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VERONA | Bastione delle Maddalene | #REPORT

di LISANGELA PERIGOZZO

In occasione della quinta edizione del festival internazionale Grenze Arsenali Fotografici, il 4 settembre si è tenuta al Bastione delle Maddalene, Verona, la tavola rotonda sugli NFT con gli artisti Giovanni Motta e Vincenzo Scorza. L’incontro, organizzato in collaborazione con perAspera Festival moderato da Fabiana Bussola, è stato un momento di dialogo, confronto e approfondimento sul mondo della cryptoart, argomento molto discusso in ambito artistico e su cui verte l’interesse collettivo.

Il segmento di mercato relativo alla criptoarte ha registrato una considerevole crescita nell’ultimo biennio, in seguito all’implementazione dei canali di vendita online come effetto della pandemia e all’adozione del fenomeno NFT da parte delle maggiori case d’asta e degli altri players. L’introduzione di nuove tecnologie come la blockchain – garanzia di affidabilità – ha condotto all’aumento della confidence nelle transazioni online e alla costituzione di una nuova collector base, riportando vendite da milioni di dollari nel corso del 2021.

Tavola rotonda sugli NFT, 4 settembre 2022 | Grenze Arsenali Fotografici, Bastione delle Maddalene, Verona | Ph Credits Gianluca Brambati

Si è parlato di come i non-fungible tokens rappresentino un nuovo modo di collezionare arte e di come le dinamiche che regolano l’andamento di tale mercato differiscano rispetto a quelle del circuito tradizionale dell’arte contemporanea, avviando un processo di democratizzazione per cui nell’ambiente della criptoarte la forza esercitata origina dalle comunità di seguaci che determinano i trend nel suddetto segmento, secondo l’idea che la proprietà di un’opera tokenizzata sia espressione di uno status symbol derivante dall’appartenenza a una community dall’identità esclusiva.

Inoltre, il nuovo modello finanziario per i digital collectibles costituitosi grazie alla blockchain consente agli artisti di gestire autonomamente la vendita dei propri asset. Un aspetto interessante emerso dalla conversazione con gli artisti presenti, Giovanni Motta e Vincenzo Scorza, riguarda il ruolo degli stessi quali principali promotori del loro lavoro, attraverso il dialogo e il confronto con la community di cui sono parte integrante. Oltre alle competenze tecniche, infatti, entrano in gioco elevate capacità relazionali nei confronti dei protagonisti del sistema. In questo contesto la figura del curatore si rivela fondamentale per accompagnare gli utenti verso il panorama digitale.

Una delle criticità individuate riguarda l’impatto ambientale di questa tecnologia, dal momento che il funzionamento della blockchain e la produzione di criptovalute e NFT richiedono un ingente dispendio di elettricità. Tuttavia è in corso lo sviluppo di apparati meno invasivi, come Tezos, che presenta un consumo energetico drasticamente inferiore rispetto alle altre reti. Ethereum, dal canto suo, sta lavorando alla transizione dall’attuale protocollo di consenso PoW (Proof of Work) a quello PoS (Proof of Stake), dalla minore impronta ecologica.

In conclusione si è discusso della percezione del fenomeno NFT in una prospettiva futura, ipotizzando un’adozione sempre più estesa di questa tecnologia e la relativa standardizzazione nel lungo periodo, nonostante la fase di flessione che il comparto cripto sta attraversando quest’anno. Il mondo dell’arte non potrà ignorare i token non-fungibili e la cryptoart spingerà per essere presente sul mercato con nuovi trend.

 

Info: https://www.grenzearsenalifotografici.com
https://giovannimotta.it
http://www.vincenzoscorza.it

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