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BOLOGNA | Via Indipendenza | Dal 18 giugno 2020

Intervista a SARA MANFREDI, co-founder di CHEAP street poster art di Francesca Di Giorgio

Con “La lotta è FICA” il collettivo CHEAP – il progetto di public art con sede a Bologna, fondato nel 2013 da sei donne – è sceso di nuovo in strada, dopo il lockdown, chiamando a raccolta 25 artiste a comunicare tramite affissioni pubbliche di poster art. Dal 18 giugno, a Bologna, torniamo a fermarci a guardare i manifesti d’artista installati sulla centralissima Via Indipendenza. Un’operazione pop up, volutamente effimera, perché se un nuovo manifesto, presto, potrà prendere il posto di un altro le idee, quelle “fiche”, resteranno incollate in testa. Il messaggio arriva forte e chiaro: «Questa pandemia» – fanno sapere da CHEAP – «ha funzionato in vari ambiti come un acceleratore che ci ha imposto un terribile reality check: all’interno di questa crisi, i divari di genere preesistenti si sono dilatati. In uno scenario del genere ripartire dal femminismo ci sembra solo un atto di buon senso».

The Unapologetically Brown Series per “La lotta è FICA” un progetto di public art di CHEAP (ph Michele Lapini)

Ma attenzione, niente compartimenti stagni, il femminismo qui è affrontato con una giusta dose di leggerezza ma soprattutto rivelandone le connessioni con tante altre questioni del contemporaneo: la decolonizzazione come pratica artistica, il corpo nudo come “problema” (Josephine Yole Signorelli aka Fumettibrutti), l’antirazzismo e la prospettiva anticoloniale (Rita Petruccioli, Ilaria Grimaldi, The Unapologetically Brown Series…), la violenza di genere (Bastardilla MissMe)…
Appunti visivi da fissare a memoria:

Con “La lotta è FICA” scendete ancora una volta in strada, dopo il lockdown, tramite affissioni pubbliche di poster art… Di cosa si tratta stavolta?
Si tratta di un progetto femminista di arte pubblica, composto da 25 manifesti realizzati da 25 artiste: illustratrici, grafiche, fotografe, perfomer, fumettiste, street artist – una pluralità di media che corrisponde ad un vasto campionario di biografie e visioni, unite dalle prospettive del transfemminismo.

“La lotta è FICA” un progetto di public art di CHEAP (ph Michele Lapini)

So che è una “storia” lunga ma facciamo un po’ di chiarezza: cosa considerate femminista, oggi?
Quello di CHEAP è uno sguardo transfemminista, intersezionale, antirazzista, queer e fortemente critico nei confronti del dogma capitalista: femminista oggi è la risposta davanti alla crisi.
Sappiamo che la pandemia ha dilatato il gender gap preesistente: le donne pagheranno con la disoccupazione, i tagli ai servizi sanitari di genere, la violenza maschile domestica.
Forse vale la pena ribadire che non siamo inchiodate ad un destino biologico e che ripensare le nostre vite in altri termini è più che lecito: la rivendicazione dei nostri diritti, di una riformulazione della società che prescinda dal privilegio maschile e da quello della bianchezza, un cambiamento nel paradigma della rappresentazione dei nostri corpi e dei nostri desideri. Se il patriarcato è il problema, il femminismo è la cura.

Fumettibrutti per “La lotta è FICA” un progetto di public art di CHEAP (ph Michele Lapini)

Una delle componenti essenziali del vostro progetto sembra nascondersi (ma non troppo) nel vostro nome: quando, come e perché CHEAP?
Abbiamo scelto il nome CHEAP perché crediamo che l’ironia sia una forma di intelligenza da coltivare. Per noi funziona come un “memo” per evitare di scivolare nella self-mithology e prendere troppo sul serio il nostro lavoro. Ci occupiamo di arte pubblica e lo facciamo con la carta, il materiale più effimero che siamo riuscite a trovare, per molti il materiale più “cheap” (economico, ndr) a cui si possa pensare: questo ci posiziona su una prospettiva anti-monumentale e ha fatto in modo che familiarizzassimo con l’idea che – fortunatamente – niente dura per sempre. Siamo a nostro agio con l’approccio al contemporaneo come temporaneo.

“La lotta è FICA” un progetto di public art di CHEAP (ph Michele Lapini)

Chi sostiene il vostro progetto d’arte pubblica?
CHEAP è nato come progetto indipendente, fondato da sei donne: questa indipendenza è la conditio sine qua non del nostro lavoro. Dal 2014, abbiamo un patto di collaborazione con il settore Cultura del Comune di Bologna che ci ha affidato la gestione di alcuni spazi affissivi in disuso nel centro della città: sono bacheche su cui installiamo poster, curiamo interventi di arte pubblica, affiggiamo campagne di comunicazione sociale che ideiamo e veicoliamo forme di comunicazione non convenzionale per la promozione di progetti legati al contemporaneo del territorio. Con l’amministrazione c’è confronto sui temi e verso il nostro lavoro c’è sempre stata molta attenzione: il rispetto che sappiamo esserci sia da parte de tecnici che degli assessori che si sono avvicendati non è una cosa da dare per scontata. Per fare arte pubblica oggi c’è bisogno anche di un po’ di coraggio, di sicuro ha bisogno di visione.
Al di là del rapporto con l’amministrazione locale, CHEAP si sostiene da sé realizzando come creative progetti per altri soggetti: da tre anni lavoriamo con il Teatro Comunale alla campagna visual della stagione operistica, da sempre collaboriamo con ONG e progetti no profit per realizzare interventi affissivi nello spazio pubblico.
Negli anni, siamo riuscite ad aggregare una rete di realtà informali, individualità, artist*, altri progetti indipendenti: ogni nodo di questa rete gode di supporto reciproco.

Ilaria Grimaldi per “La lotta è FICA” un progetto di public art di CHEAP (ph Michele Lapini)

LA LOTTA È FICA: DIVERTISSEMENT FEMMINISTA SU POSTER 
UN PROGETTO DI PUBLIC ART DI CHEAP

Artiste:  To/Let, MissMe, Nicoz Balboa, Fumettibrutti, Bastardilla, Joanna Gniady, Cristina Portolano, The Unapologetically Brown Series, Ivana Spinelli, Ritardo, Flavia Biondi, Mariana Chiesa, Chiara Liki, Luchadora, Jul Maroh, Rita Petruccioli, Giorgia Lancellotti, Chiara Meloni, Athena, Redville, Ilaria Grimaldi, Silvia Calderoni, Claudia Pajewski e Camilla Carè, Maddalena Fragnito.

Bologna, via Indipendenza

dal 18 giugno 2020

Info: CHEAP | street poster art
www.cheapfestival.it
info@cheapfestival.it

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