FIRENZE | Villa La Vedetta – Villa Privata Fani e varie location in città | 14 – 16 marzo 2014
Intervista a TIZIANA LEOPIZZI di Viviana Siviero
ARTOUR-O, un brillante gioco di parole per un evento intelligente e particolare, divenuto nell’ultimo decennio un impegno internazionale fra arte e design, collegando luoghi e forze, istituzioni e privati, per evidenziare la variegatezza della creatività del nostro paese in rapporto al ruolo di una committenza, importante seppure trascurata. In principio fu Firenze, nel 2005, luogo magico ed unico, simbolico a livello mondiale per quanto riguarda l’arte italiana; per questo ARTOUR-O il MUST prevede due appuntamenti l’anno: il più importante nella città del Rinascimento, l’altro, itinerante, in un luogo differente ogni volta. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con l’architetto Tiziana Leopizzi, anche titolare di Ellequadro Documenti di Genova, anima e cuore dell’articolata manifestazione – in corso proprio in questi giorni nel capoluogo toscano – per sentire dalle sue vive parole tutta la complessità dell’evento…
Una nuova edizione di ARTOUR-O il MUST, come si è evoluto negli anni il progetto sino a giungere alla forma attuale? Quali sono a vostro avviso le caratteristiche che ne hanno determinato la longevità?
ARTOUR-O il MUST è ora una piattaforma di progetti di arte e design, vissuti come strumenti di comunicazione dell’identità degli enti partecipanti, siano essi istituzionali o privati, e ha una cadenza periodica. La formula è rimasta sostanzialmente la stessa. Quattro giorni di “full immersion” in una dimensione particolare, fatta di mostre, focus, incontri, cene, anzi cenacoli, il Percorso in Città scandito dalle opere d’arte contemporanea collocate in palazzi storici e in luoghi straordinari… ad esempio nel Chiostro Verde di Santa Maria Novella. Forse la “longevità” di ARTOUR-O sta nel suo continuo cambiamento. I progetti nascono in un modo, ma poi si evolvono quasi in autonomia. Potrei dire che il concetto di network è stato sempre presente nel DNA dell’evento. A questo si è aggiunta la necessità di esplorare il nostro rapporto con l’arte. Siamo ripartiti da un curriculum vitae un po’ speciale – quello con cui Leonardo da Vinci si presentò a Ludovico il Moro – e di lì è scattato qualcosa. Proprio in quest’ottica e in sintonia con la nostra cultura di riferimento, abbiamo voluto attualizzare il concetto di committenza che grazie al nostro archivio di arte contemporanea, abbiamo potuto constatare essere ancora molto attuale. Mutatis mutandis, si può dire che poco è cambiato dal Rinascimento a oggi. “Non c’è mercato se non c’è cultura” è un “must” questo che abbiamo lanciato fin dal primo momento.
Quali gli aspetti da potenziare? In quale direzione state andando?
Commitenza committenza e ancora committenza. I progetti MISA, arte nelle e per le Aziende. Ripartire dall’arte come sistema di vita. Come dice Ernst Gombrich, l’arte è nata per comunicare e ne abbiamo fatto “un must”: pensiamo sia indispensabile essere più consapevoli delle nostre radici. Siamo stati leader nell’arte per secoli, e pensiamo che l’Italia lo sia tuttora. Qui sono sempre convenuti e convergono ancora artisti da tutto il mondo che dialogano con chi ha la fortuna di nascere e crescere qui. Cito sempre volentieri quanto affermava già nel ’72 in un suo saggio Marco Valsecchi e cioè che gli Italiani possiedono una naturale tendenza al bello. Dobbiamo però dare dei parametri alle nuove generazioni per poter essere in grado di conservare e sviluppare le potenzialità del nostro patrimonio. Nostro scopo precipuo ora è sensibilizzare chi di dovere per introdurre la storia dell’arte come materia obbligatoria, in tutte le scuole di ogni ordine e grado!
La città di Firenze è rimasta una delle tappe fisse di ARTOUR-O, un progetto che ad oggi ha toccato Londra, Montecarlo, Shanghai… Cosa potete dire delle diverse location? Quali saranno le prossime tappe?
ARTOUR-O è nato a Firenze perché non c’è città più emblematica per l’arte, per questo è conosciuta in tutto il mondo, e poi perché è a misura d’uomo, concetto che ARTOUR-O ha fatto suo. Quindi in Italia Firenze è la nostra sede fissa; all’estero, invece, cerchiamo di cambiare ogni anno. Qualche anno fa la Cina, perché allora era l’anno dell’Italia in Cina, e comunque la scelta della città all’estero è spesso dettata in primis da un fattore pragmatico: veniamo invitati a portare ARTOUR-O, e la cosa, oltre che farci un grande piacere, ci permette anche di contenere i costi di organizzazione.
