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SPINEA (VE) | Oratorio di Santa Maria Assunta e di Villa Simion | 8 – 30 marzo 2024

Si inaugura venerdì 8 marzo alle ore 17,30 nell’Oratorio Santa Maria Assunta di Spinea la doppia esposizione Identità e Miti, secondo evento della rassegna di arte contemporanea 2023-2024 Le forme dell’arte promossa dal Comune di Spinea e curata da Santina Ricupero in collaborazione con l’associazione culturale veneziana Contemporis ETS.

Armida Gandini, Adelaide, veduta dell’installazione, Oratorio Santa Maria Assunta di Spinea

Al cuore della riflessione del lavoro di Armida Gandini ci sono le storie e l’identità di semplici individui, come di grandi personaggi. L’artista bresciana espone in Santa Maria Assunta un’ampia installazione multimediale il cui fulcro è la figura dell’Imperatrice Adelaide. Adelaide è Dea, più volte sovrana, Regina d’Italia e dei Franchi, sposa di Ottone I, incoronata Imperatrice a Roma nel 962 e, in seguito, di nuovo reggente Imperatrice in attesa della maggiore età del nipote Ottone III. Venerata come Santa nel cattolicesimo, è considerata storicamente una donna dalle ampie qualità, politica, mediatrice, benefattrice, capace di tenere insieme nella sua autorità la complessità territoriale ed etnica del Sacro Romano Impero occidentale. Nelle leggende popolari è invece cattiva regina che si aggira sul Lago di Garda.
Nell’installazione ADELAIDE di Armida Gandini, a cura di Gabriele Salvaterra, la carismatica figura dell’Imperatrice Adelaide è posta al vaglio di un’osservazione attenta che cerca di svelarne la più vera identità tra mito, storia e leggenda. Siamo portati a guardare con occhi nuovi le sue vicende, a reinterpretare la storia e la vita di una donna eccezionale e di grande modernità per i tempi in cui ha vissuto e, forse proprio per questo, arrivata a noi con una visione offuscata e ambigua.

Armida Gandini, Adelaide, veduta dell’installazione, Oratorio Santa Maria Assunta di Spinea

Il Libero Collettivo di Fotografe è un gruppo spontaneo costituitosi nel 2023 grazie all’unione di fotografe che hanno un percorso pluriennale legato alla fotografia, alla cultura e all’arte.
Annalisa Ceolin, Roberta Ceolin, Francesca Della Toffola, Nadia Frasson, Maria Letizia Gabriele, Mirella La Rosa, Roberta Lotto, Marina Luzzoli, Maria Cristina Marzola, Santina Ricupero, Anna Zemella, sono le fotografe che hanno aderito al progetto Donne nel Mito inizialmente ideato da Annalisa Ceolin, Marina Luzzoli e Maria Letizia Gabriele.

Armida Gandini, Adelaide, veduta dell’installazione, Oratorio Santa Maria Assunta di Spinea

Nell’eterno succedersi di drammi e tragedie umane, le autrici attuano un’operazione interpretativa che rielabora il simbolico femminile a partire da figure mitologiche di cui la nostra cultura è intrisa. Lo sguardo di ognuna si posa sui corpi evocati, trasformati, Dee – donne – creature archetipiche rese in una pluralità di linguaggi che indagano il rapporto con la natura, il tempo, la memoria personale e universale, pervenendo al contemporaneo.

“Il compito delle 11 fotografe è stato quello di scegliere con cura la figura femminile per esprimere al meglio il messaggio da veicolare mentre è sfida per l’osservatore quella di non limitarsi alla superfice del visibile bensì andare oltre mediante uno sguardo attento dove obiettività e soggettività siano entrambe presenti nell’analisi. La fotografia è un modo per capire la realtà ed il quotidiano sia quando rappresenta l’ordinario, il consueto, sia quando sembra allontanarsene proponendo, come nel caso di questa collettiva, storie e concetti legati al mŷthos”. Da Oltre il Mito, testo critico di Monica Mazzolini.

Armida Gandini / Libero Collettivo di Fotografe
IDENTITÀ E MITI
a cura di Gabriele Salvaterra, Santina Ricupero e Monica Mazzolini

8 – 30 marzo 2024
Inaugurazione venerdì 8 marzo 2024, ore 17.30

Oratorio di Santa Maria Assunta e di Villa Simion
Oratorio di Villa Simion
Via Roma, 265
Oratorio di Santa Maria Assunta
Via Rossignago
Spinea (VE)

Orario: gio-sab 15.30-19; dom 10-12; 15.30-19

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