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MILANO | Effearte | 17 maggio – 13 settembre 2013

di ALESSANDRO TRABUCCO

Una mostra che, ad un primo approccio, destabilizza lo sguardo, soprattutto perché costruita su linguaggi molto differenti e “messaggi” altrettanto (apparentemente) distanti. Ma, riflettendoci bene, Tina Maria Nielsen e Cristina Nuñez ci parlano di desideri, di sogni, di emozioni, di una quotidianità vissuta con passione ma anche introspezione.

Looking for somewhere è il titolo della mostra dell’artista danese Tina Maria Nielsen con opere scultoree realizzate in vari materiali, bronzo, ferro, cemento e dipinti eseguiti semplicemente immergendo il foglio in un bagno di cera liquida colorata.
Dal mimetismo accurato ed ingannevole alla vista, come una cassetta della frutta rotta e un groviglio di cavi elettrici inseriti in ciabatte a formare una sorta di misteriosa massa informe, alla visione stilizzata di un vaso, di un albero fiorito e di uno con il torsolo di una mela ancora appeso, un sorta di albero della conoscenza del Bene e del Male ormai consumato ed abbandonato, sino alla piantina di una casa appesa al soffitto con due ambienti in più, come fossero degli spazi extra, sognati e materializzatisi in una presenza reale, presentata dall’artista in dimensione tridimensionale. Infine una pila di libri in cera, posizionati come la colonna vertebrale di un immaginaria struttura portante sulla quale assicurare tutto il peso della scienza e della propria consapevolezza.

Nella Project Room il video di Cristina Nuñez, intitolato La vie en rose, è uno spaccato autobiografico dell’artista spagnola che mette in risalto alcune fasi delle proprie esperienze con lo scopo preciso di ricercare l’anima gemella, come fosse un complesso annuncio web, senza nascondere difetti o problematiche esistenziali, così come avvenuto nella performance eseguita al vernissage, durante la quale l’artista si è fatta rasare a zero e ha tentato vari approcci seduttivi, senza nascondere un certo imbarazzo o una certa delusione nello scoprirsi quasi impossibilitata a portare a termine il proprio obiettivo.

Resta da chiedersi quanto pensieri e riflessioni di angosciosa ricerca e frustrazione, molto diffusi nella realtà contemporanea e condivisi dalla maggior parte delle persone, possano trovare un’autentica motivazione in linguaggi articolati e bisognosi di idee innovative come la video arte e la performance. Ma sicuramente l’onestà espressiva dell’artista traspare in tutta la sua limpidezza sia dalle immagini del lavoro video così come in una certa misura nella difficoltà di coinvolgimento che si è potuta percepire durante la sua azione performativa inaugurale.

Tina Maria Nielsen. Looking for somewhere
a cura di Lorella Scacco

Anteprima Video
Cristina Nuñez. La vie en rose
a cura di Stella Bottai

17 maggio – 13 settembre 2013

Effearte
Via Ausonio, 1A / via E. De Amicis 47, Milano

Orari: martedì / venerdì 11.00 – 19.00 (sabato su appuntamento)

Info: +39 02 89096534
www.effeartegallery.com

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