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BAGNOLO DI LONIGO (VI) | Villa Pisani Bonetti | 15 giugno – 8 novembre 2014

Intervista a FRANCESCA POLA di Matteo Galbiati

Inaugurata lo scorso giugno, la nuova mostra per la VI edizione di Arte Contemporanea a Villa Pisani vede protagonisti gli artisti Nicola Carrino (1932) e Arcangelo Sassolino (1967) che, fedeli alle individuali ricerche e visioni, si sono confrontati con gli imponenti ambienti e spazi di Villa Pisani Bonetti, dimora capolavoro del Palladio.
Per l’occasione intervistiamo Francesca Pola che, ormai da diversi anni, cura con rigore e dedizione questo progetto sostenuto con passione dal mecenatistimo d’altri tempi dei proprietari Manuela Bedeschi e Carlo Bonetti.

Arcangelo Sassolino, da sinistra a destra: Ritratto di Carlo Bonetti, 2014, inchiostro, alluminio, acciaio, 137x91x21 cm, Ritratto di Manuela Bedeschi, 2014, inchiostro, alluminio, acciaio, 135x93x43 cm, veduta parziale dellʼesposizione, Villa Pisani Bonetti, Bagnolo di Lonigo 2014 Courtesy Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art Foto Bruno Bani, Milano

Ancora due protagonisti dell’arte contemporanea che dialogano con l’antico: qui non si parla mai di intrusione dell’arte di oggi ma di vero e proprio dialogo. Come hanno lavorato gli artisti in questo luogo nel corso delle diverse edizioni?
Le coordinate ideali del progetto Arte Contemporanea a Villa Pisani, che abbiamo avviato nel 2007, hanno espresso sin dagli esordi alcuni fondamenti irrinunciabili. Da un lato, il nostro scopo era di mettere in relazione attiva diverse epoche della creatività, per dimostrare una contemporaneità permanente del pensiero artistico attraverso le sue diverse epoche e forme espressive; dall’altro, era per noi un fattore identitario altrettanto cruciale il voler riaffermare il ruolo imprescindibile della committenza privata come motore di pensiero attivo e crescita civile. Su queste due binari evolutivi si sono misurati tutti gli artisti che abbiamo invitato.

Su che presupposti sono stati scelti Sassolino e Carrino che, all’interno di ricerche di valore concettuale, sembrano essere piuttosto distanti negli esiti? Come si rapportano e legano in questa duplice vicinanza scambievole?
Carrino lavora sulla costruttività e l’iterazione partecipativa, Sassolino sulla decostruzione e la sorpresa destabilizzante. C’è una loro forte affinità elettiva nonostante le diversità di forme espressive e la distanza generazionale: per entrambi infatti la scultura non è un oggetto da contemplare, ma una esperienza da vivere, una situazione attiva, ed in questa dimensione partecipativa le opere di entrambi esprimono, secondo direttrici parallele, un’assoluta e sorprendente attualità.

Nicola Carrino, Ricostruttivo Palladio, 2013-2014, ferro, acciaio corten, acciaio inox 4 moduli parallelepipedi di 400x100x100 cm ciascuno, Villa Pisani Bonetti, Bagnolo di Lonigo 2014 Courtesy Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art Foto Bruno Bani, Milano

La specificità straordinaria di Villa Pisani, quindi, suggerisce sempre un rapporto esclusivo. Quali scelte hanno maturato Nicola Carrino e Arcangelo Sassolino?
La mostra ruota attorno ai due grandi interventi realizzati per l’occasione. Il Ricostruttivo Palladio di Carrino, attraversabile e percorribile, costituisce in assoluto il suo primo intervento in un contesto naturale: concentra l’attenzione sulle direttrici di percorso del viale di accesso, e sulla relazione tra la villa e il giardino. Sassolino si è invece focalizzato sulle tensioni degli interni: nel grande salone centrale, ha collocato i ritratti dei committenti del progetto, come due presenze sospese in questa “casa”, realizzati con una speciale tecnica ipertecnologica, di cui ha persino ideato la macchina (anche in questo caso si tratta di una tipologia di opere da lui mai esposte prima).

