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MILANO | GALLERIA FUMAGALLI | 7 – 18 SETTEMBRE 2020
MARRADI (FI) | PIAZZA SCALELLE | 13 settembre  2020 ore 16.00

Galleria Fumagalli presenta Zona Rossa, il nuovo progetto di Stefano Scheda con Francesco Benedetti, pensato come monumento al periodo segnato dall’emergenza sanitaria. Concepita come opera unica, l’installazione sarà visibile all’interno dello spazio principale della galleria dal 7 al 18 settembre 2020.
L’idea, che nasce in un momento di ritrovata normalità e dall’esigenza di non dimenticare i momenti “bui” dovuti alla pandemia di Covid-19, si basa sulla riflessione a posteriori di un momento storico vissuto sulla nostra pelle e che ha riaperto cicatrici che pensavamo superate nell’epoca contemporanea. La seconda parte del secolo scorso ha regalato all’Occidente decenni di pace, di benessere e l’illusione che il progresso e la scienza avrebbero sconfitto il male in ogni sua forma. Il ventunesimo secolo si è aperto con l’undici settembre, seguito da una stagione di atti terroristici nelle capitali europee e dalla crisi finanziaria del 2008, dimostrando la nostra vulnerabilità. Ora, con la pandemia, abbiamo dovuto prendere atto anche dei limiti della scienza medica. Improvvisamente ci siamo risvegliati deboli e indifesi, passando dal narcisismo e dall’esaltazione alla paura e all’angoscia.

Stefano Scheda, Fuoridentro_Zona Rossa_4, 2020. Courtesy Stefano Scheda

L’obiettivo è quello di continuare a riflettere sui limiti reali dell’uomo, cioè sul “conosci te stesso”, tenendo vivo il ricordo di ciò che può rappresentare per tutti noi, a livello mondiale, una Zona Rossa.
La memoria di ciò che ci ha investito e condizionato pesantemente può essere il vaccino culturale per affrontare l’indifferenza verso tutto ciò che dimentichiamo, senza trarne spunti positivi ed esperienza. L’oblio o il sonno della ragione e della coscienza troppo spesso ci hanno condotto a danneggiare irreparabilmente la nostra società nei suoi principi e valori, la natura e il pianeta Terra che ci accoglie, una natura che detta delle regole ben precise, ma che troppo spesso vengono infrante dalla nostra indifferenza e superficialità. È dunque bastato un microscopico virus per mettere in ginocchio l’intero pianeta.
La Zona Rossa che per mesi ci ha angosciati, tenuti in ostaggio, ci ha fatto sentire indifesi, ci ha travolto, inglobato, lasciato dentro o fuori, è uno spazio di allerta, un confine, un pericolo, ha occupato lo spazio dell’inconscio, del dolore, ma ci ha anche regalato il tempo della riflessione. Questo vuole essere un viaggio intenso fuori/dentro la Zona Rossa a ricordo delle sofferenze e di tutti quelli che non ce l’hanno fatta. La memoria presentata a sé stessa nella sua essenza luminosa e immateriale che soltanto il buio rende evidente. L’installazione nel luogo chiuso e raccolto della Galleria fa sì che la memoria venga elaborata in una dimensione intima e spirituale.
La Zona Rossa può anche essere uno spazio dove ci si sente protetti per trovare una nuova visione, ma allo stesso tempo è monito di un vissuto triste, un cortocircuito tra vita e morte [Annamaria Maggi].

Il visitatore si troverà solo e sospeso in uno spazio atopico dove rielaborare liberamente il proprio isolamento; potrà fotografare sé stesso o anche solo la luce in cui è immerso così da portarsi via un frammento di memoria. L’invio di una fotografia alla Galleria contribuirà alla creazione di un immaginario collettivo.
Il pubblico è invitato a scattarsi una foto con l’opera e inviarla a info@galleriafumagalli.com. Le immagini saranno raccolte sul sito e sui canali social della galleria.

Stefano Scheda, Fuoridentro_Zona Rossa_2, 2020. Courtesy Stefano Scheda

Anche nell’ambito di MARRADI CAMPANA DISINFESTA edizione 2020 (in)Differenza, festival ideato da Scheda stesso, verrà presentata con un’altra declinazione Zona Rossa.
A partire dal presupposto che “la memoria è il vaccino culturale per combattere l’indifferenza a tutto ciò che dimentichiamo“, l’installazione performativa/partecipata e permanente si “accenderà” il 13 settembre alle ore 16 in piazza Scalelle a Marradi (FI), come monumento in memoria dell’emergenza sanitaria, pensato per coinvolgere gli abitanti e tutti coloro che parteciparanno, per ritrovare il senso di comunità, riflettere sui limiti dell’uomo e le sue fragilità, elaborando la propria “zona rossa”.
Sulla piazza centrale di Marradi, la polvere rossa creerà un’area circolare, evocando le ceneri dei morti e, quindi, la caducità del tempo ma richiamando, attraverso il colore rosso, un senso di trasformazione vitale e di rinascita. Ognuno potrà prelevarne una porzione partecipando al rito collettivo, dando al proprio gesto e all’oggetto una personale connotazione.
Memoria significa anche peso, fatica, sforzo, elementi connaturati all’idea stessa di condivisione, necessari per evitare di ricadere nell’accettazione passiva di quanto elaborato da altri, in tal modo diventa patrimonio vivo della collettività, uscendo da una possibile sterile musealizzazione.
Alle ore 22 dello stesso giorno, quella stessa memoria si accenderà dando vita all’opera pubblica permanente: un fascio di luce rossa, proiettato sul pavimento della piazza, si accenderà ogni notte, per ricordarci quello che è stato, di porre attenzione e cura, di ritrovare un nostro spazio di riflessione, ma anche una zona di speranza e di energia positiva. Successivamente, tutte le sere, verrà accesa “la luce della memoria”.

Stefano Scheda, Fuoridentro_Zona Rossa_5, 2020. Courtesy Stefano Scheda

Zona Rossa.
La memoria si accende.
Fuoridentro l’indifferenza.

di Stefano Scheda con Francesco Benedetti

7 – 18 settembre 2020

Galleria Fumagalli
Via Bonaventura Cavalieri 6, Milano
galleriafumagalli.com


Zona Rossa.
Fuoridentro l’indifferenza.
Stefano Scheda con Francesco Benedetti

13 settembre  2020 dalle ore 16.00

Installazione/performativa/partecipativa
Piazza Scalelle, Marradi (FI)
www.marradicampanainfesta.it

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