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SAVONA | Museo della ceramica | 28 ottobre 2023 – 26 febbraio 2024

di IRENE BIOLCHINI

Il Museo della Ceramica di Savona è attento nel recupero della prestigiosa storia che ha circondato la baia ligure, in quella eccezionale congiuntura che ha visto i migliori attori della scena moderna ritrovarsi sulle sponde del mare condividendo visioni, sogni e desiderio di libertà. Segno di questo attento recupero è stata la mostra recentemente conclusasi, Lam et Les Magiciens de la Mer, prima mostra italiana dedicata allopera ceramica del cubano Wifredo Lam.
La storia è fondamentale per costruire una tradizione che sappia uscire dal recinto locale, ma che proprio dal locale riparta per aprirsi verso il mondo, l’altro, l’inaspettato. Questa la cifra internazionale della tradizione di riferimento, motore di una proposta che, nella stagione invernale, mira a ripartire dai capisaldi della libertà modernista per proporre nuove sperimentazioni e un sentimento di appartenenza al proprio tempo.

A tavola con Rochester Square, veduta di allestimento al Museo della Ceramica di Savona

Come definire la nostra contemporaneità ora che il postmoderno si è chiuso, ora che la citazione non è più misura e ragione dell’intervento? Seguendo la linea Altermoderna ipotizzata da Bourriaud nella sua triennale londinese del 2009 potremmo pensare di investigare un presente mosso, inquieto. L’eredità modernista si inserisce in un ripensamento di certe direttive cardine di quel momento, rivedendone soprattutto il legame con lo sviluppo tecnologico, recuperando le tensioni dell’inizio del Novecento in una nuova chiave partecipativa, in una dimensione di continua erranza geografica e temporale.

Non è un caso che sia proprio il gruppo londinese di Rochester Square a portare a Savona un sentire decisamente altermoderno, in un progetto in cui la comunità, la partecipazione e la tradizione si muovono in maniera fluida. Al centro del progetto A tavola con Rochester Square c’è la visione sociale e conviviale dellarte ceramica, come se la vera radice della tradizione tutta non potesse essere altro che la sua vocazione popolare, il suo essere contenitore: di cibo, di acqua. Come se non potesse esistere distanza tra le mani del forgiatore e quelle dell’utente, come se oggi (o cinquemila anni fa poco importa) fossimo mossi dalla stessa esigenza di essere comunità.

Gli artisti di Rochester Square nello Studio Ernan Design di Albisola Superiore

Una comunità che nel progetto guidato da Francesca Anfossi vede come realizzatori un nutrito gruppo di artisti: Francesca Anfossi (IT), Milan Tarascas (UK), Ewelina Bartkowska (PL), Lyson Marchessault (CA), Paulina Michnowska (UK) e Lex Franchi (UK); i dipartimenti Mostre e Programmi educativi del museo savonese; gli artisti e i ceramisti iscritti ai diversi workshop. Un progetto che ha coinvolto la comunità creativa della baia savonese collaborando con: Studio Ernan Design, Officina 900, la Scuola Comunale di Ceramica di Albisola Superiore, Casa Museo Jorn e il laboratorio del Museo della Ceramica. Un territorio che riscopre, anche fisicamente, la propria terra (in mostra è documentata l’azione di recupero e setacciamento di terre locali) e la propria cittadinanza.

Francesca Anfossi insieme ai bambini partecipanti al laboratorio “Sculture di pane” organizzato a Casa Jorn, Albissola Marina

L’artista Milan Tarascas durante il workshop “Lo spirito della Bauhaus Immaginista: creazione di stampi in gesso per un giardino di ceramica” tenutosi a fine agosto ad Albissola Marina

La collegialità teorica del progetto è restituita anche nella struttura allestiva: alle pareti della sala principale sono installate le sculture di pane realizzate dai bambini, così come i piatti e i bicchieri da loro decorati invadono lo spazio. Al centro la grande tavola, luogo conviviale per eccellenza, attivato come tavola da convivio il giorno dell’opening. La vitalità messa in atto nel processo, il continuo scambio con i partecipanti del workshop, non viene però restituito qui solo come una documentazione di archivio, già organizzata e storicizzata, ma si affianca ad una continua creatività, motore di libertà e partecipazione della mostra. Per lintera durata del periodo espositivo, infatti, sarà attivo anche un laboratorio in cui il pubblico potrà cimentarsi nella realizzazione di sculture.

Le sculture realizzate durante il periodo di mostra andranno ad arricchire il terrazzo del museo, un giardino di terra che mira a restituire la vivacità e l’atmosfera del del vivaio di Rochester Square.

A tavola con Rochester Square, veduta di allestimento al Museo della Ceramica di Savona

Un modo per portare ulteriormente avanti il confronto verso una tradizione libera e ibridata, capace di coinvolgere i pubblici delle più differenti provenienze e generazioni. Qualcosa messo in atto anche dagli artisti di Rochester Square nella realizzazione degli sgabelli in terracotta che circondano la tavola centrale di mostra, ispirati alle collezioni museali e omaggio al Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista (da cui sono stati ricavati proprio i grandi vasi installati in terrazzo). Un modo per ricordarci che quando parliamo di tradizione parliamo di umano, di convivialità, di cura e di terra. La stessa terra nella quale potremmo sognare di vivere in pace, o almeno di creare un nuovo mondo insieme.

 

A tavola con Rochester Square. Francesca Anfossi, Milan Tarascas, Ewelina Bartkowska, Lyson Marchessault, Paulina Michnowska e Lex Franchi

Progetto e ideazione Museo della Ceramica di Savona, Francesca Anfossi
A cura di Alessio Cotena, Marco Isaia e Daniele Panucci

28 ottobre 2023 – 26 febbraio 2024

Museo della Ceramica Savona
Palazzo Monte di Pietà
via Ambrogio Aonzo 9, Savona

Orari: lunedì 9.30-13.00; venerdì e sabato: 9.30-13.00 e 15.30-18.30; domenica 9.30-17.00
Biglietti: intero 5 euro; ridotto 3 euro; gratuito under 18 e persone con disabilità

Info: +39 331 891 6650
info@museodellaceramica.savona.it
http://musa.savona.it/museodellaceramica/

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