In questi tempi è difficile unire il privato e la cultura, soprattutto quando si tratta di investimenti in progetti artistici. Come venite in contatto con questi imprenditori illuminati che poi premiate con gli ARTOUR-O d’ARGENTO? Soprattutto, come riuscite a farli interagire tra loro?
Sempre merito di chi ci ha preceduto, da Lorenzo il Magnifico a Isabella d’Este e tutti coloro che nei secoli hanno “usato” l’arte per comunicare la propria identità. Oggi, ad esempio, sono personaggi come Luigi Bonotto, Antonio Presti o Vittorio Livi a cui verrà assegnato l’ARTOUR-O d’Argento di questa X Edizione, insieme a Daniele Lombardi e a Giampiero Brogi.
L’attività di scouting di nuovi talenti è centrale per ARTOUR-O e in generale per i progetti di Ellequadro, quali sono i passi per aiutare effettivamente gli artisti emergenti?
Per quanto riguarda la loro valorizzazione esiste il premio gAt- Giovani Artisti di Talento che ha già studiato nelle due passate edizioni la situazione in Toscana e in Emilia Romagna e quest’anno coincide, data la potenza dell’impatto con i festeggiamenti dedicati a Michelangelo, con la sezione under 35 della mostra Io e Michelangelo, che quest’anno è a livello nazionale. I premi consistono in mostre personali, per ora con il F_AIR, sede espositiva legata a FUA Florence University of Arts e residenze d’artista, offerte quest’anno da Antonio Presti, uno dei primi ARTOUR-O d’Argento, a Fiumara d’Arte in Sicilia.
Dieci Anni di ARTOUR-O il MUST, tempo di bilanci, ma anche di progetti per il futuro? Cosa dobbiamo aspettarci per le prossime edizioni?
Speriamo di identificarci sempre di più come ponte tra istituzioni e privati. Ci sentiamo onorati di festeggiare i nostri 10 anni, questa tappa così importante, con l’Accademia delle Arti del Disegno, la più antica d’Europa e di cui proprio Michelangelo fu il primo Accademico. Per questo ringrazio il Presidente dell’Accademia ha avuto fiducia in noi e che ci ha invitato a unirci a loro per il progetto Toscanaincontemporanea. Io e Michelangelo nasce proprio per questo motivo e si aggiunge come sezione speciale a quelle tradizionali – Interior, a Tavola, nel Parco, in Città e Kids. Una vera e propria sferzata di energia che ci ha spronato a dare il meglio, che ci ha permesso di raddoppiare gli spazi grazie a Marinella Fani che qui ringrazio, che ci ha aperto la sua casa – Villa Fani appunto – che si aggiunge a Villa la Vedetta con Beatrice Grassi che per prima ha creduto nel progetto. Proprio ad un’idea di Beatrice si deve la realizzazione dei cenacoli, che continuano oltre i 4 giorni dell’evento con ARTOUR-O a tavola, un ciclo di incontri e una mostra che resta aperta tutto l’anno basandosi proprio sul rapporto con il cibo. Il bello fa bene alla salute come dice Warburton… e non solo lui. Quest’anno inoltre il paese ospite è la Spagna, dove andremo ad ottobre grazie alla collaborazione con Alba Mayoral Pacheco, perché tutti gli anni è previsto un secondo appuntamento all’estero (in passato abbiamo fatto tappa a Hang Zhou, Shanghai, Yiwu, Londra per ben 2 volte e Montecarlo). Ma poter tornare ogni anno a Firenze, che amo come Genova la mia città, e viverla come la viviamo noi grazie al MUST, devo dire che è una fortuna inestimabile e ringrazio per questo la V Commissione Cultura del Comune di Firenze che ci ha seguito fin dagli esordi prima con Dario Nardella, e poi con Leonardo Bieber, che è un interlocutore particolarmente attento e soprattutto curioso. Un saluto e un ringraziamento speciale a tutti quelli che ci aiutano, uno per tutti Ermete Realacci, il Presidente di Symbola e invito caloroso a diventare Amici di ARTOUR-O e a seguirci nei nostri vari appuntamenti in giro per l’Italia e non solo: a ottobre ARTOUR-O approda in Extremadura, a Merida!
ARTOUR-O IL MUST – Firenze 2014
un progetto di Tiziana Leopizzi
14 – 16 marzo 2014
Villa La Vedetta Hotel
Viale Michelangelo 78, Firenze
Villa Privata Fani
Via Salvi Cristiani 22, Firenze
Info: www.artour-o.com