatore Luca Farulli dialoga con gli ospiti Guido Chelazzi, Presidente del Museo di Storia Naturale Università degli Studi di Firenze e Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. L’incontro prevede la performance video-musicale dei PASTIS, pseudonimo dietro al quale si muovono i fratelli Marco e Saverio Lanza di Firenze. La singolarità di questa unione artistica risiede nelle diverse discipline che i due interpretano, rispettivamente fotografia e musica, due mestieri diversi che con i Pastis si fondono in una nuova forma espressiva che rivela un’altra faccia/stato delle cose. Gli output Pastis sono brevi opere di videoarte musicale che attingono fortemente alla vita quotidiana. Il loro live è una simbiosi tra gli strumenti di lavoro dei fratelli: chitarre, pianoforte, macchina fotografica e telecamera convivono in una sorta di “fotoconcerto”, mentre le loro opere in proiezione simultanea interagiscono con l’esibizione alla stregua di un ulteriore musicista sul palco.
Hanno partecipato come ospiti dei loro concerti o ritratti nelle loro opere importanti personaggi e artisti che hanno amato il loro particolare linguaggio, tra gli altri: Wayne Marshall, Max Gazzè, Fiorucci, Irene Grandi, Cristina Donà, Bugo.
Nel 2009, i Pastis vincono il Premio Ciampi nella sezione “L’Altrarte”; nel 2011 sono invitati all’ Experimental Film Festival al Tribeca Cinema di New York; nel 2012 scrivono Italian Textile Sonata, concerto per macchine tessili e altri strumenti, in collaborazione con Tempo Reale (Centro di ricerca musicale fondato dal M° Luciano Berio); nel 2013 pubblicano il dvd “Fotoconcerto”, un’antologia delle opere del duo.

FUTURO REMOTO. Immagini dai depositi dei musei italiani
a cura di Luca Farulli
in collaborazione con il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze

18 ottobre 2016 – 14 gennaio 2017

CUBO Centro Unipol Bologna
Piazza Vieira de Mello, 3 (BO)

Ingresso libero

Info:
Tel. 051.507.6060
arte@cubounipol.it
www.cubounipol.it

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