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Fiera di Genova | Padiglione Blu | 16 – 18 febbraio 2024

Mancano poche ore all’apertura di ArteGenova 2024: la fiera ligure di arte moderna e contemporanea, giunta alla sua XVIII edizione e da anni appuntamento immancabile per gli amanti d’arte e i professionisti del settore, è pronta per stupire nuovamente il suo pubblico. La preview su invito si terrà questa sera alle ore 18.00 mentre, per il pubblico, l’incontro con i maestri del passato e con gli artisti emergenti contemporanei si terrà dal 16 al 18 febbraio all’interno del padiglione Blu della Fiera di Genova, recentemente riqualificato nell’ambito dell’imponente progetto Waterfront di Levante firmato da Renzo Piano.

Alcune anteprime delle opere che si potranno vedere in fiera questo weekend:

Omaggio a Schifano
Con una quindicina di opere tra il 1970 e il ‘90, la Galleria Tonelli fa un omaggio alla Pop Art di Mario Schifano. Tele materiche realizzate tra gli anni ’80 e ’90 con smalti industriali e carte su cui l’artista applicava gelatina di plastica: su tutto spicca Tratto con terriccio, del 1971, uno dei celebri “paesaggi anemici”, smalto su tela di grandi dimensioni (135 x 240). (Galleria Tonelli, Milano)

Antonio Ligabue Autoritratto con cravatta”, 1959-60, olio su tela, cm 70×50 – Galleria Centro Steccata

I disegni di de Chirico
Trent’anni del maestro. È quanto propone la galleria romana con una selezione didisegni di Giorgio de Chirico dal 1930 al 1950. (Tiber Art, Roma)

Le scarpe di Warhol da 509.000 $
Tra i pezzi più significativi in mostra figurano Shoes, serigrafia a colori di scarpe femminili che Andy Warhol realizzò nel 1980, pezzo unico valutato 509.000 dollari nel 2014 da Christie’s New York. Di Warhol la galleria propone anche due Mao (l’edizione numerata vale tra 80 e 150.000 euro) e un Mick Jagger valutato sul mercato americano da 300 a 250.000 $. (EF Arte Collection, Milano)

Le orme di Corneille
Di Corneille viene proposto uno dei suoi primi lavori in cui l’artista belga mette in risalto la presenza dell’uomo attraverso orme umane. La tela degli anni ‘60 descrive un paesaggio africano da cui emerge l’ispirazione che l’autore trovò in Picasso e Mirò.
La galleria propone anche la scultura surreale L’oiseau amoreux di Niki de Saint Phalle (pezzo unico) che in una piazza di Oslo campeggia in formato gigante; e uno dei lavori più completi dell’artista sarda Maria Lai, in legno, ceramica, pittura, ramo e filo. (Artenetwork Orler, Venezia)

L’autoritratto che rese celebre Ligabue
In mostra l’autoritratto di Antonio Ligabue del 1959-60. L’olio su tela fu esposto nel 1961 alla galleria Barcaccia di Roma nella prima personale di Ligabue che lo consacrò grande artista. Presenti anche alcune sculture in bronzo che appartengono al “Bestiario di Ligabue scultore” edizione esclusiva della Galleria Centro Steccata, commissionate a Ligabue da Ennio Lodi, fondatore nel 1960 della galleria parmense e nonno dell’attuale titolare. Proposta una selezione di opere di Carlo Mattioli (1911-1994) pittore che indagò la natura di luoghi veri e immaginari con un tratto contemporaneo. (Galleria Centro Steccata, Parma)

Il primo decollage di Rotella sul cinema
Presentati tre significativi decollage su tela di Mimmo Rotella: Il dramma di ieri del 1961, che rappresenta la prima opera che l’artista ha dedicato al cinema e proviene dalla collezione di Pierre Réstany, fondatore del Nouveau Realisme a cui l’autore catanzarese aderì nel 1960. Il secondo è Dio Patria Re del 1962 proveniente dalla collezione Dorazio. Il terzo è l’artypo Visage del 1966, importante per la storia di Rotella in quanto venne esposto nel ’67 allo Stedelijk Van Abbe Museum. (EF Arte Collection, Milano)

Roberto Crippa “Spirale fondo giallo”, 1950, olio su tela, cm 120×160 – Lattuada Gallery

Una delle prime Linea di velocità di Balla futurista
Linea di velocità + paesaggio del 1913 è una china su carta firmata BALLA FUTURISTA. Il tema della linea di velocità nasce proprio quell’anno, quando Giacomo Balla (Torino 1871 – Roma 1958) lavorava alla scomposizione del movimento dell’automobile + Vortice. Descrive l’auto in corsa che si staglia sul paesaggio generando linee di penetrazione nel cielo. (Lattuada Gallery, Milano)

Dall’arazzo cucito dalle donne afgane al metallo tagliato al laser
Tra la terra e il cielo, arazzo del 1987 che Alighiero Boetti si fece cucire a Kabul; tre decollage di Rotella dei primi anni ’80; una terracotta di Emilio Scanavino (anni ’60-70) e una sua tela del ‘70; ma anche un tridimensionale cavallo con cavaliere in acciaio e alluminio tagliato al laser di Sergio Fermariello, autore napoletano contemporaneo. (Galleria Tonelli, Milano)

La Camera rossa di Paladino
Di Mimmo Paladino esponente della Transavanguardia, la galleria propone Camera rossa, olio su tela del 2004, dove l’elemento umano è centrale e bianco come marmo. Presenti inoltre opere di Salvo, Nicola De Maria, Giulio Paolini che con Paladino stanno vivendo un momento di rinascita nel mercato in quanto significativi nella storia dell’arte contemporanea. (Luma Arte Contemporanea, Orte – VT)

I fratelli Pomodoro riuniti in galleria
Due fratelli scultori e orafi riuniti nella stessa galleria dalle loro opere: sono Arnaldo (oggi 97 anni) e Giò Pomodoro (scomparso nel 2002). Di quest’ultimo, tra i principali scultori astrattisti del ‘900, è presente un lavoro datato 1962, mentre di Arnaldo si ammira una sfera bronzea di 60 cm. di diametro. E poi un’opera scultorea (senza titolo) – in marmo di Carrara – di Pablo Atchugarry. (Galleria Tonelli, Milano)

Come ogni anno la fiera sarà animata da un calendario di performance, conferenze e incontri.

Biglietti e informazioni sul sito www.artegenova.com. Fino al 15 febbraio il biglietto online è in promozione a 10 euro.

Info
Nord Est Fair:
Via A. Costa, 19 – 35124 Padova
Tel 049 8800305 – Fax 049 8800944
giulia@fierenef.com
www.artegenova.com
FB. artegenova
IG. @artegenova

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