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CISANO DI SAN FELICE DEL BENACO | Fondazione Raffaele Cominelli | 8 dicembre 2022 – 29 gennaio 2023

di SERENA FILIPPINI

Di demoni, mostri, ninfe e altre storie. Artisti contemporanei a palazzo è il titolo della mostra a cura di Anna Lisa Ghirardi con la collaborazione di Valentina Pedrali che l’Associazione Equilibri Avanzati, in collaborazione con il Comune, ha allestito presso la Fondazione Raffaele Cominelli a Cisano di San Felice del Benaco (BS).
Undici artisti, Nicola Biondani, Stefano Bombardieri, Roberto Ciroli, Nicola Console, Vanni Cuoghi, Antonella Gandini, Armida Gandini, Ilaria Gasparroni, Cecilia Guastaroba, Francesco Levi e Stefano Mazzanti fanno vivere con le loro opere le sale del palazzo gardesano fino alla fine di gennaio, in un viaggio che conduce i visitatori alla scoperta di leggende lontane reinterpretate mediante la sensibilità degli artisti coinvolti, che le plasmano e le fanno riflettere in una visione contemporanea che appartiene a tutti noi, esseri viventi di questo tempo.

Stefano Bombardieri, Coccodrillo geneticamente modificato, 2021, installation view, Fondazione Raffaele Cominelli, Cisano di San Felice del Benaco Credits Fabio Cattabiani Courtesy Fondazione Raffaele Cominelli

I numerosi linguaggi espressivi utilizzati dagli undici artisti protagonisti, tra cui la scultura, il disegno e le sue molteplici tecniche, la fotografia, il video e l’installazione si impossessano del Palazzo in passato appartenuto al poeta Raffaele Cominelli che si affaccia sul Lago di Garda, creando una persistente e fluida narrazione tra esterno e interno, tra realtà e leggenda, tra lontano e vicino, ma, soprattutto, tra passato e presente.
Le storie alle quali gli artisti si sono ispirati, infatti, appartengono prevalentemente al territorio del Garda, a quella preziosa tradizione di raccontare e tramandare storie condite da magia e mistero che oggi abbiamo perso, anche a causa di un cambiamento radicale delle nostre abitudini e all’inseguimento di una modernità con la quale vogliamo a tutti costi tenere il passo.

Ilaria Gasparroni, Le città sommerse, 2022, marmo di Carrara e laterizi Credits Riccardo Piccioni Courtesy Fondazione Raffaele Cominelli

Attraverso un’installazione che racchiude oltre 40 figure antropomorfe in precario equilibrio su un filo, Roberto Ciroli racconta la leggenda della formazione del lago a partire da un patto col demonio per combattere la siccità, e sempre di un patto con il diavolo narrano anche Nicola Console e Stefano Mazzanti, artisti che, con una lunga esperienza in ambito teatrale, l’uno come scenografo e l’altro come lighting designer, rievocano, attraverso un’installazione pluridisciplinare che comprende disegno, fotografia, letteratura, cinema e teatro, la storia del mugnaio Marco e il suo patto con il demonio di cui rimane traccia nella Chiesa di San Sivino a Manerba del Garda.
Un’associazione al demonio la troviamo anche nel coccodrillo appeso al soffitto di una piccola volta di mattoni realizzato da Stefano Bombardieri, così come nel Drago di Cisano di Vanni Cuoghi, un mostro del lago di Garda, presente nell’immaginario delle leggende della zona, collocato dall’artista all’interno di piccole teche in plexiglass sullo sfondo di scatole vuote di psicofarmaci, moderni mezzi per combattere i mostri della nostra anima.

Armida Gandini, La cattiva regina, la buona regina, 2022, frame del video Credits Armida Gandini Courtesy Fondazione Raffaele Cominelli

Di tutt’altro avviso è Francesco Levi che, con la sua installazione e alcune vignette giocose, ripercorre le etimologie del Garda, destando l’attenzione del visitatore che deve destreggiarsi tra la realtà e la finzione. Con le Città sommerse di Ilaria Gasparroni si torna indietro nel tempo, al mito della città di Benaco, fondata dagli Etruschi e poi travolta da un’esondazione del torrente Toscolano e da una frana del monte Pizzoccolo, una leggenda tramandata e scritta fin dal Medioevo.
In questo viaggio c’è spazio anche per le Aiguane evocate da Cecilia Guastaroba, ninfe che nella notte facevano il bucato nei corsi d’acqua e stendevano sui prati o tirando fili tra i monti, e per la Regina Adelaide, vissuta in epoca medievale e meglio conosciuta come la “cattiva regina”, che Armida Gandini cerca di riabilitare nella memoria collettiva, attraverso un’installazione e un video in loop che conduce i visitatori fuori dal tempo.

Antonella Gandini, La notte dei Lusuri, 2022, stampa backlight retroilluminata Credits Fabio Cattabiani Courtesy Fondazione Raffaele Cominelli

Al racconto Il cacciatore Gracco di Franz Kafka si lascia ispirare Nicola Biondani, riportando a noi il celebre cacciatore della Foresta Nera condannato a viaggiare eternamente. L’ultimo riferimento magico dell’esposizione è dedicato alla stirpe dei Lusuri proveniente dal Monte Baldo, alla quale Antonella Gandini dedica un’installazione, un video e una poesia che richiamano queste entità fatate dalla forma luminosa ed imprevedibile attratte dagli animi sensibili.
Il viaggio che i visitatori sono invitati a fare nella mostra Di demoni, mostri, ninfe e altre storie. Artisti contemporanei a palazzo rappresenta ciò che di più caro ci appartiene, il racconto e la memoria da preservare per accompagnarci in una dimensione senza tempo dalla quale portare via e custodire qualche piccola magia per in nostro frenetico tempo contemporaneo.

Di demoni, mostri, ninfe e altre storie. Artisti contemporanei a palazzo
a cura di Anna Lisa Ghirardi

con la collaborazione di Valentina Pedrali
promossa da Associazione Equilibri Avanzati e Comune di San Felice del Benaco

8 dicembre 2022 – 29 gennaio 2023

Fondazione Raffaele Cominelli
via Padre Francesco Santabona 9, Cisano di San Felice del Benaco (BS)

Orari: sabato, domenica e festivi 10.00-12.30 e 14.30-17.30
Ingresso libero
Durante le giornate della mostra saranno tenuti da alcuni artisti laboratori didattici e creativi rivolti a oltre quaranta ragazzi di Alter Bar di Cisano e Società Cooperativa Sociale La Cordata Onlus di Roè Volciano. Il progetto d’inclusione è stato reso possibile grazie al contributo del Fondo Silvestro e Margherita Niboli, sezione Raffmetal, come espressione dell’azienda di proseguire il percorso di responsabilità sociale d’impresa, utilizzando in questo caso l’arte e la creatività come forma relazionale e di integrazione sociale

Info +39 339 25 47 704
valepedra@yahoo.com

www.fondazionecominelli.com

 

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