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FIRENZE | Museo Marino Marini | 14 giugno – 21 luglio 2014

La mostra al Museo Marino Marini di Firenze, intitolata Gio Ponti e la Richard Ginori: una corrispondenza inedita, espone, oltre ad una selezione di circa cinquanta pezzi tra i meno conosciuti della collezione di ceramiche di Gio Ponti (1891-1979) del Museo di Doccia, anche una trentina di lettere del grande designer e architetto, per lo più inedite, selezionate dall’archivio della Manifattura e contenenti schizzi, disegni e indicazioni di fabbricazione del grande maestro.
Gio Ponti, Vasetto ad arbarelloQueste lettere sono, quindi, strumento di indagine sul metodo lavorativo di Ponti e sul suo rapporto con la Richard Ginori che si orientava verso una costante ricerca innovativa del prodotto strettamente legato alla creatività italiana, di cui Ponti è stato uno tra i maggiori rappresentanti a livello internazionale. Le opere in mostra sottolineano anche il legame stretto tra l’idea e il prodotto stesso: il disegno o lo schizzo originale viene, infatti, affiancato all’oggetto realizzato poi a Doccia. Molte di queste opere, non entrate in produzione, sono pezzi unici della preziosa collezione del Museo Richard Ginori.
Negli anni Venti la Richard Ginori, una delle principali industrie ceramiche in Europa, visse un periodo tra i più gloriosi della sua storia e questo grazie al talento del giovane Ponti che, iniziata la sua collaborazione nel 1922, ne divenne poi direttore artistico per tutto il decennio successivo fino al 1933.
Talentuoso, immaginifico, amante dell’industria ed estimatore dell’artigianato più raffinato, seppe indirizzare il gusto dei suoi contemporanei interpretandone sempre le richieste e le aspettative senza tradire mai la qualità delle produzioni locali e rispettando, al contempo, una visione decisamente innovativa. Lo stesso Ponti annotava nel 1926:

“Le nostre industrie devono pareggiare le qualità delle straniere, e rappresentare con una decorazione di puri e accorti riferimenti stilistici, i motivi nostrani che possano renderla riconoscibile, desiderata e rappresentativa.”

Non tardò ad essere acclamato da pubblico e critica, non solo in Italia, ma anche all’estero, tanto che nel 1925, all’Esposizione internazionale di arti decorative di Parigi, ottenne il gran premio della giuria.
Il carteggio tra Ponti e la Manifattura di Doccia (230 lettere per un totale di 426 carte) costituisce una testimonianza preziosa sulla sua produzione pontiana: utile a stabilire la cronologia e, a volte, persino l’attribuzione delle ceramiche, le carte ci portano uno sguardo ravvicinato sulla complessità articolata del lavoro di Ponti a Doccia. Si comprende come fu, fin da allora, un vero e proprio industrial designer: si occupava in prima persona di ogni aspetto della produzione, dall’idea allo suo sviluppo finale del suo progetto. Fu anche tra i primi a interessarsi di promozione e comunicazione, curando la presentazione grafica e fotografica del prodotto e a stabilire un rapporto con la stampa, anche attraverso Domus, rivista che aveva fondato nel 1928.
Gio Ponti, Bomboniera Omaggio agli snob, ideazione 1925, esecuzione 1927Queste ceramiche presentano i due aspetti fondamentali del lavoro di Ponti: la tradizione e l’innovazione, rendendo la produzione della Manifattura di Doccia il primo caso italiano di produzione artistica industriale.
In concomitanza con la mostra sarà indetto Lettere a Ponti, un concorso di idee per l’elaborazione di concept progettuali ispirati alla sua opera, in particolare riferimento alle lettere scritte negli anni dal 1923 al 1930. Il premio, rivolto agli studenti fiorentini del Dipartimento di Architettura Facoltà di Design Calenzano, la LABA Libera Accademia, Istituto Superiore Industriale Artistiche ISIA, Accademia delle Belle Arti, è promosso dal Museo Richard Ginori e Associazione Amici di Doccia.
Si sono invitati gli studenti ad esprimere, in forma di “lettere” nel comune formato grafico unificato A3, un rilettura personale dell’opera di Ponti che verrà valutata da una giuria, composta da docenti ed esperti. Le prime venti opere scelte decoreranno le vetrine dei negozi del centro cittadino, durante il periodo della  mostra. Tra questi venti si sceglierà il primo premio cui andrà una borsa di studio da 2000 Euro per frequentare un master in Italia o all’estero; al secondo premio, da 700 Euro, va una borsa per frequentare un corso di formazione o approfondimento in Italia, al terzo una riedizione di una porcellana di Gio Ponti per Richard Ginori.

Gio Ponti e la Richard Ginori: una corrispondenza inedita
a cura di Livia Frescobaldi Malenchini, Oliva Rucellai e Alberto Salvadori
promossa da Associazione Amici di Doccia
in collaborazione con il Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia
realizzata con il contributo di Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Richard Ginori 1735 

14 giugno – 21 luglio 2014

Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio, Firenze 

Orario: tutti i giorni 10.00-17.00; chiuso martedì, domenica e giorni festivi
Ingresso intero €6.00; ridotto €4.00; studenti €3.00 

Info: +39 055 219432
info@museomarinomarini.it
www.museomarinomarini.it

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