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GENOVA | Etherea Art Gallery | Mostra dei finalisti Etherea Art Prize | Fino al 30 aprile 2021
Intervista a FRANCESCO ROSSO di Livia Savorelli

Francesco Rosso (1987) è il vincitore di Etherea Art Prize 2021 – il premio organizzato da Art Commission, in collaborazione con Etherea Art Gallery, finalizzato alla promozione e valorizzazione dei giovani artisti, che operano nell’ambito della Time-Based Media Art – con l’opera Hukule Määratud/Destined to be dead. Il film, che cita I destinati ad essere morti – termine coniato da Pier Paolo Pasolini per descrivere la nuova generazione nata dopo la Seconda Guerra Mondiale è un efficace mix di animazione disegnata, fotografia 35mm e videotape ed “esplora la psicologia di un ragazzo che indaga sulla sua identità, all’interno del luogo in cui è nato”.
Nato in provincia di Padova, dopo la laurea allo IUAV di Venezia, Francesco Rosso si trasferisce a Tallin in Estonia, dove tuttora vive, ed è proprio questa città l’origine del nostro dialogo, volto a scoprire di più della sua ricerca…

Ritratto di Francesco Rosso

A Tallin, ti si è presentata un’importante occasione, quella di partecipare ad un master in animazione in cui, come capo dipartimento, c’era il grande regista di animazione estone Priit Pärn… Come ha influito questo incontro e l’approccio al mondo dell’animazione nello sviluppo della tua ricerca?
L’incontro con Pärn, e in generale con il mondo dell’animazione dell’Est Europa, mi ha stimolato a sperimentare con diverse tecniche tradizionali basate sul lavoro di un fotogramma dopo l’altro. Il cinema si basa su questa logica, l’illusione che l’occhio umano percepisce come movimento si può veramente comprendere nella lavorazione dei singoli fotogrammi, in un certo senso si può entrare nell’anima del movimento, e quindi anche approfondire il contenuto che tale forma contiene.

Poster di HUKULE MÄÄRATUD / DESTINED TO BE DEAD

Quando e come nasce Hukule Määratud/Destined to be dead? In poco più di 10 minuti, catturi lo sguardo dello spettatore, attraverso una particolarissima atmosfera che restituisce realtà e sogno, narrazione e al contempo antinarrazione, indagine sociale e desiderio di descrivere mondi altri. Parlaci della sua particolare costruzione che unisce animazione, fotografia analogica, sound design e poesia…
Essendo cresciuto in un luogo fortemente industrializzato e impregnato nella logica della produzione, produco immagini “realistiche”. Lo stile grafico dell’animazione in Hukule Määratud è realistico, sia i personaggi sia l’ambiente sono anatomicamente corretti, seguono una logica di composizione simile a quella che il nostro occhio percepisce osservando la realtà. Nelle sequenze fotografiche, invece, essendo la fotografia obiettivamente il modo più “realistico” di rappresentare, ho cercato di far trasparire la sacralità degli ambienti e degli oggetti, andando al di là della pura rappresentazione.
Nelle sequenze video, invece, ho voluto creare uno spazio in cui le parole di Triin Tasuja echeggiassero intimamente nel continuo e vano tentativo di trovar pace.

Francesco Rosso, “Hukule Määratud /Destined To Be Dead”, 2018, hand-drawn animation, 35 mm photos and videotape, 10′ 50”

Nella citazione, presente nel titolo, è chiaro il riferimento a Pier Paolo Pasolini. Cosa ti ha colpito di più di questo autore e cosa ti ha maggiormente interessato della sua indagine socio-politica? Ci sono in questo lavoro dei riferimenti particolari? In riferimento allo stile espressivo pasoliniano, mi hai raccontato che hai trovato delle similitudini con quello di Triin Tasuja, la poetessa che hai coinvolto nel video, ci racconti nello specifico?
Leggere le opere di Pasolini mi ha dato risposte chiare sulla mia condizione sociale e sugli sviluppi socio-politici dell’Italia fino ai giorni nostri. Per approfondire questa curiosità, ho dovuto trasferirmi all’estero in un luogo che stesse vivendo il passaggio da una condizione di povertà, ma fortemente basata sui legami comunitari, ad una società basata sul consumo. Ora mi è chiaro il motivo del declino che stiamo vivendo. La poetessa con la quale ho collaborato sta vivendo questa mutazione antropologica nella sua persona, e le sue parole ne sono l’espressione, come lo erano le parole di Pasolini mentre analizzava la mutazione antropologica del sottoproletariato del Centro-Sud Italia negli anni del boom economico.

Francesco Rosso, “Hukule Määratud /Destined To Be Dead”, 2018, hand-drawn animation, 35 mm photos and videotape, 10′ 50”

Le figure “umane” di Hukule Määratud/Destined to be dead, rappresentate unicamente attraverso l’animazione, compiono gesti in una una ritualità quotidiana che sembra avere completamente spersonalizzato l’identità, toccando persino l’ambito della sessualità… Il senso di appartenenza legato al luogo in cui si nasce, come a tuo parere influenza lo sviluppo dell’identità del singolo? Possiamo affermare che questo video voglia essere un’analisi antropologica in piccola scala degli aspetti connessi alla trasformazione della nostra società?
Certo, la semplicità dei gesti vuole focalizzare l’attenzione dello spettatore nella sfera del vissuto quotidiano. Animare a mano una scena quotidiana, che all’apparenza sembra scontata e banale, significa disegnare centinaia di fotogrammi, questa pratica diventa una sorta di preghiera.
Crescendo in un ambiente produttivo anche le azioni quotidiane diventano meccaniche, nell’animare le scene quotidiane ho voluto, come autore, restituire significato alla sacralità dei gesti.

Francesco Rosso, “Hukule Määratud /Destined To Be Dead”, 2018, hand-drawn animation, 35 mm photos and videotape, 10′ 50”

Come vincitore di Etherea Art Prize 2021, potrai realizzare una residenza nella città di Genova, che tu non hai mai avuto modo di visitare di persona… Hai pensato a quale potrà essere il tuo approccio alla città e a quale tipo di lavoro dar vita?
La residenza sarà un’ottima opportunità per studiare più a fondo la complessità dell’ambiente italiano ed in particolare il centro della città di Genova. Alla residenza parteciperò con l’artista slovena Petra Kapš. Nel lavoro di entrambi hanno una forte importanza lo spazio ed il suo continuo mutare, credo quindi che la città che vivremo sarà tale solo durante la nostra presenza, e questa sua unicità darà forma alla nostra ricerca audio-visiva.
Petra sicuramente lavorerà nel campo delle registrazioni ambientali, mettendo i suoi microfoni in vari luoghi per studiare la risonanza geologica, la vicinanza del mare ed i vari livelli di attività umana. Di riflesso lavorerò con lo spazio circostante, essendo l’ambiente sonoro e la materia le principali fonti d’ispirazione per la creazione di materiale visivo.

Info: http://sherberth.net/

Etherea Art Prize. I edizione
Info: https://ethereaartgallery.it/eterea-art-prize-2021/

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