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VENEZIA | Fondazione Emilio e Annabianca Vedova | 6 maggio – 18 ottobre 2015
#biennalearte2015 #newsbiennale

di MILENA BECCI

Terre des Hommes è il titolo del libro di Antoine de Saint-Exupéry a cui si ispirava l’Expo del 1967 di Montrèal (Canada), ponendo l’attenzione sulle attività umane nella società moderna. La Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, in occasione di Expo 2015, ha voluto riproporre i progetti dello stesso Vedova e dell’americano Alexander Calder realizzati per l’Esposizione universale di quell’anno. Il Magazzino del Sale e lo Spazio Vedova, ex studio dell’artista, sono i due luoghi che accolgono rispettivamente l’operato dell’artista informale veneziano e dello scultore di arte cinetica statunitense, ospitando un binomio che prende forma unito nella partecipazione a quell’Expo organizzato in concomitanza con il centenario della proclamazione della Federazione del Canada, e riproposto nel 2015, distribuito nelle due aree.

Emilio Vedova, veduta allestimento Frammenti Expo '67, Venezia

Sotto l’alto soffitto del Magazzino del Sale, un video accoglie all’ingresso della mostra i visitatori che si siedono e ascoltano le parole del maestro dell’informale italiano, ripreso nel suo studio a sottolineare quegli impulsi profondi dell’animo umano che portano a creare, e a raccontare del suo incontro con le fornaci Venini di Murano per la realizzazione delle lastrine del suo progetto per l’Expo 1967.
Vedova era stato chiamato a Montrèal per raccordare i tre corpi del Padiglione Italia e, a questo fine, aveva realizzato il suo Percorso/Plurimo/Luce: una “forma rotante” in alluminio laminato sulla quale venivano proiettate “diapo-vetri” realizzate dall’artista in collaborazione coi maestri vetrai. Un’esplosione di luci e proiezioni, riproposta a Venezia con i pezzi originali e corredata dalla ricostruzione del progetto, dai carteggi, dai disegni e dalle fotografie sotto teca.

Alexander Calder, veduta allestimento Frammenti Expo '67, Venezia

La meraviglia si amplifica all’ultimo stadio della mostra dedicata a Vedova, in cui le braccia meccaniche della macchina ideata da Renzo Piano ci presentano e installano nello spazio alcune tele di Vedova degli anni ’80 e parte del ciclo De America del 1976, interamente bianco e nero e di forte impatto. Sicuramente meno imponente e d’effetto l’allestimento della sezione dedicata a Calder, ospitata nell’ex studio veneziano di Vedova, accanto al Magazzino: modelli, film e fotografie raccontano l’opera commissionata all’artista statunitense per l’Expo 1967, Trois disques (Man), una scultura d’acciaio alta 22 metri che era stata posta all’ingresso dell’Esposizione universale. In mostra, accompagnano la testimonianza del progetto alcune sculture cinetiche di Calder che proiettano ombre ricordando, per contrasto, le luci di Vedova che il pubblico si lascia alle spalle nello spazio del Magazzino del Sale.

Frammenti Expo ’67. Alexander Calder e Emilio Vedova

6 maggio – 18 ottobre 2015

Magazzino del Sale
Spazio Vedova
Zattere – Dorsoduro, Venezia

Info: +39 041 5226626
info@fondazionevedova.org
fondazionevedova.org


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