Carrino si è speso in un progetto che l’ha impegnato in una lunga fase di studio e progettazione in loco. Quali sono state le coordinate essenziali della grande scultura all’aperto?
Per il Ricostruttivo Palladio, Carrino si è ispirato ai Quattro libri dell’architettura di Andrea Palladio: l’opera è in quattro elementi, edificati e posizionati fondandosi sul modulo quadrato del metro (ciascuno di essi ne è alto quattro). Come i quattro libri del trattato palladiano affrontano tre argomenti principali, così i quattro elementi del Ricostruttivo sono realizzati in tre declinazioni differenti dello stesso materiale, l’acciaio, che corrispondono ai loro contenuti: alle tecniche costruttive corrisponde la strutturalità della lamiera di ferro grecato, agli edifici dell’architetto l’espressività dell’acciaio corten, agli ordini classici la luminosità dell’inox. Uno degli elementi è collocato orizzontalmente, a sottolineare l’invito alla percorrenza da e verso la villa, e alla praticabilità per il visitatore.

Arcangelo Sassolino, Schizzo, 2014, acciaio, compressore, sistema pneumatico, plc computer, dimensioni variabili, Villa Pisani Bonetti, Bagnolo di Lonigo 2014 Courtesy Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art Foto Bruno Bani, Milano

Sassolino interpreta, invece, a suo modo, il tema del ritratto distorcendo con l’azione di macchine industriali – prerogativa della sua ricerca – i ritratti su alluminio dei due proprietari. Cosa ci suggerisce?
L’intervento principale di Sassolino si è concentrato su un altro aspetto fondante del luogo: non quello architettonico e spaziale, ma quello della committenza e della dimensione vissuta di Villa Pisani, che dalle sue origini ad oggi è sempre rimasta una dimora abitata. Ha realizzato quindi i ritratti dei committenti, Manuela Bedeschi e Carlo Bonetti, secondo una particolare tecnica che trasforma la fotografia in scultura, e li ha sospesi come icone che attraversano il tempo, l’uno di fronte all’altro come in un dittico classico, nel grande e simmetrico salone centrale.

Le opere nelle cantine, di entrambi, raccontano e riassumono il linguaggio e il senso della poetica? Cosa si mette in luce?
Per uno dei sotterranei, Carrino ha riconfigurato in modo inedito uno dei suoi Costruttivi storici in rapporto ai connotati architettonici di questo spazio, in particolare alle aperture sull’esterno: il modulo plastico d base articola così lo spazio in iterazione, permutazione e ritmo. Per l’altro spazio delle cantine, Sassolino ha realizzato una sua nuova macchina, intitolata Schizzo e pensata come elemento attivatore di un disegno casuale e improvviso che vuole sorprendere il visitatore con il suo scatto pneumatico.

Nicola Carrino, Costruttivo 1/69 C, 1975, percorso trasformativo 4.8", 2014, ferro 32 moduli scalari di 30x30x30 cm ciascuno, Villa Pisani Bonetti, Bagnolo di Lonigo 2014 Courtesy Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art Foto Bruno Bani, Milano

Arte Contemporanea a Villa Pisani, nonostante sia diventato appuntamento biennale, richiede una lunga fase preparatoria. Avete già idee sui quali saranno gli orientamenti o le scelte per il 2016? Anticipazioni o novità?
Grazie alla committenza e alla sua passione siamo riusciti a dare una continuità reale e attiva a questa idea di dialogo di civiltà e pensiero tra il Rinascimento e il presente: arriveranno nuovi “abitanti” che saranno altrettanto “creativamente rispettosi” di questo luogo unico, ma per il momento preferisco invitarvi a visitare l’edizione in corso…

Arte Contemporanea a Villa Pisani
a cura di Francesca Pola
coordinatore del progetto Luca Massimo Barbero
organizzazione Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art
in collaborazione con A arte Invernizzi, Milano 

Artisti: Nicola Carrino e  Arcangelo Sassolino

15 giugno – 8 novembre 2014
sabato 14 giugno 2014  ore 19.00 

Villa Pisani Bonetti
via Risaie 1, Bagnolo di Lonigo (VI)

Orari: da lunedì a venerdì 15.00-17.00; sabato 10.00-12.00; la prima domenica di ogni mese 10.00-12.00; tutti i giorni su appuntamento

Info: +39 0444 831104
villapisani.mostre@alice.it
www.villapisani.net
www.youtube.com/watch?v=67AGK_Rgk-w

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